30 agosto 2012

A proposito della Gazprom (V)

L'"Ochta-centr" [1] avrebbe potuto diventare una tragedia per Pietroburgo, ma il "Lachta-centr" [2] è già una farsa
Grattagas-2 [3]
29.08.2012
[1] "Centro Ochta", dal nome di un fiume di Pietroburgo e del quartiere storico che lo attraversa.

[2] "Centro Lachta", dal nome del quartiere storico di Pietroburgo sul Golfo di Finlandia.

[3] "Grattagas" in quanto grattacielo costruito dalla Gazprom...

[4] Nome colloquiale di San Pietroburgo.

[5] Cioè il Palazzo d'Inverno.

[6] Ponte non lontano dal Palazzo d'Inverno.

[7] Fortezza sull'Isola delle Lepri, nel nucleo storico di Pietroburgo.

[8] "Piccola Freccia" (per via della conformazione), territorio dell'Isola Vasil'evskij.

[9] Qualcosa come "Palazzo di Pietro" (è una residenza reale) nella parte meridionale di San Pietroburgo.

[10] Insediamento sul fiume Strelka nella parte meridionale di San Pietroburgo.

[11] Da Peterhof ("Corte di Pietro" in tedesco), entità amministrativa di cui fa parte Petrodvorec.
 
 

[12] Città-fortezza sull'isola Kotlin di San Pietroburgo.

[13] Aleksej Borisovič Miller, presidente della Gazprom.

29 agosto 2012

A proposito di confini

Le autorità della Cecenia creano una commissione per stabilire il confine con l'Inguscezia

28 agosto 2012, 05.41
Le autorità della Cecenia creano una commissione repubblicana per stabilire il confine amministrativo con la vicina Inguscezia. Dei passi intrapresi dall'Inguscezia nell'ambito della polemica sullo stabilimento dei confini amministrativi tra le aree finora non si hanno notizie.
Come riferì "Kavkazskij uzel", il 26 agosto il capo della Cecenia Ramzan Kadyrov dichiarò di essere intenzionato a sollevare a livello federale la questione dello stabilimento del confine amministrativo con l'Inguscezia. Il capo dell'Inguscezia Junus-Bek Evkurov ha concordato con la tesi della necessità di determinare il confine tra le aree.
Il 27 agosto questa questione fu valutata a Groznyj alla seduta del gruppo di lavoro che era capeggiata dal presidente del parlamento della Cecenia Dukuvacha Abdurachmanov.
Questi riferì che il lavoro della commissione si svolgerà in stretta interazione con i consigli degli anziani delle due aree. "Come criteri principali nella questione della determinazione del confine amministrativo tra la Repubblica Cecena e la Repubblica di Inguscezia possono intervenire solo documenti di archivio aventi una base fattiva e una giustizia storica", – ha detto Abdurachmanov, le cui parole sono poste nel sito del governo della Cecenia.
Secondo il presidente del parlamento, nell'organico della commissione saranno inseriti rappresentanti di tutti i ministeri, gli enti, le istituzioni sociali e scientifiche e anche delle municipalità.
In seguito il lavoro della commissione avrà un carattere bilaterale, nel suo organico entreranno rappresentanti di entrambi le aree, scrive il sito del parlamento della Repubblica Cecena.
Secondo il capo della direzione degli archivi del governo della Cecenia Magomed Muzaev, il compito fondamentale della commissione è chiarire e confermare documentalmente in quale stato erano i confini amministrativi tra le due repubbliche fino alla loro unificazione. Al contempo non si precisa proprio di quale unificazione si tratti.
La Regione Autonoma Ceceno-Inguscia fu formata il 15 gennaio 1934 in conseguenza dell'unificazione della Regione Autonoma Cecena con la Regione Autonoma Inguscia in una cosa sola nell'ambito del Territorio del Caucaso del Nord. Dal 1936 al 1944 e dal 1957 al 1992 esistette la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Ceceno-Inguscia. Per la prima volta fu formata con l'approvazione della Costituzione del 5 dicembre 1936. Il 7 marzo 1944 la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Ceceno-Inguscia fu abolita e trasformata nel circondario di Groznyj nell'ambito del territorio di Stavropol' [1]. Il 9 gennaio 1957 la Repubblica Socialista Sovietica Autonoma Ceceno-Inguscia fu ristabilita, fra l'altro in confini un po' diversi da quelli al momento dell'abolizione. Nel suo ambito rimasero la regione delle province di Naurskaja [2] e di Šelkovskaja [3] trasmessi nel 1944 dal territorio di Stavropol' alla regione di Groznyj, ma al contempo non le fu restituito il distretto Prigorodnyj [4], rimasto nell'Ossezia del Nord. Il 10 dicembre 1992 furono introdotti emendamenti alla Costituzione della RSFSR [5] del 1978, secondo i quali la Ceceno-Inguscezia fu suddivisa in Repubblica di Inguscezia e Repubblica Cecena, il confine tra le quali rimase da ratificare fino al momento presente. Gli emendamenti furono pubblicati il 29 dicembre 1992 nella "Rossijskaja gazeta" [6].

Gli esperti esprimono inquietudini per le iniziative di Kadyrov

"La polemica a motivo del confine amministrativo tra Cecenia e Inguscezia può inasprire la situazione politica, ma i leader delle repubbliche Ramzan Kadyrov e Junus-Bek Evkurov come persone istruite devono sforzarsi di evitare i problemi", – ha dichiarato il direttore del centro di studi dell'area dell'università federale del Sud Viktor Černous.
Secondo Černous, la situazione dello stabilimento dei confini può creare un precedente per altre aree, riporta la RIA "Novosti" [7].

La discussione intorno al confine tra Cecenia e Inguscezia, che va avanti nello spazio pubblico, causa danni a entrambe le repubbliche, ritiene il direttore dell'organizzazione per la difesa dei diritti umani inguscia "MAŠR" Magomed Mucol'gov.

"Nella questione sollevata sui confini tra Cecenia e Inguscezia molto, purtroppo, dipende dai capi delle nostre aree. Anche se ceceni e ingusci hanno vissuto e hanno conosciuto i propri confini anche quando né Kadyrov, né Evkurov erano ancora venuti al mondo. Se c'è un fatto personale tra Kadyrov e Evkurov, allora bisogna risolverlo da uomini, da musulmani, da persone, alla fin fine e non trascinare in questa cosa un sempre maggior numero di persone e non scaricare tutto sui funzionari", – scrive Mucol'gov nel proprio blog su "Kavkazskij uzel".
Tra l'altro nel 2002 Vladimir Putin dichiarò che le due repubbliche del Caucaso del Nord "dovevano determinare in qualche modo da sole" il confine amministrativo, ricorda "Gazeta.ru" [8].

Faremo notare che la questione dei confini tra le repubbliche è stato il secondo tema a causare uno scambio di repliche a vario livello di criticità tra i capi dell'Inguscezia e della Cecenia. In precedenza "Kavkazskij uzel" riferì che il 4 agosto Ramzan Kadyrov era intervenuto con critiche all'indirizzo del capo dell'Inguscezia Junus-Bek Evkurov, valutando la contrapposizione delle autorità dell'Inguscezia al terrorismo insufficientemente attiva. Motivo immediato furono le parole di Evkurov sulla mancata partecipazione degli agenti delle strutture armate della Cecenia all'operazione speciale nel villaggio di Galaški [9]. Il 6 agosto in occasione dell'arrivo del mese di Ramadan Evkurov si rifiutò di commentare le critiche del capo della Cecenia.

Il conflitto tra Kadyrov e Evkurov non deve riflettersi sui rapporti tra le repubbliche, hanno dichiarato i rappresentanti delle ONG di Cecenia e Inguscezia.

Nota della redazione: vedi anche le notizie "In un centro abitato di cottage del distretto di Malgobek [10] è stata aperta una nuova moschea", "I dati degli agenti delle strutture armate sulle perdite dei militanti in Cecenia differiscono sostanzialmente", "In Cecenia è stato arrestato un uomo ricercato per sequestro di persona", "Un abitante della Cecenia è stato arrestato per sospetto di collaborazione con i militanti".
"Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/211781/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

Note
[1] Città della Russia meridionale.

[2] Villaggio cosacco dell'attuale Cecenia nord-occidentale.

[3] Villaggio cosacco dell'attuale Cecenia nord-orientale.

[4] "Periferico", distretto occidentale dell'Inguscezia.

[5] Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa.

[6] "Giornale Russo", sorta di Gazzetta Ufficiale.

[7] Russkoe Informacionnoe Agentstvo (Agenzia di Informazioni Russa) "Notizie".

[8] Giornale (gazeta) di informazione russo online.

[9] Villaggio dell'Inguscezia centrale.

[10] Città dell'Inguscezia settentrionale.
 
 

21 agosto 2012

A proposito di vendette

PR sui vendicatori di sangue ingusci 


Ingushetia.Ru, 20.08.2012, 02.12 

Il capo dell'Inguscezia Junus-Bek Evkurov conteggia i vendicatori di sangue che si sono riconciliati durante il suo governo. Queste famiglie sono già 150, cioè sono state salvate da punizioni extra-giudiziarie 75 vite umane. Di questo il popolo è sinceramente grato al presidente. Ma l'opposizione ritiene che Evkurov si guadagni punti politici su una tradizione fatta già rinascere da Ruslan Aušev [1]. Il capo della regione farebbe meglio a garantire l'osservanza della Costituzione, allora anche i vendicatori di sangue combattenti nelle fila degli estremisti e degli agenti delle forze dell'ordine sarebbero meno.

Né l'ideologia atea del paese dei Soviet, né lo strapotere dei valori occidentali nella Russia contemporanea hanno sradicato l'usanza inguscia della vendetta di sangue. Per un omicidio o uno stupro i parenti delle vittime dichiarano ancora le famiglie dei colpevoli nemici di sangue. Gli stessi criminali si sforzano di nascondersi il più lontano possibile, fino a partire per un'altra regione della Russia.

Tuttavia, raggiunto l'offensore o, in rari casi, un suo parente stretto (esclusi solo donne e bambini), il vendicatore dice il proprio nome e senza esitare uccide. Le forze dell'ordine tengono conto dell'adat [2] – il diritto tradizionale –, infatti in esse lavorano anche gli ingusci, perciò chi si vendica raramente finisce in carcere.

Nel 2009, quando Junus-Bek Evkurov era appena giunto al potere, in Inguscezia si contavano 180 gruppi familiari in stato di inimicizia. Questi convocò un grande congresso di riconciliazione, in cui gli Abolgačiev e i Tangiev perdonarono pubblicamente i propri vendicatori di sangue. L'esempio funzionò. Come conteggiò Evkurov alla recente seduta della commissione per la riconciliazione fatta coincidere con il Ramadan, agli anziani e al clero in tre anni è riuscito riconciliare 150 famiglie e cioè salvare 75 persone dalla resa dei conti. "Abbiamo bisogno di sradicare completamente questo fenomeno negativo. So che è molto difficile perdonare, ma la ricompensa che riceve chi perdona è enorme", – ha dichiarato il capo dell'Inguscezia.

A differenza del collega ceceno Ramzan Kadyrov o del proprio predecessore al posto di presidente Murat Zjazikov, Evkurov non ha nemici di sangue personali. Dopo l'omicidio dell'agente del ministero degli Interni Ibragim Evloev, che aveva fatto rivelazioni su Junus-Bek in alcune lettere a Putin e a Medvedev, corsero voci che il parentado del defunto avesse deciso di annunciare una vendetta di sangue nei confronti del capo della repubblica, ma non ci sono conferme. "Di incidenti come quelli che c'erano sotto Zjazikov, quando alcune persone andavano apertamente a casa sua o nella moschea del suo villaggio natale e dopo la preghiera del venerdì annunciavano una vendetta di sangue per qualche persona uccisa in qualche momento su Evkurov non li ho mai sentiti, – ha fatto notare in una conversazione con un corrispondente di "Gtimes" [3] l'oppositore inguscio Magomed Chazbiev. – Quando Ibragim Evloev fu ucciso, scrissero apertamente di una vendetta di sangue. Non so chi lo scrisse, forse i parenti, forse altri. Ma qui la gente ha una tale mentalità che né Zjazikov, né Evkurov possono salvarsi: ha fatto il male – lo riceverà in pieno".

E comunque Evkurov non popolarizza la commissione per la riconciliazione per salvare la propria pelle. Il giornalista Vacha Čapanov ritiene questa una causa per il bene del popolo. "E' un'iniziativa molto buona, l'approvo con due mani, – ha dichiarato in un commento a un corrispondente di "GTimes". – Le parti nemiche l'accolgono con comprensione e vanno alla riconciliazione. Tanto più che ora è il mese Sacro. Siamo già nel 21° secolo, quale può essere la vendetta di sangue? Infatti alcuni sono nemici per decine di anni. Non ricordano più neanche cosa sia accaduto. Succede che dei giovani vogliono sposarsi, ma la vendetta di sangue tra le famiglie è un ostacolo. Questa usanza comparve quando non c'erano né giudici, né leggi. Ora questo si pratica perché non sempre il sistema giudiziario prende giustamente questa o quella decisione. E ci sono casi in cui è semplicemente difficile perdonare. Per esempio, una persona in stato di ubriachezza ha investito delle persone e si sforzano di dipingerlo di bianco, che è un tale angelo, è semplicemente accaduto un caso sfortunato. In tali casi tutto si può decidere per soldi. Ma ci sono casi effettivamente sfortunati e allora le persone si ammorbidiscono, perdonano".

Gli ingusci non possono non vendicarsi per il sangue o per una donna disonorata – la vergogna ricade su tutta la famiglia. Proprio questa situazione, come ha notato Orchan Džemal' [4], è usata per l'arruolamento di giovani nelle proprie fila dai banditi ingusci. Vacha Čapanov non ha potuto confermarlo, perché non si è mai incontrato con membri vivi di bande clandestine: "Da noi una persona è dichiarata un estremista dopo che l'hanno uccisa". Ma Chazbiev ritiene spiegabile questo fenomeno. "Le persone normali non danno la figlia o la sorella in sposa a chi non si è vendicato. Chiedono: "E cos'hanno fatto per vendicarsi? Forse si può dare in moglie qualcuna a uomini del genere?" Con persone del genere nessuno si è imparentato, ha stretto legami, – chiarisce Chazbiev. – Se hanno ucciso tuo fratello, di cosa c'è bisogno? C'è bisogno di armi, c'è bisogno di soldi, c'è bisogno di macchine. E una persona che fa? Si unisce a chi ha queste possibilità e inizia a vendicare i propri fratelli e sorelle".

La polizia risponde allo stesso modo, chiamando in servizio i nemici di sangue dei terroristi. Questa pratica fu ampiamente applicata dal capo dello ROVD [5] di Nazran' [6] Džabrail Kostoev. Egli stesso morì per mano di un vendicatore di sangue, ma la sua causa vive, afferma Chazbiev: "Ancor oggi quando in una famiglia è stato ucciso un poliziotto, vanno dai fratelli e dicono: "Perché ve ne state seduti in casa?" Negli organi di sicurezza segreti e pubblici vanno a lavorare di giorno, ma di notte vanno in varie direzioni con squadroni della morte e sequestrano giovani ragazzi che non pregano nel modo giusto, salafiti e li uccidono non perché hanno fatto qualcosa, ma perché il clero della repubblica ritiene šajtany [7] quelli che non osservano l'Islam tradizionale. E fanno questo non tanto per la religione, ma in primo luogo per avidità: sono molti soldi, sono macchine care, sono appartamenti per tutto il Caucaso del Nord, sono mostrine e cariche. E qui non nascondi niente. Com'è che un giovane pischello ieri strisciava sugli angoli, aveva il moccio, non aveva un rublo per una sigaretta e oggi ha 2-3 macchine che costano 5-6 milioni [8]?".

La vendetta di sangue ha diviso gli ingusci in due campi. Gli uni fanno saltare in aria i poliziotti, gli altri liquidano i terroristi. Il presidente della repubblica ha conteggiato precisamente quante famiglie si sono riconciliate sotto di lui, ma quanti nuovi vendicatori di sangue si sono aggiunti non l'ha riferito.

Secondo l'oppositore inguscio Evkurov non cerca neanche di fermare questo pendolo di omicidi, poiché, come presidente, dovrebbe garantire i diritti e le libertà dei cittadini e in tal modo porre fine allo spargimento di sangue. Ma le commissioni per la riconciliazione sono usate solo per farsi pubblicità, pensa Magomed: "E' l'antichissimo istituto della riconciliazione. Anziani e mullah di vari villaggi e tejpy [9] si sono sempre riuniti. Ma gli ha dato ampie possibilità, gli ha fornito macchine, aiuto materiale e ha creato le commissioni per la riconciliazione Ruslan Sultanovič Aušev e non Evkurov. Del fatto che Evkurov riunisce i vendicatori di sangue e li riconcilia questi fa una bandiera per le PR. Chi si decide a perdonare, perdona comunque, e chi non si decide, non perdona".

Svetlana Bolotnikova 

http://ingushetiyaru.org/news/23205.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni) 

[1] Ruslan Sultanovič Aušev, presidente dell'Inguscezia dal 1993 al 2002.

[2] Il corsivo è mio.

[3] "Georgia Times" (I Tempi della Georgia), giornale di informazione georgiano.

[4] Orchan Gejdarovič Džemal', giornalista russo di origine azera.

[5] Rajonnyj Otdel Vnutrennich Del (Sezione Distrettuale degli Affari Interni), la sede distrettuale della polizia.

[6] Ex capitale dell'Inguscezia.

[7] Esseri malefici della demonologia islamica, in senso figurato persone perverse.

[8] Tra i 127 e i 152 mila euro.

[9] Clan caucasici.


http://matteobloggato.blogspot.it/2012/08/evkurov-si-fa-pubblicita-facendosi.html

20 agosto 2012

A proposito di privatizzazioni

L'istituto della proprietà è più importante del trionfo della giustizia, sulla quale ognuno ha le proprie idee

Lezioni di privatizzazione
20.08.2012
[1] Qualcosa tipo "Unione di Ermete".

[2] Qualcosa come "Investimenti del Chopër". Il Chopër è un fiume della Russia centro-meridionale.

[3] L'autore usa il termine arcaico gradonačal'nik (capo di una città capoluogo di un governatorato).

[4] Rossijskij Sojuz Promyšlennikov i Predprinimatelej (Unione Russa degli Industriali e degli Imprenditori).
 
 

01 agosto 2012

A proposito del modo di far politica in Russia (XXXVII)

"Russia Unita" ha legalizzato il proprio monopolio del potere in Inguscezia 


Ingushetia.Ru, 27.07.2012, 16:54

Nel giornale "Ingušetija" [1] del 21 giugno 2012 è stata pubblicata la Legge della Repubblica di Inguscezia del 18 giugno 2012 n. 18-РЗ "Sulle elezioni del Capo della Repubblica di Inguscezia".

Con l'approvazione di questa legge la leadership della repubblica e la sezione regionale del partito "Russia Unita" hanno legalizzato il proprio monopolio del potere. Questo è stato fatto nel modo seguente. Secondo l'articolo 6 di questa legge hanno diritto di presentare un candidato alla carica di Capo della Repubblica di Inguscezia solo i partiti politici e le loro sezioni regionali che sono registrati ed essercitano la propria attività sul territorio della Repubblica di Inguscezia. Secondo il punto 2 dell'articolo 25 della legge, un partito può presentare solo un candidato.

I cittadini sono privati del diritto di candidarsi o di presentare la candidatura di altri cittadini. In tal modo la "nostra" legge sulle elezioni della guida della repubblica da il diritto di presentare candidati alla più alta carica esclusivamente ai partiti politici. Nella repubblica sono formalmente considerate attive circa 10 sezioni regionali di partiti politici federali. Con la semplificazione della procedura per la creazione di partiti politici si può supporre che diventeranno ben di più. Qui sorge anche la domanda: in quale misura il numero di candidati alla carica di Capo della Repubblica dipende dal numero di sezioni dei partiti politici nella repubblica? Di questo si sono molto accuratamente preoccupati gli iniziatori della legge e i deputati di "Russia Unita", che formano la maggioranza costituzionale nel parlamento dell'Inguscezia.

L'articolo 26 della legge prevede che ogni candidato alla carica di Capo della Repubblica debba presentare a proprio sostegno le firme dei deputati dei circondari cittadini e dei distretti municipali. Il numero di queste firme deve ammontare al 10 per cento del numero totale dei deputati dei circondari cittadini e dei distretti municipali. I deputati delle municipalità di villaggio non possono partecipare al "sostegno" dei candidati alla carica di Capo della Repubblica. E' dichiarato anche che ogni deputato può apporre la propria firma a sostegno di un candidato solo una volta. Adesso vedremo qual è la disposizione delle "forze" dei partiti politici sulla base del numero dei deputati eletti nel dicembre 2011.

Nella repubblica ci sono quattro circondari cittadini e quattro distretti municipali, i cui deputati possono apporre una firma a sostegno di un candidato alla carica di Capo della Repubblica. Il numero di tutti i mandati da deputato in queste otto formazioni municipali ammonta a 150. Di conseguenza, per adempiere le richieste della legge sulla necessità di ricevere il sostegno del 10 per cento dei deputati, ogni candidato deve presentare non meno di 15 firme. Perciò è molto interessante sapere lo schieramento partitico dei deputati dei circondari cittadini e dei distretti municipali eletti nel dicembre 2011 e aventi il diritto di apporre firme a sostegno di un candidato.

I 150 deputati eletti dei circondari cittadini e dei distretti municipali della repubblica sono distribuiti secondo i partiti politici nel modo seguente: "Russia Unita" – 120, "KPRF" [2] – 14, "Russia Giusta" [3] – 12, "LDPR" [4] – 2, "Jabloko" [5] – 1, "Causa di Destra" [6] – 1. Adesso cominceremo a "presentare" e "sostenere". Per "Russia Unita" non sorgono problemi, ha 120 deputati con un minimo necessario di 15. Nessun'altra sezione regionale di un partito politico può presentare un candidato con le proprie forze in quanto non ha 15 deputati. Nella legge è detto che le elezioni non si possono tenere se viene presentato solo un candidato.

Ma che farà "Russia Unita" in questa situazione?

E' tutto molto semplice e pianificato in anticipo. "Russia Unita" presenta il proprio candidato alla carica di Capo della Repubblica e da indicazione ai deputati del proprio partito di non apporre firme a sostegno di candidati di altri partiti politici senza autorizzazione della dirigenza di "Russia Unita". Com'è noto, la maggior parte delle sezioni regionali dei partiti politici nella nostra repubblica sotto la guida diretta dell'Amministrazione del Capo della Repubblica. I rappresentanti di questi partiti sono diventati deputati di municipalità per distribuzione di ordini concordata in anticipo con i leader (ma non con i membri dei partiti). In una serie di casi su leader scomodi di sezioni regionali di partiti politici il potere ha esercitato rozze pressioni e li ha costretti a lasciare queste cariche.

In consegenza di queste azioni si è creata una situazione in cui nessun partito politico, tranne "Russia Unita", può presentare un candidato alla carica di Capo della Repubblica. Il problema della presentazione di un secondo candidato "alternativo" si risolverà nel modo seguente. Dopo l'annuncio della data delle elezioni del Capo della Repubblica il partito "Russia Unita" presenterà il proprio candidato. Alla seconda sezione regionale di corte o ad alcune sezioni daranno indicazione di presentare candidati inutili, non passabili alla carica di Capo della Repubblica. Tra l'altro daranno indicazione a singoli deputati di "Russia Unita" di apporre la propria firma a sostegno di un concreto candidato non di "Russia Unita". Con queste azioni dietro le quinte sarà assicurata la legittimità formale delle future elezioni del Capo della Repubblica di Inguscezia.

Qualche parola sulla legalità di queste elezioni e sulla loro utilità per la repubblica. Com'è noto, la Costituzione della Federazione Russa (art. 19) e la Costituzione della Repubblica di Inguscezia (art. 18) garantiscono la parità di diritti ai cittadini indipendentemente dalla loro appartenenza a organizzazioni sociali, cioè a partiti politici. Queste costituzioni sottolineano anche che il diritto di eleggere ed essere eletti negli organi di potere elettivo è uno dei diritti costituzionali fondamentali dei cittadini della Federazione Russa. Come indicato sopra, la legge sulle elezioni del Capo della Repubblica ha privato i cittadini del diritto alla candidatura indipendente. Conseguentemente questa legge contraddice le costituzioni e su questa base non può ritenersi legittima.

Le elezioni degli organi di potere statale e degli organi di autogoverno locale si tengono per conoscere la volontà del popolo, la volontà della maggioranza degli elettori nei confronti della persona a cui si può affidare il potere. Tutte le leggi elettorali sottolineano che le elezioni devono essere libere e democratiche. Ciò significa che dev'essere garantita la libera presentazione di candidati tanto ai cittadini, quanto alle organizzazioni sociali. A tutti i candidati devono essere garantite pari possibilità di contatti con gli elettori. E infine dev'essere effettuato un conteggio onesto e aperto dei voti degli elettori ricevuti da ogni candidato.

Se i cittadini sono privati del diritto alla candiadatura indipendente, se sono create le condizioni in cui solo un partito politico può presentare un candidato alla carica di guida, allora è impossibile definire queste elezioni libere e democratiche.

La legge federale sulle elezioni dei governatori prevedeva per gli organi legislativi dei soggetti della Federazione Russa la possibilità di dare ai cittadini il diritto alla candidatura indipendente alla carica di capo del soggetto. Il nostro parlamento ha ignorato questa possibilità. E' prevista dalla legge federale la necessità di ricevere il sostegno del 5-10 per cento dei deputati locali. I nostri deputati hanno stabilito la soglia limite del 10 per cento.

Va fatto notare che nell'uno e nell'altro caso si viola gravemente la parità costituzionale di diritti elettorali tra cittadini senza partito e cittadini facenti parte di un partito. Se suddividiamo il 100 per cento dei deputati che hanno diritto di apporre la propria firma a sostegno di un candidato alla carica di Capo della Repubblica al cinque per cento minimo, risulta che in tutto, da tutti i partiti non possono essere presentate più di 20 persone. Ma nel nostro caso non possono essere presentate più di 10 persone. Da ciò consegue che le leggi sulle elezioni dei governatori violano gravemente i diritti costituzionali dei cittadini senza partito, creano le condizioni per il rafforzamento della corrotta verticale del potere di "Russia Unita" e infine distruggono le basi della democrazia nel paese e nella repubblica. Per informazione riferiamo che nella Repubblica di Inguscezia si contano circa 300 mila cittadini (secondo i dati falsificati della commissione elettorale – 190 mila) in possesso del diritto all'elettorato passivo, cioè aventi diritto alla candidatura indipendente in tutte le elezioni. Ma la legge sulle elezioni del Capo della Repubblica di Inguscezia permette di presentare tra loro non più di 10 persone. Ecco tutto – ci siamo arrivati!

Tutte le più alte cariche e i deputati dell'Assemblea Popolare della repubblica hanno bisogno di apprendere una semplice verità. La vostra permanenza al potere ha un limite di tempo. Se creerete un sistema di organi di potere che garantisca un'effettiva cura per le persone, per il popolo, per la repubblica, allora dopo aver lasciato il potere non incontrerete ostacoli nella soluzione dei vostri problemi personali. Ma se rafforzerete ulteriormente la dittatura, l'abuso e la corruzione del potere, allora dopo aver lasciato i vostri posti mieterete tutte le "delizie" del sistema da voi creato.

Se vi ritenete patrioti, ricredetevi e occupatevi del tutto degli interessi chiave del popolo. Create un sistema di elezioni che garantisca la possibilità di candidare ed eleggere alle cariche elettive chiave della repubblica non degli arraffoni, ma dei patrioti competenti, desiderosi e capaci di risolvere i problemi del popolo dell'Inguscezia.

Un gruppo di esperti indipendente 

http://ingushetiyaru.org/news/23137.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni) 

[1] "Inguscezia", giornale di politica e attualità.

[2] Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito Comunista della Federazione Russa).

[3] Partito di orientamento social-democratico.

[4] Liberal'no-Demokratičeskaja Partija Rossii (Partito Liberal-Democratico della Russia), in realtà partito nazionalista e populista.

[5] "Mela", partito di orientamento liberale, il cui nome si basa sulle iniziali dei cognomi dei fondatori Grigorij Alekseevič Javlinskij, Jurij Jur'evič Boldyrev e Vladimir Petrovič Lukin.

[6] Partito di orientamento liberale.


http://matteobloggato.blogspot.it/2012/08/un-esempio-del-funzionamento-della.html