22 novembre 2006

A proposito della Gazprom (IV)

IN CASO DI FUGA DI GAS – CHIAMATE LO 04[1] E CHIEDETE DI “SCHALKE”
In cosa, a parte un club calcistico di medio livello, la Gazprom avrebbe potuto investire 100 milioni di euro

La tesi secondo cui la Gazprom è un “patrimonio nazionale” della Russia, è definitivamente superata. Bisogna piuttosto dire che la Russia è un’appendice, che la rifornisce di risorse, della Gazprom. Il budget del monopolio è pari a quasi un terzo del budget dello stata e la sua influenza politica supera le possibilità di entrambe le camere del parlamento sommate a quelle di metà dei ministeri e dei dipartimenti. Infine si parla molto del fatto che la Russia usi il proprio “martello a gas” per mettere in atto le proprie idee di politica estera; in realtà invece è il vettore della politica estera a ruotare secondo gli interessi del monopolio del gas.

Cercando di ottenere per la “Gazprom” la possibilità di accedere al mercato al dettaglio europeo, Vladimir Putin si è sforzato in modo brusco e goffo di migliorare al contempo i rapporti con USA, Francia e Germania. I primi due paesi li ha di fatto esclusi (finora a parole) dal giacimento di Štokman[2], dalle migliori prospettive e il terzo lo ha posto in una situazione difficile, proponendo un accordo separato, molto conveniente per i tedeschi, ma molto spiacevole per i loro partner europei. Non c’è da meravigliarsi che, posta davanti all’alternativa – litigare con la Russia o con l’Unione Europea, - Angela Merkel abbia scelto la seconda variante.
E quindi, dopo aver fatto mosse del genere, vogliamo ancora che ci accolgano come un partner alla pari e affidabile? Supponiamo
che abbiate tre compagni. Ne abbandonate pubblicamente due e, come se nulla fosse, andate dal terzo, gli proponete di dividere i guadagni e gli giurate, che lui, non lo abbandonerete mai. Edifficile aspettarsi che vi credano, in questa situazione. Non di meno ancor prima di iniziare le trattative fate un regalo costoso al compagno, aspettandovi, probabilmente, che in lui sorga l’esigenza di fare informalmente qualcosa di corrispondente.
Si tratta, naturalmente, dell’accordo di sponsorizzazione firmato dalla Gazprom con il club calcistico Schalke-04. Per apporre il proprio logo sulle maglie e per ulteriori forme di pubblicità il consorzio del gas, ricordiamo, pagherà tra i 100 e i 125 milioni di euro in cinque anni – cioè più di 20 milioni di euro l’anno. Questo vuol dire molte volte più di quanto riceva dagli sponsor un club mediocre, del livello dello Schalke-04, qualcosa di paragonabile a quello che danno alle megagrandi del calcio.
Constatiamo, che perlomeno sul piano tattico questi soldi sono stati spesi a vuoto – la Germania ha rifiutato l’accordo separato. Non li si poteva spendere con maggior profitto, tra l’altro all’interno del nostro paese? Si capisce.
Lasciamo da parte per ora l’aspetto sportivo – la “Gazprom” in effetti impiega per il suo sviluppo grandi sforzi e grandi mezzi, il che fa onore alla sua dirigenza. Ma la compagnia si presenta come socialmente responsabile. Cosa
investe in questo senso? Sul sito ufficiale leggiamo: “Di anno in anno la “Gazprom” aumenta la propria partecipazione a progetti indirizzati all’aumento del sostegno sociali alla popolazione, creando nuovi posti di lavoro, prestando soccorso ai meno garantiti e ai meno abbienti, ai militari, ai veterani e agli invalidi della Grande Guerra Patriottica[3], realizzando programmi di sostegno sociale per i popoli dell’estremo Nord, impiegando mezzi per la costruzione di infrastruttura produttive e sociali in varie regioni della Federazione Russa. Come in precedenza è stata rivolta una particolare attenzione alle iniziative in favore dei bambini portatori di handicap, degli orfani e dei bambini ospitati negli orfanotrofi[4]”.
Cose
indubbiamente benemerite. Facciamo attenzione allultima affermazione. Gli uomini della Gazprom non rendono conto di quanto effettivamente si preoccupino dei bambini portatori di handicap, degli orfani e dei bambini ospitati negli orfanotrofi. Abbiamo resoconti concreti per quel che riguarda l’aiuto fornito come sponsor al club calcistico tedesco.
In Russia ci sono 120.000 bambini che hanno bisogno di operazioni urgenti, senza le quali, molto probabilmente, moriranno. Per effettuarle tutto, sono necessari 1,2 miliardi di dollari. E
davvero molto. Ma i 120 milioni di euro per lo Schalke-04 sono più del 10% di questa somma, cioè 12.000 vite di bambini salvate. Suppongo che in Europa, dove i valori umani sono forti come in nessun’altra parte del mondo, questa cifra farebbe un’impressione assai maggiore del tentativo di rincorrere Abramovič.
Per garantire pannolini per un anno a tutti gli orfanotrofi di Russia, sono necessari 600 milioni di rubli. Questa somma è pari ai versamenti annuali in favore dello Schalke-04. Non so come appaiano i culetti asciutti dal punto di vista delle pubbliche relazioni, ma dal punto di vista del senso di umanità e di responsabilità sociale questo sarebbe un programma irreprensibile.
Infine, quando la Gazprom acquistò la Sibneft’[5], una delle condizioni complementari informali era la spesa di un miliardo di dollari per far giungere il gas ai villaggi. La decima parte di questa somma correrà per i campi di calcio tedeschi. Ogni anno la Gazprom fa giungere il gas a 300 centri abitati. Avrebbero potuto essere 30 volte di più.
La lista si potrebbe allungare ancora. Ci sono molti soldi nel nostro paese, questo è il fatto. Ma nel concreto è di regola che nei posti più importanti per qualche motivo ce ne sia una carenza catastrofica. Se la Gazprom ha così grandi ambizioni di politica estera, potrebbe ampliare i propri impegni sociali interni. O
perché allora dovrebbe chiamarsi patrimonio nazionale”? Già, e fra l’altro non bisogna dimenticare, che la Gazprom è la compagnia di stato di quello stesso stato in cui per mancanza di soldi muoiono migliaia di bambini.

Alekesj POLUCHIN


Sottotesto

La redazione della “Novaja Gazeta”[6] ha rivolto alla s.p.a. Gazprom la richiesta ufficiale di precisare secondo quale articolo di spesa del budget viene effettuata la sponsorizzazione della Schalke-04 e di comunicare se questa decisione sia stata presa in accordo con gli azionisti della compagnia. Ci è stato risposto molto prontamente, che il finanziamento inizierà il 1 gennaio 2007 e che i milioni richiesti saranno doverosamente inseriti nel programma di investimenti della s.p.a. Gazprom per il prossimo anno. Poiché l’azionista di maggioranza del Gazprom è lo stato e alla firma del contratto di sponsorizzazione ha presenziato personalmente il presidente della Russia Vladimir Putin, la questione dell’approvazione dell’accordo decade da sola. Infine, l’utilizzo dei mezzi non influenza in alcun modo gli ulteriori progetti di investimento e la politica dei dividendi della compagnia, in quanto per una compagnia delle dimensioni della Gazprom 20 milioni di euro l’anno, non è poi una somma così significativa.


Commenti degli esperti

Nella maggior parte dei casi succede così: più rumorosi sono gli avvenimenti, meno persone vogliono commentarli. Anche
nel nostro caso. E comunque ci è riuscito ricevere commenti molto dettagliati da uno dei più importanti esperti nell’ambito del business dello sport, ma solo a condizione che si mantenesse l’anonimato.

- E’ un passo puramente politico. Il fatto è che lo Schalke-04 è il club preferito di Gerhard Schröder. Ma com’è noto, il nostro personaggio più importante (Vladimir Putin – nota di O.B.) è in rapporti abbastanza buoni con l’ex cancelliere. Questo è il senso nascosto dell’accordo. E così questa, soprattutto, è l’ingresso della Gazprom nell’arena internazionale. Questo è uno dei primi casi in cui una grande compagnia russa sponsorizza un club straniero invece di comprarlo. Fra l’altro non un club stellare, ma, diciamo, di secondo livello.
- Ma in effetti la Gazprom non è una compagnia che abbia bisogno di pubblicità in Russia e in Europa.
- Qui non sono del tutto d’accordo con lei. Perché le grandi compagnie cercano sempre la possibilità di rafforzare il proprio status nell’arena internazionale. Questo passo della Gazprom si può paragonare, per esempio, a quello della compagnia tedesca Ruhrgas, che sponsorizza il biathlon (a proposito, la Ruhrgas è azionista di minoranza della Gazprom e il suo presidente Burckhard Bergman fa parte del consiglio di amministrazione della Gazprom – nota di O.B.). La sponsorizzazione è un segno di conferma dello status.
- Ma l’ammontare del contratto non è troppo alto?
- Così ha deciso la dirigenza della Gazprom. E poi i pagamenti saranno effettuati nel corso di alcuni anni. Ne risulta che ogni anno lo Schalke riceverà qualcosa più di 20 milioni di euro. A fronte di un buget medio dei club europei nell’ordine dei 50-60 milioni di euro.
- Ma nel frattempo il CSKA[7] ha un contratto con la Vneštorgbank[8] per soli 7 milioni. Questo mentre il club dell’esercito è uno dei leader del campionato russo.
- Nonostante il fatto che lo Schalke-04 si comporti nel proprio campionato peggio del CSKA, investire soldi nel club tedesco è molto più conveniente. Perché i nostri club non danno praticamente alcun profitto. In Germania invece perfino le squadre di medio livello danno profitto.
Per quel che riguarda invece i mezzi che lo Schalke riceverà dalla Gazprom, questi permetteranno di acquistare delle stelle. Basta
parlare del Chelsea. Abramovič ha aumentato gli esborsi e la squadra è diventata uno dei leader del calcio inglese. Lo Schalke è proprio nella stessa situazione. Bastano uno o due passi, che porterebbero il club ad alto livello. I soldi della Gazprom aiuteranno lo Schalke a sollevarsi, il che, naturalmente, si rifletterà sulla reputazione della compagnia russa non solo in Germania, ma nel mondo.
- Ma come può commentare il fatto che alla firma del contratto presenziasse lo stesso presidente della Russia Vladimir Putin?
- A suo tempo il club inglese del Liverpool avrebbe potuto essere acquistato da una compagnia vicina al primo ministro della Thailandia. Perciò dire che questo avviene per la prima volta non è del tutto corretto.
- Si potrebbe dire che questo contratto è stato firmato per poter trasferire tranquillamente dei soldi in Europa?
- (Dopo una pausa) Non posso commentare questo.

Ol’ga BULACH


Aleksej PETROV (addetto-stampa del FC Zenit
):
- Non ho diritto di commentare il contratto stipulato dalla Gazprom con lo Schalke-04. Posso solo parlare di ciò che riguarda lo Zenit, che ha firmato un proprio accordo con il club tedesco. Nell’ambito di questo accordo entrambi i club si assumeranno determinati obblighi. In particolare scambi di tecnici, organizzazione di ritiri, coordinazione degli sforzi dei servizi di selezione…
- Cioè è possibile uno scambio di giocatori tra i club?
- Certamente no. Sono sotto contratto. Ma di allievi delle scuole sportive, sì.
- E comunque non si può dire che la firma del contratto tra la Gazprom e lo Schalke non abbia avuto alcun riflesso sullo Zenit. In effetti l’accordo di partnership tra i club è stato siglato dopo la firma del contratto “principale” e non prima.
- Sì, è stato siglato nell’ambito del contratto principale.
- E perché è stato scelto proprio lo Schalke?
- (Dopo una pausa) I club hanno strutture simili. Abbiamo scambiato le nostre esperienze nella costruzione di centri sportivi. Sono state stabilite relazioni amichevoli tra le dirigenze dei club.
- Lei ha detto che lo Schalke e lo Zenit hanno strutture simili. In cosa si vede ciò?
- (Dopo una lunga pausa) Nel fatto che entrambi i club aspirano a conquistare determinate posizioni nei campionati nazionali e nell’arena internazionale. E mirano anche a sviluppare le proprie infrastrutture e a rafforzare gli organici.

Vsevolod KARLOV, produttore esecutivo della trasmissione televisiva “Futbol’naja Akademija”
[9]:
- La Gazprom è una compagnia che non ha bisogno di pubblicità, la conoscono lo stesso in tutto il mondo, fa comunque parte delle cinque maggiori compagnie mondiali del settore petrolifero e del gas. Perciò, a parer mio, ciò non porterà alcun dividendo alla compagnia stessa, hanno lo stesso un’immagine in ordine. In generale questa decisione sembra molto strana. D’altra parte investono già soldi nello Zenit, perché non investirli anche nello Schalke-04?

Denis
DAVYDOV
19.10.2006



[1] I numeri di emergenza in Russia sono 01 per i Vigili del Fuoco, 02 per la polizia e 03 per il Pronto Soccorso. Il numero di emergenza 04 probabilmente non esiste, ma qui si gioca sul nome “Schalke 04” del club calcistico di Gelsenkirchen, fondato nel 1904.

[2] Giacimento di gas nel mar di Barenc (Barents), in cui si troverebbe il 2% delle riserve di gas mondiali.

[3] Così viene chiamata in Russia la guerra di liberazione dagli invasori nazifascisti.

[4] Nell’originale la frase suona meno goffa perché in russo gli orfanotrofi sono chiamati detskie doma, “case per bambini”.

[5] Compagnia petrolifera statale, poi privatizzata e passata anche per le mani di Abramovič.

[6] “Giornale Nuovo”, uno dei pochi organi di stampa russi indipendenti, dalla cui versione online http://2006.novayagazeta.ru/nomer/2006/79n/n79n-s06.shtml traggo questo articolo.

[7] Central’nyj Sportivnyj Klub Armii, “Club Sportivo Centrale dell’Esercito”

[8] Abbreviazioni di Vnešnij Torgovyj Bank (Banca del Commercio Estero), uno dei principali istituti di credito russi.

[9] “Scuola di Calcio”, reality-show russo, trasmesso dal “7 kanal” (Canale 7) di Krasnojarsk.

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