Non c'è giustificazione |
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15 anni fa iniziava la guerra in Cecenia
Le autorità chiamarono ufficialmente questa carneficina “introduzione dell'ordine costituzionale”. Nel novembre 1994 il potere federale cercò di provocare una guerra civile in Cecenia – alla cosiddetta opposizione dettero i carri armati russi insieme a militari russi, che furono arruolati segretamente in divisioni d'elite della guardia. Secondo la pensata della leadership russa, i carri armati avrebbero dovuto comparire nel centro di Groznyj e gli uomini di Dudaev avrebbero dovuto impaurirsi e disperdersi. Ma non si impaurirono. E poi cominciò il massacro… Il blitz di Capodanno, la frase vigliacca sul fatto che per la vittoria mancasse solo un reggimento delle VDV [1], i pivelli inesperti, che furono gettati in battaglia direttamente da dove marciavano, il terribile fuoco sulla città, da cui i civili non fecero in tempo a fuggire… In questo massacro morirono decine di migliaia di soldati russi e alcune decine di migliaia di abitanti della Cecenia. Finora non ci sono dati precisi sulle perdite. Gli ufficiali si rapportarono a questa guerra in modo diverso. Alcuni dicevano: noi non combatteremo contro il popolo. Altri andarono, perché avevano prestato giuramento. Con i soldati era più semplice. Sono noti casi in cui furono rinchiusi negli arsenali perché qualcuno non fuggisse e al mattino furono mandati in aereo a Groznyj. Ci furono, certamente, anche dei volontari, tanto fra gli ufficiali, quanto fra i soldati. Alcuni spararono e uccisero persone con piacere. …Anch'io portavo le mostrine. Il giuramento mi ha portato là, dove dovevano essere molti soldati della mia generazione: in Afhanistan e in Cecenia. Là ho visto diverse cose. Ho visto moltissimo dolore umano. E fino alla fine dei miei giorni io, non credenre, pregherò per quelle persone che in Cecenia mi hanno incaricato di occuparmi della liberazione di prigionieri e ostaggi. Prima di tutto – per il generale di corpo d'armata Vjačeslav Tichomirov e il colonnello Vitalij Benčarskij. Questo lavoro in qualche modo giustifica la mia presenza là. Ma questa guerra non ha giustificazione. Maggiore 14.12.2009, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2009/139/02.html, (traduzione e note di Matteo Mazzoni) |
[1] Vozdušno-Desantnye Vojska (Truppe Scelte Aviotrasportate).
2 commenti:
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