30 maggio 2012

A proposito di Olimpiadi (V)

Costruiranno immancabilmente l'Olimpiade. Quanto ruberanno – non lo discuteremo ora. La domanda è un'altra – a che servirà tutto questo dopo?
Prodotto monouso
30.05.2012
[1] Località marittima del comprensorio di Soči.
[2] "Campo Bello", località montana a nord-est di Soči.
[3] GOSudarstvennyj Institut po PLANirovaniju (Istituto Statale per la Pianificazione), l'ente che elaborava i piani quinquennali sovietici.
[4] Avvallamento nei pressi di Adler.
[5] Oltre 5,6 miliardi di euro.
[6] "Butovo del Sud", ex borgo della periferia di Mosca, adesso quartiere sovrappopolato.
[7] Nell'originale sovok (paletta), termine con cui si definisce ironicamente tutto ciò che è sovietico e anche chi lo rimpiange.
[8] "Campo della Luna", località a nord di Soči, dove si trova una dacia di Putin.
 
 

29 maggio 2012

A proposito di polizia (III)

Gli attivisti per i diritti umani propongono di introdurre un corso annuale di diritti umani per gli agenti delle strutture armate dell'Inguscezia

27 maggio 2012, 23.45

Dopo il seminario tenutosi in Inguscezia sulle questioni del rispetto dei diritti umani con la partecipazione di attivisti per i diritti umani e agenti del ministero degli Interni della repubblica si sta elaborando un programma di corsi e seminari annuali sulle questioni dei diritti umani per i rappresentanti della polizia della regione, ha riferito l'Incaricato per i Diritti Umani nella Repubblica di Inguscezia Džambulat Ozdoev.

Come riferì "Kavkazskij uzel", dal 2 al 4 maggio in Inguscezia si sono svolte iniziative dedicate alle questioni del ruolo degli agenti di polizia nelle questioni sul rispetto dei diritti umani nella repubblica.

Così, il 2 maggio ha avuto luogo una tavola rotonda con la partecipazione del capo della repubblica Junus-Bek Evkurov e di rappresentanti della dirigenza del ministero degli Interni della repubblica, in tutto alle iniziative hanno partecipatao circa 25 persone. Il 3 e il 4 maggio si è svolto il seminario "Agenti degli organi del ministero degli Interni in difesa dei diritti umani" per gli anelli inferiore e medio del sistema del ministero degli Interni. Al seminario hanno preso parte 17 agenti di polizia. Al seminario "Agenti degli organi del ministero degli Interni in difesa dei diritti umani" gli agenti del ministero degli Interni sono stati messi a conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, si è svolta una discussione sui diritti umani fondamentali e sui diritti umani nel contesto dei valori europei tradizionali.

In qualità di trainer al seminario è intervenuto Igor' Šolochov, ex dipendente dell'UFSIN [1], ex capo di una colonia penale, al momento presente direttore del centro per i diritti umani di Kazan' [2] e anche Igor' Kučerenko, ex deputato dell'Assemblea Legislativa di San Pietroburgo, ex colonnello di polizia, che al momento presente è a capo del Consiglio per i Diritti Umani di San Pietroburgo.

L'iniziativa è stata organizzata dai rappresentanti di un'organizzazione per la difesa dei diritti umani – il comitato "Collaborazione Civile" con il sostegno dell'incaricato per i diritti umani nella repubblica di Inguscezia Džambulat Ozdoev e della dirigenza del ministero degli Interni dell'Inguscezia. Il programma dichiarato del seminario è uno dei progetti di istruzione del comitato ed è realizzato con il sostegno del Comitato di Helsinki [3] norvegese.

Ozdoev: è inidispensabile includere il corso di diritti nel sistema di riqualificazione degli agenti del ministero degli Interni

«Quando è stato elaborato il programma finalizzato "Istruzione Legale dei Cittadini", siamo intervenuti con l'iniziativa di includere in questo programma lo svolgimento di corsi di riqualificazione degli agenti del sistema del ministero degli Interni sulla base del Centro di Riqualificazione presso il ministero degli Interni dell'Inguscezia. Abbiamo proposto di rendere i corsi annuali e che nel sistema di riqualificazione fosse incluso il corso di diritti umani", – ha raccontato l'incaricato per i diritti umani in Inguscezia Džambulat Ozdoev.

Secondo l'ombudsman, questa proposta fu discussa con gli attivisti per i diritti umani Svetlana Gannuškina, Ljudmila Alekseeva e Aleksandr Sungurov. "Questi la accolsero molto positivamente e promisero di aiutarmi a collaborare alla preparazione e allo svolgimento di questo corso. Dopo che nel programma fu incluso questo puntoi, ci incontrammo con il ministro degli Interni dell'Inguscezia (sia con il precedente, sia con l'attuale) e ottenemmo il sostegno", – ha detto Džambulat Ozdoev.

Come ha fatto notare l'ombudsman, questi corsi saranno annuali, inoltre due volte l'anno si svolgeranno i seminari. "Il valore di questi consiste nel fatto che ancora una volta si vuol dire: i diritti umani non sono un suono vuoto, ma ciò che dev'essere la testata d'angolo dell'attività del sistema del ministero degli Interni, tra cui anche qualsiasi organizzazione o organo che fornisce servizi alla popolazione", – ritiene questi.

"I diritti umani sono i primi articoli della Costituzione, nella legge "Sulla polizia" [4] i diritti umani stanno al primo posto, l'attività degli agenti delle forze dell'ordine dev'essere indirizzata al rispetto, alla garanzia e alla difesa dei diritti umani. Sono cose di cui, mi pare, bisogna parlare, basandosi su istruzioni, leggi, regolamenti concreti. I diritti umani sono una categoria determinata in senso normativo, che deve stare al primo posto", – ha detto Džambulat Ozdoev.

L'ombudsman dell'Inguscezia ha espresso il desiderio che le informazioni che si sono discusse alla tavola rotonda e che sono state fornite durante il seminario trovino applicazione nel lavoro degli agenti delle forze dell'ordine della repubblica.

Gannuškina: bisogna fare dell'Inguscezia un posto per l'interazione tra attivisti per i diritti umani e agenti del ministero degli Interni

Il presidente del Comitato "Collaborazione Civile" Svetlana Gannuškina nel corso dell'iniziativa in Inguscezia ha presentato un progetto dedicato all'istruzione dei poliziotti nell'ambito dei diritti umani e ha riferito che questo progetto è realizzato dal Centro per la Difesa dei Diritti Umani "Memorial " insieme al Comitato "Collaborazione Civile". A suo dire, è un progetto pilota, in esso rientrano due seminari: uno nel Distretto Federale del Caucaso del Nord, l'altro nel Distretto Federale Centrale, a Mosca. In questo formato questo lavoro è svolto per la prima volta.

"Il seminario tenuto "Agenti degli organi del ministero degli Interni in difesa dei diritti umani", secondo me, è stato utile sia per noi attivisti per i diritti umani, sia per i rappresentanti del ministero degli Interni. In ogni caso, il colonnello in congedo Kučerenko, ora avvocato e collaboratore dell'organizzazione "Controllo Civile" a Pietroburgo, che ha condotto la tavola rotonda, ha detto che questi (gli agenti del ministero degli Interni dell'Inguscezia – nota del redattore) sono stati più aperti degli agenti del ministero degli Interni di Pietroburgo, che con loro è più semplice conversare", – ha raccontato al corrispondente di "Kavkazskij uzel" il presidente del Comitato "Collaborazione civile" Svetlana Gannuškina.

"Mi è parso che da parte degli agenti del ministero degli Interni ci fosse interesse, che li avessimo colpiti sul vivo. Abbiamo discusso il tema della tortura e il tema della dispersione delle manifestazioni. Mi ha rallegrato che quando la conversazione ha toccato il caso di Nal'giev e Guliev (gli ex agenti del ministero degli Interni della repubblica Nazir Guliev e Il'jas Nal'giev, accusati di torture nei confronti di persone arrestate – n.d.r.) nessuno è intervenuto in loro difesa", – ha raccontato Svetlana Gannuškina.

Secondo lei, è necessario continuare questo lavoro. "Mi pare che sarebbe interessante non solo ascoltare i trainer di diritti umani, ma con grandi giuristi come Sergej Anatol'evič Pašin (giudice federale in congedo, giurista emerito della Federazione Russa, uno degli iniziatori dell'introduzione delle giurie in Russia – n.d.r.) ci metteremo pure d'accordo perché anch'egli tenga un seminario", – ha detto il presidente del Comitato "Collaborazione Civile".

"Vogliamo fare dell'Inguscezia un luogo per la collaborazione e l'amicizia reciproca di attivisti per i diritti umani e agenti del ministero degli Interni. E' chiaro che un solo seminario del genere non è sufficiente. Abbiamo anche in programma anche di tenere seminari in altre regioni con studenti e insegnanti", – ha aggiunto Svetlana Gannuškina.

Secondo la sua definizione, in Inguscezia la situazione è "la più favorevole" per il lavoro degli attivisti per i diritti umani. Tra l'altro Gannuškina ha aggiunto che forse non tutti concordano con lei, ma giudica dall'atteggiamento mostrato verso la delegazione di attivisti per i diritti umani.

Evkurov: è importante non tacere, ma lavorare su ogni violazione dei diritti umani

Alla tavola rotonda è stato presente il capo della repubblica Junus-Bek Evkurov, che è intervenuto con un discorso intorduttivo e ha fatto notare che "purtroppo le violazioni dei diritti umani hanno luogo e che il ministero degli Interni non è un'eccezione, perché il ministero degli Interni lavora continuamente a contatto con i cittadini e di conseguenza si verificano violazioni dei diritti umani".

Evkurov ha detto che è molto importante non tacere, ma lavorare su ogni violazione dei diritti umani. "E' indispensabile che ciò sia esaminato oggettivamente con la partecipazione di tutti i meccanismi – sia la sicurezza interna del sistema del ministero degli Interni, sia l'incaricato per i diritti umani, sia le organizzazioni sociali per la difesa dei diritti umani, sia gli organi della Procura", – ha fatto notare.

Svetlana Gannuškina ha trasmesso al capo della repubblica un appello che riguardava la morte di alcune persone durante l'operazione speciale del 3 aprile. Quel giorno a Nazran' [5] in via Oskanov nel corso di un'operazione speciale furono uccisi cinque presunti militanti. Nella macchina degli uccisi fu scoperto dell'esplosivo, l'automobile espolse durante il disinnesco. Uno degli uccisi fu riconosciuto in precedenza come il 23enne Salman Gardanov. Tra i morti c'è una donna. I familiari dell'uccisa affermano la sua innocenza.

Su questa questione l'attivista per i diritti umani ha scritto un appello a Evkurov con la richiesta di prenedere questo caso sotto il proprio controllo. Il capo della repubblica ha detto che il caso si trova sotto il suo controllo, che è stato aperto un procedimento penale per l'omicidio di queste persone e che ora si trova allo stato di indagine.

Il ministero degli Interni dell'Inguscezia: collaboreremo con le organizzazioni per la difesa dei diritti umani

Il capo del ministero degli Interni dell'Inguscezia Aleksandr Trofimov ha detto che guarda con grande attenzione alle organizzazioni per la difesa dei diritti umani e alla collaborazione con esse, in quanto "sono una delle fonti di informazioni che permettono di migliorare la qualità del lavoro degli agenti del sistema del ministero degli Interni". Ha detto che ha subito sostenuto l'idea di tenere tale iniziativa, ordinanndo al proprio vice di curare immediatamente la preparazione del ministero al seminario.

Trofimov ha anche espresso il desiderio che l'iniziativa abbia un alto coefficiente di azioni utili e che le informazioni ricevute siano utilizzate nel lavoro dagli agenti del ministero degli Interni.
Il rappresentante dell'ufficio stampa del ministero degli Interni dell'Inguscezia, a sua volta, ha dichiarato al corrispondenti di "Kavkazskij uzel" che nella repubblica non ci sono contrasti tra agenti delle strutture armate e attivisti per i diritti umani.

"Abbiamo sempre avuto buoni rapporti con gli attivisti per i diritti umani, non c'è alcun contrasto nel nostro lavoro. Collaboreremo anche in seguito con le organizzazioni per la difesa dei diritti umani. Nei prossimi giorni abbiamo programmato un'iniziativa con la partecipazione dell'incaricato per i diritti dei bambini. Ci sarà una conferenza stampa con i rappresentanti del ministero degli Interni per la difesa dei diritti dei bambini, che coinciderà con la giornata internazionale per la difesa dei bambini, il 1 giugno", – ha raccontato il rappresentante del servizio stampa del dicastero.

Ricordiamo che il 26 dicembre 2011 il comitato "Collaborazione Civile" ha presentato anche il suo nuovo progetto "Difesa dei diritti degli abitanti della Repubblica Cecena e della Repubblica di Inguscezia che scontano una pena nella istituzioni del sistema penitenziario o si trovano sotto indagine nei SIZO [6]". Motivo della creazione del progetto è stato il gran numero di denunce di discriminazione di abitanti del Caucaso del Nord, e in primo luogo di abitanti dell'Inguscezia e della Cecenia, che si trovano nei luoghi di reclusione.

Nota della redazione: vedi anche le notizie "Mucol'gov [7]: in Inguscezia è indispensabile introdurre nuovi metodi di controllo sociale dei luoghi di pena", "Un abitante dell'Inguscezia detenuto ha dichiarato lo sciopero della fame in difesa dei propri diritti, ha riferito sua madre", "Abitanti dell'Inguscezia denunciano persecuzioni nel SIZO di Pjatigorsk [8]", "Una commissione di attivisti per i diritti umani e della Camera Sociale [9]: le condizioni di detenzione negli IVS [10] e nei SIZO dell'Inguscezia sono migliorate".

Autrice: Malika Bacaeva; fonte: corrispondente del "Kavkazskij uzel"

"Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/207237/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Note
[1] Upravlenie Federal'noj Služby Ispolnenija Nakazanij (Direzione del Servizio Federale per l'Esecuzione delle Pene).
[2] Città della Russia centrale.
[3] Gruppo di attivisti per i diritti umani impegnato a chiedere il rispetto degli impegni per i diritti umani presi nella Conferenza di Helsinki del 1975.
[4] Le leggi russe sono indicate con il titolo e non con un numero.
[5] Città dell'Inguscezia centrale.
[6] Sledstvennyj IZOljator (Carcere di Custodia Cautelare).
[7] Magomed Mucol'gov, attivista inguscio per i diritti umani.
[8] Città della Russia meridionale.
[9] Organo teoricamente rappresentativo della società civile russa.
[10] Izoljator Vnutrennego Soderžanija (Celle di Isolamento). 
 
 

28 maggio 2012

A proposito di giornalismo in Russia (VIII)

I deputati si sono assunti il caso

25.05.2012
[1] "Brutta Copia".

[2] "Russia Unita" (il "partito del potere"), il Partito Comunista della Federazione Russa, "Russia Giusta" (partito di orientamento social-democratico) e il Partito Liberal-Democratico di Russia (in realtà partito nazionalista e populista).

[3] Capitale del Daghestan.
 
 
 

25 maggio 2012

A proposito di Amnesty International (II)

"Amnesty International": nel Caucaso del Nord non si osservano le leggi elementari
24 maggio 2012, 15.25

I rappresentanti del movimento mondiale per la difesa dei diritti umani "Amnesty International" ha presentato il 23 maggio a Mosca il rapporto "I diritti umani nel mondo contemporaneo", che contiene notizie sullo stato dei diritti umani nel 2011 in 155 paesi. La versione in russo del rapporto da informazioni su 50 paesi. La parte russa è dedicata in buona parte alle repubbliche del Caucaso del Nord, dove la situazione è caratterizzata dagli attivisti per i diritti umani come mutevole e irregolare.

"La situazione nel Caucaso del Nord è mutevole e irregolare"
La situazione nel Caucaso del Nord nel rapporto di "Amnesty International" è definita mutevole e irregolare. La popolazione civile soffre per gli attacchi dei gruppi armati e le operazioni per la garanzia della sicurezza, che non di rado si accompagnano a gravi violazioni dei diritti umani, fa notare l'organizzazione per la difesa dei diritti umani. Ai rappresentanti di "Amnesty International" in Russia sono giunte notizie di intimidazioni a testimoni e giornalisti e anche di omicidi di attivisti per i diritti umani e avvocati.

Nel rapporto sono rammentati l'omicidio del giornalista e fondatore del settimanale daghestano "Černovik" [1] Chadžimurad Kamalov, le indagini sugli omicidi dell'osservatrice della "Novaja gazeta" Anna Politkovskaja e della collaboratrice del centro per la difesa dei diritti umani "Memorial" Natal'ja Ėstemirova e la persecuzione penale dei seguaci del teologo islamico turco Said Nursi.

E' caratterizzata a parte la situazione in Cecenia: il sequestro dell'abitante di Groznyj Tamerlan Sulejmanov, l'arresto dei collaboratori del Comitato Interregionale contro la Tortura Sup'jan Baschanov e Magomed Alamov, l'indagine sul caso della detenzione segreta di Islam Umarpašaev, l'allontanamento forzato dagli asili temporanei a Groznyj di più di cento famiglie di emigrati forzati, il rafforzamento della disuguaglianza di genere in seguito alla rinascita delle "tradizioni cecene" propagandata dal capo della repubblica Ramzan Kadyrov.

Il Daghestan è rammentato nel rapporto per via degli attacchi dei gruppi armati ai collaboratori delle strutture armate, ai rappresentanti dell'amministrazione locale e a note personalità sociali, tra cui i mullah che predicano l'Islam tradizionale.

Si è fatto notare che le operazioni delle forze dell'ordine hanno portato all'aumento del numero di denunce di scomparse forzate, esecuzioni extragiudiziali e torture. Si riferisce dell'arresto e delle torture ai danni dei fratelli Zaur e Kamil'paša Gasanov nel territorio di Stavropol' [2] e del caso dell'adolescente 14enne picchiato dagli agenti dello ROVD [3] del distretto Šamil'skij [4]. I familiari della vittima hanno denunciato persecuzioni e intimidazioni nel corso delle indagini e del processo e anche una condanna troppo lieve, fanno notare gli attivisti per i diritti umani.

Il sequestro e l'omicidio di Ilez Gorčchanov e la dispersione della manifestazione contro le scomparse forzate mostrano lo stato delle cose in Inguscezia, fa notare "Amnesty International".

La Kabardino-Balkaria si è resa tristemente famosa per gli attacchi di gruppi armati ai luoghi di vacanza e le conseguenti operazioni speciali, dopo le quali gli agenti delle forze dell'ordine sono stati accusati di omicidi, sequestri e torture ai danni di sospetti. Il sequestro e il pestaggio di Murat Bedžiev della città di Tyrnyauz [5] sono stati registrati documentalmente, sottolinea "Amnesty International".

L'Ossezia del Nord nel 2011 ha sofferto per le operazioni a sostegno della sicurezza nella repubblica e nella vicina Inguscezia. In particolare, gli abitanti del villaggio di Čermen [6], indicano gli attivisti per i diritti umani, denunciano il pestaggio degli adolescenti Ruslan Timurziev e Imejr Džaurov da parte dei soldati.

Nikitin: catalizzatori delle azioni di protesta in Russia sono stati la corruzione, il favoritismo e la simulazione di procedure democratiche

Il 2011, in particolare i suoi ultimi giorni, si è fatto notare per la crescita delle azioni di protesta nella Federazione Russa, ha constatato, presentando il rapporto, il capo della rappresentanza di "Amnesty International" in Russia Sergej Nikitin.
"E ciò che ha portato i cittadini in strada non sono stati solo i brogli durante le elezioni, di cui hanno ampiamente parlato i mezzi di informazione di massa, ma anche la corruzione, il favoritismo e la simulazione di procedure democratiche, che hanno privato la gente della possibilità di compiere trasformazioni. Tutto ciò è stato il catalizzatore di numerose azioni. Siamo stati testimoni del fatto che all'opposizione non danno sistematicamente la possibilità di essere ascoltata e non le permettono di accedere ai principali mezzi di informazione di massa. Il rispetto dei diritti umani – proprio questa era una delle principali richieste di quelli che protestavano", – ha dichiarato Sergej Nikitin.

Dalhuisen: la Russia deve rivedere la propria posizione nell'arena internazionale

Il direttore del programma di "Amnesty International" per l'Europa e l'Asia Centrale John Dalhuisen ha suddiviso "due linee di soggetto nell'ambito dei diritti umani". C'è "il racconto del coraggio, della speranza, dei cambiamenti, quando un numero senza precedenti di persone che protestavano è andato per le strade delle città dell'Africa del Nord e del Medio Oriente, rovesciando regimi che in precedenza sembravano invulnerabili in Tunisia, Egitto, Yemen e Libia".
"In un altro soggetto si parla delle speranze non avverate e di ciò che è rimasto più o meno come prima. Perché la vittoria ottenuta con fatica in questi paesi può essere ridotta a nulla. Le potenze straniere hanno ritirato il sostegno a mutamenti più ampi", – ha detto John Dalhuisen.
I paesi dell'ONU devono approvare un accordo severo sul commercio di armi e non permettere una giustizia selettiva, ha fatto notare John Dalhuisen. "Per quanto riguarda la Russia, le è indispensabile rivedere la propria posizione nell'arena internazionale, ritiene il rappresentante di "Amnesty International". "La Russia conseguentemente si rifiuta di difendere i diritti umani in altri paesi e non maschera i propri interessi strategici con discorsi sui diritti umani. La Russia si fa scappare la possibilità di esercitare la propria influenza sulla situazione del mondo", – ha dichiarato John Dalhuisen.
Facendo notare la crescita delle proteste popolari nella Federazione Russa, ha indicato che "in una situazione di amministrazione statale inefficiente, alto livello di corruzione, potere giudiziario debole, severo controllo dei mezzi di informazione di massa e insufficiente rispetto della libertà di riunione questa insoddisfazione difficilmente si disperderà da sola".

Behr: l'instabilità e la violenza quotidiana portano a numerose violazioni dei diritti umani nel Caucaso del Nord

Più dettagliatamente della situazione in Russia ha raccontato l'esperta di "Amnesty International" Friederike Behr. Rispondendo alla domanda del corrispondente di "Kavkazskij uzel" sullo stato del Caucaso del Nord, questa ha fatto notare che in confronto ad altre regioni della Russia la situazione qui è molto critica.
"L'instabilità e la violenza quotidiana portano a numerose violazioni dei diritti umani. Osserviamo sempre più che nelle repubbliche del Caucaso del Nord non si rispettano le leggi più elementari. Il modo in cui si sviluppa la situazione là influenzerà anche la situazione in altre regioni della Federazione Russa", – è convinta Friederike Behr.
Seria inquietudine causa agli esperti internazionali anche il disegno di legge che limita la libertà di manifestazione, in particolare la parte di esso che riguarda il divieto di partecipazione all'organizzazione di manifestazioni da parte di persone che siano già state incriminate per violazioni amministrative nello svolgimento di manifestazioni.

Faremo notare che il rapporto annuale di "Amnesty International" è presentato già per la decima volta. Anche l'anno scorso, presentando il rapporto sul 2010, gli attivisti per i diritti umani parlarono dell'instabilità della situazione nel Caucaso del Nord , indicando che gli stessi rappresentanti delle autorità federali e regionali nel 2010 avevano riconosciuto che i metodi di lotta al cosiddetto terrorismo erano inefficaci.

La maggior parte del rapporto del 2009 dell'organizzazione sulla Russia fu dedicata alla situazione nel Caucaso del Nord. Nel corso della presentazione del rapporto nel maggio 2010 gli attivisti per i diritti umani fecero notare che, nonostante la conclusione dell'operazione antiterroristica in Cecenia, la situazione dei diritti umani nella regione del Caucaso del Nord era la più instabile nella Federazione Russa.

Nota della redazione: vedi anche le notizie "Un'abitante del Daghestan chiede al presidente della Federazione Russa di prendere sotto il proprio controllo il caso dell'omicidio di sua figlia", "I partecipanti alla conferenza stampa in Daghestan sono preoccupati per la situazione nella repubblica", "Ševčenko [7]: Nurgaliev [8] non ha potuto prendere il controllo del ministero degli Interni nel Caucaso del Nord", ""Amnesty International": le autorità della Federazione Russa non hanno la volontà politica di indagare sull'omicidio Ėstemirova".

Autrice: Natal'ja Krajnova; fonte: corrispondente di "Kavkazskij uzel"

"Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/207080/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Note
[1] "Brutta copia".
[2] Città della Russia meridionale.
[3] Rajonnyj Otdel Vnutrennich Del (Sezione Provinciale degli Affari Interni), cioè la sede provinciale della polizia.
[4] Distretto del Daghestan meridionale.
[5] Città della Kabardino-Balkaria occidentale.
[6] Villaggio della zone sud-orientale dell'Ossezia del Nord.
[7] Maksim Leonardovič Ševčenko, giornalista ed esperto di questioni caucasiche.
[8] Rašid Gumarovič Nurgaliev, ministro degli Interni nel governo Putin.
 
 

24 maggio 2012

A proposito di rifiuti

Immondizia di prima qualità
Il principale argomento dei "Naši" [1] – "piuttosto che criticare/manifestare, si occupassero di cose concrete" – non funziona più. La gente se n'è occupata e l'ha dimostrato.
22.05.2012
[1] "I Nostri", principale organizzazione giovanile pro-Cremlino.

[2] "Stagni puliti", parco del centro di Mosca.

[3] L'anello di viali che circonda il centro storico di Mosca.

[4] Da intendersi come il monumento al poeta kazako Abaj Kunanbaev nel parco dei Čistye Prudy, luogo simbolo della protesta contro il regime di Putin (è stato anche coniato lo slogan Occupy Abay, "Occupare Abay", ispirato alla protesta di New York Occupy Wall Street, "Occupare Wall Street").

[5] Capitale della repubblica autonoma di Ciuvascia, nella Russia europea centrale.

[6] Città della Russia meridionale.

[7] Sic.

[8] Stazione ferroviaria e della metropolitana di Mosca dedicata alla città di Kursk, nella Russia occidentale.

[9] "Delle Barricate", stazione della metropolitana presso la piazza Kudrinskaja, chiamata così in memoria delle barricate della tentata rivoluzione del 1905.

[10] Oltre 501.000 euro.
 
 
 

20 maggio 2012

A proposito di società civile in Russia (III)

"E' attivo. E' leale. Non occorrono misure speciali"
Come l'amministrazione presidenziale dirige la "società civile" di corte
18.05.2012
[1] Organismo consultivo che teoricamente rappresenta la società civile russa.
[2] Il film narra la storia di un ufficiale russo infiltrato tra i nazisti.
[3] Efim Zacharovič Kopeljan, attore sovietico.
[4] "I Nostri".
[5] Camera Sociale della Federazione Russa.
[6] Conduttrice televisiva di origine greco-georgiana.
[7] Central'nyj Dom Chudožnika (Casa Centrale degli Artisti).
[8] Artemij Troickij (vero nome: Artëm Kivovič Troickij), critico musicale.
[9] Associazione che lotta contro i brogli elettorali.
[10] Pavel Alekseevič Astachov, avvocato, conduttore televisivo e Incaricato del presidente della Federazione Russa per i diritti dei bambini.
[11] Gosudarstvennyj Muzej Izobrazitel'nych Iskusstv (Museo Statale di Arti Figurative).
[12] Nome colloquiale dell'Istituto per l'Energia Atomica intitolato al fisico Igor' Vasil'evič Kurčatov. Il fratello del direttore Michail Valentinovič Koval'čuk è il presidente del consiglio di amministrazione della banca "Rossija" (Russia), Jurij Valentinovič Koval'čuk, uomo di Putin.
[13] La cooperativa "Ozero" (Lago) gestisce le dacie sul lago Komsomol'skoe presso Pietroburgo e soprattutto riunisce gli uomini più vicini a Putin.
[14] "Tommaso", rivista di orientamento cristiano-ortodosso.
[15] Russkaja Pravoslavnaja Cerkov', "Chiesa Ortodossa Russa".
[16] Moskovskij Gosudarstvennyj Institut Meždunarodnych Otnošenij (Istituto Statale di Relazioni Internazionali di Mosca).
[17] Qualcosa come "Sorveglianza Architettonica", movimento in difesa degli edifici storici di Mosca.
[18] Pëtr Arkad'evič Stolypin, primo ministro riformista di epoca pre-rivoluzionaria.
[19] Società Panrussa per la Conservazione dei Monumenti della Storia e della Cultura (il corsivo è mio).
[20] Il "presidente di facciata" (dal tedesco sitz, "posto per sedersi") Funt è un personaggio del romanzo sovietico "Il vitello d'oro" di Il'ja Il'f (Iechiel-Lejb Ar'evič Fajnzil'berg) e Evgenij Petrov (Evgenij Petrovič Kataev).
[21] Putin e Medvedev, ovviamente.
[22] Città e regione dell'estremo oriente della Russia.
[23] Capitale e importante città della Russia europea sud-orientale.
[24] "Piazza Vecchia", nel centro di Mosca, dove si trova la sede dell'amministrazione presidenziale.
[25] Si tratta di Rudyard Kipling, che parlava dell'Occidente e dell'Oriente.