La moda è giunta dalla Cecenia |
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Gli agenti delle strutture armate e la leadership dell'Inguscezia raccomandano alla propria popolazione di pentirsi più attivamente
Sabato si è avuta notizia che, finalmente, è stato avviato un procedimento per il sequestro degli abitanti del villaggio cosacco Slepcovskaja [1] della repubblica di Inguscezia Akraman Ugurčiev e Umalat Bersanov. Bersanov e Ugurčiev furono sequestrati a Slepcovskaja già il 23 agosto. Alcuni uomini si avvicinarono alla casa di Bersanov su una macchina. Dietro di loro veniva un Gazel' [2] (i vicini sono stati perfino in grado di ricordarne la targa – 491). Dal Gazel', secondo i vicini, uscirono in due e presero a picchiare Ugurčiev. Bersanov si impaurì, si stese per terra e non fece alcuna resistenza. Entrambi furono caricati sul Gazel' e portati via. Finora nulla è noto del loro destino, tuttavia fino all'ultimissimo momento le forze dell'ordine della repubblica non hanno preso alcuna misura per appurare dove si trovino i sequestrati. La procura dell'Inguscezia “ha condotto una verifica”. Il capo dello ROVD [3] del distretto di Sunža [4] Achmet Dzejtov, come dicono i genitori, ha raccomandato di scrivere direttamente nella denuncia: “Nostro figlio si è dato alla macchia”. Perché “cosi lo troveranno meglio”. I genitori di entrambi i sequestrati hanno cercato aiuto nei più diversi uffici, si sono perfino fatti ricevere dal rappresentante del presidente russo in Inguscezia – e ovunque hanno sentito una sola frase: “pentirsi”. Anche se Akraman Ugurčiev si era “pentito” già qualche mese prima. Quando da lui a casa le perquisizioni hanno preso a farsi frequenti, suo fratello maggiore Israpil e i genitori Ferdovs Bogatyrëva e Salman Ugurčiev sono andati a farsi ricevere dal Capo [5] della repubblica Junus-Bek Evkurov e gli hanno chiesto direttamente: “Cosa c'è dietro di noi, perché da noi non cessano le perquisizioni?”. Evkurov ha risposto come d'abitudine, senza dire cose concrete: senza motivo non succede niente – se perquisiscono, vuol dire che c'è qualcosa. Ha ordinato di portargli Akraman e già in questo incontro personale ha raccomandato al ragazzo di “pentirsi” – con le garanzie personali del capo. Akraman e i suoi genitori per alcuni mesi sono andati alla SK [6] e allo ROVD del distretto di Sunža e allo FSB [7] a Magas [8]. Dice: “ci hanno scelto un articolo”. In conclusione Akraman fu condannato per il severo articolo 208 – “organizzazione di una NVF [9]”. Ma gli dettero in tutto 2 anni con la condizionale. Ed ecco che adesso è scomparso. Che la Commissione Inquirente del distretto di Sunža ha comunque avviato e indaga il caso del sequestro di Bersanov e Umalatov [10] si è saputo solo verso il 3 settembre – 10 giorni dopo il loro sequestro. La moda del “pentimento” e dei pubblici appelli dei genitori ai propri figli scomparsi che si sarebbero dati alla macchia è nata qualche anno fa in Cecenia – ed ecco che adesso è giunta fino all'Inguscezia agricola. A un incontro organizzato dal Consiglio di Sicurezza della repubblica e dedicato alla registrazione dell'ennesimo appello televisivo hanno invitato Dovlatchan Darsigova. Darsigova non sa niente di dove si trovi ora suo figlio scomparso e nel suo appello chiede: “Se qualcuno l'ha visto – lo faccia sapere”. Tuttavia alla televisione della repubblica è passato un filmato, secondo cui Dovlatchan chiederebbe al figlio di lasciare rapidamente la clandestinità. Il figlio di Dovlatchan Vacha Žovbatyrov scomparve dopo che il 4 agosto nel villaggio cosacco di Ordžonikidzevskaja alcuni uomini dei servizi segreti, giunti su numerosi Gazel' e BTR [11], condussero una verifica dei passaporti. Alcuni uomini furono registrati in una lista a parte. La sera di quello stesso giorno Žovbatyrov fu picchiato e portato via. La denuncia della scomparsa del figlio fatta dalla madre fu comunque accolta. Il procedimento penale per qualche motivo è stato avviato subito secondo l'art. 105 – “Omicidio”. Gli inquirenti, pare, sono convinti che non si riuscirà a trovare Vacha vivo. 04.09.2011, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2011/098/02.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni) |
[1] Villaggio dell'Inguscezia nord-orientale, ufficialmente noto come Ordžonikidzevskaja.
[2] “Gazzella”, furgone della GAZ (Gor'kovskij Avtomobil'nyj Zavod – Fabbrica Automobilistica di Gor'kij, ora Nižnij Novgorod, nella Russia centrale).
[3] Rajonnoe Otdel Vnutrennich Del (Sezione Distrettuale degli Affari Interni), in pratica la sede distrettuale della polizia.
[4] Distretto di cui Slepcovskaja-Ordžonikidzevskaja è capoluogo.
[5] Il titolo di presidente spetta solo al presidente della Federazione Russa.
[6] Sledstvennyj Komitet (Commissione Inquirente).
[7] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo.
[8] Sorta di Brasilia caucasica, città dell'Inguscezia centro-orientale fondata nel 1995 per esserne la nuova capitale.
[9] Nelegal'naja Vooružënnaja Formacija (Formazioni Armate Illegali).
[10] Sic. Ma ovviamente si tratta di Ugurčiev.
[11] BroneTRansportër (Mezzo Blindato).
http://matteobloggato.blogspot.com/2011/09/anche-in-inguscezia-i-desaparecidos.html
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