07 ottobre 2010

A proposito dell'estrema destra russa (IV)

Il tramonto bruno [1]




Per il 2020 vogliono diventare una vera forza politica. Sveliamo la strategia dei nazisti cresciuti fino a confrontarsi con lo stato


In luogo di introduzione

Per informazione dei funzionari del Servizio Federale per il controllo nella sfera delle poste, delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni di massa e anche dei loro molto perspicaci esperti. Questo testo non persegue lo scopo di istigare un qualsiasi tipo di discordia e neanche serve l'idea della propaganda del fascismo, del nazionalismo e dell'estremismo. Lo scopo di questo articolo è esattamente contrario: spiegare alla società e a voi cos'è il fascismo russo contemporaneo e qual è il programma dei suoi adepti perché sia la società, sia voi, se lo ritenete possibile per voi, possa contrapporsi al fascismo.

Siamo costretti a fare questo appunto in quanto proprio il Servizio Federale per il controllo nella sfera delle poste, delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni di massa ha dato un'ammonizione alla “Novaja gazeta” per il materiale analitico che smaschera i fascisti “light” delle organizzazioni “patriottiche” legali. Riteniamo tale decisione di un organo statale non solo una stupidaggine, ma anche un'offesa, la metteremo in discussione in tribunale, ma anche per via di questa causa non riteniamo possibile chiudere il tema. E per svelarlo è indispensabile citare chi tenta di imporre alla Russia la propria strategia di sviluppo – la “Strategia-2020”: il piano per l'accesso dei fascisti al potere. A suo tempo, certo, gli avversari del marxismo entravano nelle facoltà di Filosofia solo attraverso i materiali dei loro critici: senza citazioni, ma con maledizioni. Tuttavia utilizzare un simile metodo ora è più che strano…

Commandos

Abbiamo superato da tempo la subcultura degli skinheads. Il lavoro rivoluzionario è l'eliminazione di chi realmente ci danneggia: la gente schifosa in uniforme e in borghese che sta al potere”. Questa citazione si può trovare in numerosi forum nazisti, di cui il Servizio Federale per il controllo nella sfera delle poste, delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni di massa non si interessa. Essa appartiene agli autori della cosiddetta “Strategia-2020” – un qualche documento che, secondo i suoi creatori, deve spiegare ai diversi gruppi fascisti cosa devono fare per potere per il 2020 se non andare al potere, almeno divenire una vera forza politica. Consideratelo il manifesto del futuro partito fascista, il cui fantasma difficilmente camminerà per il parlamento, piuttosto per gli ingressi: con armi e accessori.

Peraltro, soprattutto con le armi… Gli ultimi avvenimenti testimoniano ancora per loro.

Nei mezzi di informazione di massa si continuano ancora a valutare notizie che ci costringono mese dopo mese a riflettere e ad aver paura. Si tratta di un procedimento penale clamoroso legato al terrorismo nazista – dell'arresto degli ennesimi “membri di organizzazioni clandestine”, stavolta ad Orël [2]. “Come al solito” detenzione di armi, omicidio, esplosioni, incendi. Oltre ai caffè caucasici i nazi di Orël hanno attaccato edifici della polizia e della procura. Ma c'è anche un dettaglio insolito: secondo gli organi per la tutela dell'ordine, questa struttura nazista era capeggiata da un agente del Servizio di Protezione Federale [3] con compiti da istruttore.

In questo senso rammentiamo qualcosa. Se l'esplosione al mercato Čerkizovskij [4], gli incendi di stamberghe di immigrati a Mosca, le risse di massa e gli omicidi di netturbini in qualche modo ancora si inquadrano nell'immagine di uso comune del fascismo russo, gli attacchi agli organi di potere statale che adesso capitano sempre più regolarmente, già non si legano alle rappresentazioni di pelati e ottusi “skinheads”, per cui i principali nemici sono le persone di aspetto non russo.

La risposta al paradosso è nella citazione riportata sopra. E perciò non a caso i rappresentanti ufficiali degli organi per la tutela dell'ordine sempre più spesso contemplano la versione dell'esistenza di una rete terroristica fascista delle dimensioni della Russia con legami anche con i nazi stranieri e con armi, soldi, documenti falsi e “finestre” all'estero.

Finché i fascisti di Orël non sono stati neutralizzati, su Internet appariva un appello a loro nome. Era firmato dal “comando dei gruppi uniti del settore delle Terre Nere [5] della Russia occupata – NS/WP [6] “Centro”. Occupata, nel pensiero degli autori, da tutte le forze anti-russe. I “Commandos” dichiarano che “hanno sollevato l'insegna della rivolta aperta” ad Orël. Perché “il paese si è trovato sull'orlo della piena decadenza della morale e dei costumi”.

Per chiarire: NS/WP si traduce come “nazional-socialismo – forza bianca”, così si chiamava anche il sito dell'organizzazione, di cui la “Novaja gazeta” ha scritto più di una volta. I membri dello NS/WP “Nord” diffondevano fogli con simili dichiarazioni per San Pietroburgo e proprio questa struttura “ha preso su di se” esplosioni, omicidi e incendi.

I nazisti si sono presi anche la responsabilità degli attacchi del maggio 2009 a una sezione della polizia e al tribunale a Nižnij Novgorod [6], a un commissariato militare a Mosca e a un punto d'appoggio della polizia a Čeboksary [7]. In seguito per un'esplosione con l'aiuto di un ordigno esplosivo artigianale di una macchina della polizia e di un ufficio del RUVD [8] del quartiere Leninskij della stessa Nižnij Novgorod e dell'esplosione di una sezione investigativa nel quartiere moscovita di Kuncevo [9].

La semi-mitica organizzazione BORN (Boevaja Organizacija Russkich Nacionalistov [10]) “ha ammesso” l'omicidio dell'avvocato Markelov e della giornalista della “Novaja gazeta” Anastasija Baburova. C'è motivo di supporre che le persone che hanno inventato questo brand, il BORN, per personificare in qualche modo il terrore scatenato nel paese, siano complici anche dell'omicidio del giudice Èduard Čuvašov – l'unica vittima dei nazi fino ad oggi a far parte del “Sistema”.

I fascisti, certamente, hanno rivendicato anche altri omicidi di tutori dell'ordine, ma a dire il vero, non ci sono conferme, grazie a Dio. Ma il conto delle vittime degli attacchi dei membri dell'estrema destra agli edifici della polizia con bombe e bottiglie Molotov va per le decine. E i nazi inseriscono su Internet i dati personali e le fotografie degli agenti dei centri “È” [11], anche se proprio gli ufficiali delle direzioni della polizia per la lotta all'estremismo, presi dalla guerra con gli ecologisti e i liberali, hanno dormito sulla minaccia nazista.

Tattica

Non per caso abbiamo la BORN un'unione semi-mitica. La tattica di lotta con il regime scelta dai fascisti non presuppone alcune grande struttura legale o illegale, perché in ogni organizzazione si trova sempre posto per un traditore.

Negli ultimi tempi sempre più spesso nei siti dei nazi cominciano ad apparire e a diffondersi nel loro ambito (nel samizdat, per esempio) ampi testi sui cosiddetti autonomi. Cioè sui metodi di conduzione di una lotta terroristica con l'aiuto di piccoli – 2-3 persone – gruppi di combattenti ben preparati, messisi in una situazione illegale. In questo contesto gli ideologi del nazi-terrorismo fanno costante attenzione ai paralleli storici: le organizzazioni combattenti dei socialisti rivoluzionari, dei membri di Narodnaja Volja [12], che mantenevano la stessa tattica a scopo di cospirazione. E anche il senso delle eliminazioni dei rappresentanti del potere è scritto come in carta carbone – mettere paura allo stato e costringere la “massa di bestie” a riflettere e a scuotersi. “Un deputato liquidato è un colpo al sistema, idealmente – terrore nella verticale di potere” – citazione dai commenti ai “documenti programmatici” che è facile trovare in Rete. E sempre più spesso cominciano a balenare nei siti nazisti le formule: “Terrorista-nazionalsocialista”, “rivoluzione nazionale”, “terrore nazional-socialista”.

“La lotta illegale è l'attività di moby, brigate e BTO”. Bisogna chiarire questo schema tattico. I moby sono piccoli gruppi che si riuniscono di volta in volta per qualche azione concreta e momentanea. Di regola per attaccare persone di etnia non russa. Ed è composta dei famigerati allievi rapati di istituti tecnico-industriali. Il senso è addestrare la riserva combattente, ricordare alla gente comune che il fascismo è vivo e propriamente uccidere allo scopo di terrorizzare le comunità straniere. Le brigate si riuniscono per azioni più ampie. E le BTO - Boevye Terrorističeskie Organizacii [13] – sono le elite, che non lotta con i netturbini, ma con il regime: “Perché i netturbini chirghisi non valgono niente neanche per se stessi”.

Strategia

La propaganda della lotta con il regime in luogo degli omicidi di immigrati è stata condotta nell'ambito nazi negli ultimissimi anni. Le sue ammiraglie erano due siti web adesso chiusi del gruppo russo Combat18 [14] (anche di questo “Gruppo combattente di Adolf Hitler” ha scritto la “Novaja gazeta”) – questi erano molto visitati e venivano usati per la diffusione di testi programmatici e dichiarazioni di complicità in questa o quella “azione”.

E nel dicembre 2009 nei siti nazi è comparso il documento sistematico: “Il movimento di liberazione nazionale russo. Strategia-2020”. Cioè, cosa bisogna fare e come, per preparare la Russia per il 2020 al dominio dell'ideologia fascista. “La rivoluzione comincia con la comparsa di un nuovo tipo di persone – i rivoluzionari”, si dichiara in uno dei commenti in Rete, che, propriamente, da anche la formulazione finale dello scopo dichiarato.

La maggior parte dell'anno 2010 è passata e vediamo che il movimento di estrema destra ha cominciato a funzionare proprio così. Piccoli gruppi combattenti, che guardano a omicidi ed esplosioni come ad una forma dura di attività e agli incendi come ad una più delicata. I principali bersagli sono gli immigrati e gli organi per la tutela dell'ordine. Ma gli immigrati sono piuttosto per lo sfondo, per mantenere la temperatura tanto nella società, quanto tra i rinforzi che crescono, ma sono ancora inesperti.

Nel preambolo della “strategia” gli autori (si indicano vagamente come “combattenti del movimento”) notano che “il regime al governo non permette la formazione di un partito parlamentare dei nazionalisti”. “La lotta legale nell'ambito della legislazioni di occupazione è in un vicolo cieco”, si aggiunge nei commenti.

E poiché non riescono a lottare legalmente, gli autori della strategia parlano di contrapposizione armata al regime per “avere accesso con pallottole e bombe ai mezzi di informazione di massa e alla tribuna della Duma”. E minacciano i rappresentanti degli organi per la tutela dell'ordine: “Contrastandoci, voi (…) collaborate alla comparsa di più dure (…) organizzazioni clandestine nazionaliste militanti, che considerano proprio voi, spesso persone con volti e cognomi slavi, i loro principali nemici”. “Siamo costretti ad andare verso una situazione, in cui fra brevissimo tempo saranno indicati dal nostro movimento i “servitori dello Stato” che in un modo o in un altro collaborano all'occupazione della nostra terra”. “Tutta la categoria si può chiamare in generale servi del regime: gli agenti operativi, i funzionari degli organi locali… Giungendo ai processi, potrete facilmente scrivere FIO [15] e targhe delle macchine di chi imprigiona i vostri amici. Non ha affatto importanza chi siano per sangue questi operatori. Se sono russi, più dura dev'essere la punizione per il tradimento degli interessi della nazione da parte loro”,aggiungono i commenti su Internet.

Più avanti gli autori della “Strategia” istruiscono già i propri sostenitori: “Quelli di noi che sono specializzati in azioni dirette devono fare la massima attenzione al perfezionamento della propria esperienza di combattimento. Già ora è indispensabile dare ad ogni nazional-socialista maggiorenne un'arma da fuoco e insegnargli ad usarla meglio di come fanno gli agenti di polizia. Per i membri delle organizzazioni terroristiche militanti di nuova creazione è indispensabile non solo conoscere le ricette di preparazione delle sostanze esplosive, ma anche capire con freddezza dove e come usarli al meglio. Oggi la nostra scelta non è la quantità di combattenti, ma la loro qualità. Il tempo dei pogrom è passato da un pezzo, è giunto il tempo di colpi precisi ad obbiettivi importanti. Il futuro è dei rivoluzionari di professione, dei combattenti di professione”. E in qualità di “resistenza non professionale” gli autori raccomandano incendi di appartamenti, chioschi e automobili di immigrati.

Parallelamente, secondo gli ideologi, dev'essere condotta una “guerra mediatica”: “Bisogna attrarre gente che scrive e parla bene, capace, appoggiandosi a un vettore ideologico comune, di esporre le nostre posizioni, di valutare, discutere, convincere e di schiacciare le posizioni degli oppositori”. In conseguenza di tutto ciò, secondo il pensiero degli autori, dev'essere create “una classe politica capace di dominare nel proprio paese”.

Inoltre ai membri dell'estrema destra si raccomanda con insistenza di prender parte alle “Marce Russe” [16] e di partecipare alle proteste civili – a livello nazionale e locale. Ecco una significativa citazione della “Strategia”: “Ognuno determina da se sotto quali insegne stare: di opposizione o lealiste – dappertutto ci sono i nostri”.

E in effetti già ora l'attività combattente è coperta da gruppi di sostegno on-line e off-line e associazioni politiche semilegali, con cui ama giocare il potere ufficiale come se fossero organizzazioni “per i diritti umani”. I nazionalisti cercano di partecipare anche a diverse azioni sociali e politiche: emergono al Rečnik [17] o tra gli azionisti truffati

In generale la “Strategia-2020” non è comparsa all'improvviso. A quanto è noto, inizialmente si chiamava “2009-2011”. Ma passando per la revisione di membri più influenti del movimento, si è radicalizzata e ha cambiato nome, mirando a una prospettiva più lontana e sostanziale.

Dopo la correzione è comparsa anche una base ideologica: la mancanza di uno spazio politico legale, che presuppone il passaggio ad azioni dirette. “La gioventù russa è maturata fino a poter formare proprie strutture armate”. “Il movimento di liberazione nazionale prende forma di guerriglia armata contro il regime al governo”.

Fra l'altro uno dei partecipanti più attivi alla valutazione della “Strategia” in Rete e forse perfino suo coautore è una persona che si firma con lo pseudonimo “Gatto Nero”. Abbiamo dei motivi di supporre che dietro questo nome si nasconda Nikita Tichonov, imputato dell'omicidio di Stanislav Markelov e Anastasija Baburova.

…Non abbiamo voglia di fare conclusioni banali tipo: la mancanza di una politica pubblica porta a un'opposizione criminale. Questo, certo, è vero, ma non ha niente a che fare con il fenomeno che si annuncia con l'aiuto della “Strategia-2020”. Questa non è già più politica. Questo è terrorismo spietato, a capo del quale stanno militanti istruiti, ben addestrati, ideologicamente motivati, che perfino più dei wahhabiti [18] caucasici sono pronti a parlare con lo stato e la società nella lingua delle armi da fuoco.

Sezione investigativa

06.10.2010, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2010/111/00.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Riferimento al verso, poi autocensurato, “Dietro un'alba rossa c'è un tramonto bruno” – che paragona il regime sovietico a quello nazista – della canzone Skovannye odnoj cep'ju (Legati da un'unica catena) del gruppo rock Nautilus Pompilius.

[2] Città della Russia centro-meridionale.

[3] Struttura per la difesa delle alte cariche.

[4] Grande mercato della zona nord-orientale di Mosca.

[5] Regione agricola della Russia centro-meridionale.

[6] Città della Russia centrale, la Gor'kij del periodo sovietico.

[7] Capitale della repubblica autonoma di Ciuvascia, nella Russia centrale.

[8] Rajonnoe Upravlenie Vnutrennich Del (Direzione di Quartiere degli Affari Interni), in pratica la sede della polizia di quartiere.

[9] Quartiere della zona occidentale.

[10] “Organizzazione combattente dei Nazionalisti Russi”.

[11] Cioè Èkstremizm, “estremismo”.

[12] “Volontà Popolare”, organizzazione terroristica socialista del XIX secolo.

[13] “Organizzazioni Terroristiche combattenti”.

[14] 18 sta per A-H (prima e ottava lettera dell'alfabeto latino), cioè Adolf Hitler.

[15] Familija Imja Otčestvo (Cognome Nome Patronimico), scritti ufficialmente in quest'ordine.

[16] Manifestazioni ultra-nazionaliste in teoria proibite.

[17] Insediamento abusivo di Mosca, demolito tra grandi proteste.

[18] Si legga “terroristi islamici”.


http://matteobloggato.blogspot.com/2010/10/la-strategia-nazista-per-la-conquista.html

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