La propria gente non si abbandona [1] |
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Iniziamo una nuova rubrica: “Gli amici del premier”. Nella prima parte dell'inchiesta – i fratelli Arkadij e Boris Rotenberg o “cosa lega il tatami alla Gazprom”
Parte 1: i fratelli Arkadij e Boris Rotenberg e la Gazprom In Russia c'è uno strato di uomini d'affari che non teme le barriere burocratiche e sprezza i rischi politici. Le loro proprietà sono assolutamente tutelate e i loro interessi sono messi sullo stesso piano di quelli dello stato. Sono intoccabili. Davanti a loro sono aperte le porte delle compagnie di stato. E quasi ogni imprenditore della lista russa di Forbes propone loro con gioia una quota del proprio business. Si tratta di ex compagni di servizio, buoni vicini, amici o semplicemente vecchi conoscenti del premier russo Vladimir Putin. Gli esperti ritengono che negli anni del suo mandato il gruppo di questi compagni abbia costituito una classe particolare. Il direttore dell'Istituto per i problemi della globalizzazione Michail Deljagin ha avuto il coraggio di far notare che “amico del premier” è una particolare carica statale. La “Novaja gazeta” inizia il monitoraggio degli affari degli amici di Putin. Esaminiamo l'attività dei fratelli Arkadij e Boris Rotenberg. «Газпром» через бедро Arkadij e Boris Rotenberg sono i principali proprietari delle banca “Severnyj Morskoj Put'” [2] (SMP-bank). Lo sparring partner di Vladimir Putin nel judo, il presidente dell consiglio superiore dell'Unione Nazionale Judo Arkadij Rotenberg è il fondatore e il capo del club di judo “Javara-Neva” [3] di Piter [4], di cui Putin è presidente onorario. Un altro fondatore del club è stato un altro conoscente del premier russo, Gennadij Timčenko, al momento presente grande trader di petrolio (comproprietario della Gunvor, parte della holding Clearwater). Insieme e separatamente Arkadij e Boris Rotenberg hanno fondato alcune organizzazioni non commerciali, club e fondazioni a sostegno del judo e del sambo [5] (la Società interregionale per il sostegno allo sviluppo del sambo e del judo, il fondo non commerciale “Fan club Javara-Neva”, la Società per il sostegno allo sviluppo degli sport di lotta individuali “Patria”, il club per bambini e ragazzi “Javara-M”, la “Scuola di Judo”). La dedizione allo sport in una buona compagnia non può non essere tenuta di conto. Nel 2008 i proprietari del “Novorossijskij morskoj torgovyj port” [6] (NMTP) hanno venduto il 10% del porto a strutture controllate da Arkadij Rotenberg. Nello stesso anno la Gazprom ha venduto alle strutture di Rotenberg cinque compagnie di costruzioni. La “Novaja gazeta” ha chiarito che le ditte controllate del fratello di Arkadij Rotenberg, Boris, possedevano quote nelle strutture intermedie legate alla fornitura di tubature e apparecchiature per le imprese “figlie” della Gazprom. E l'ex direttore generale di una di queste strutture è entrato nel consiglio di amministrazione della Gazprom. L'intermediario n. 1 Boris Rotneberg si è messo in luce come fondatore di due ditte moscovite poco note, Baza-Torg [7] e Postavka [8], che sono state registrate nel 2003 allo stesso indirizzo nel viale Kolomenskij [9] e avevano un telefono comune, che ora tace. La tranquilla e insignificante “Baza-Torg”, secondo il database dello SKRIN [10], risulta essere fondatrice della compagnia Gaztaged (da essa controllata al 25%). Nel 2003 a capo della Gaztaged c'era Jaroslav Golko, che in quello stesso anno si è trasferito alla Gazprom – è diventato vice capo dell'amministrazione della contabilità, dell'analisi e della politica corporativa del dipartimento per la gestione delle proprietà. Nel 2005 Golko è salito fino al grado di primo vice capo del dipartimento per gli investimenti e le costruzioni della Gazprom, nel 2006 era a capo di questo dipartimento e all'inizio del 2007 è entrato a far parte del consiglio di amministrazione della Gazprom. Per coincidenza, già nel 2008 la Gazprom ha venduto alle strutture di Arkadij Rotenberg cinque compagnie di costruzioni, tra cui commissionarie della Gazprom e produttrici di apparecchiature (Volgogaz [11], Lenspecstojgaz [12], Specgazremstroj [13], Volgogradneftemaš [14] e Krasnodargazstroj [15]. Il rappresentante della Gazprom Sergej Kuprijanov ha comunicato alla “Novaja gazeta” che queste attività sono stati venduti dalla Gazprom a un'asta aperta, che alla trattativa avrebbe potuto prender parte chiunque volesse e che vincitrici dell'asta sono risultate le compagnie che hanno proposto il prezzo più alto. Inoltre, come ha comunicato Kuprijanov, il dipartimento per gli investimenti e le costruzioni non ha alcun rapporto con la vendita delle dette atività e il lavoro preparatorio per la sua realizzazione è stato portato avanti da un altro reparto – il dipartimento per l'amministrazione delle proprietà e dei rapporti corporativi. “Quando queste compagnie di costruzioni appartenevanno alla Gazprom, ci invitavano spessissimo a liberarci dai “fuori profilo”. Quando la Gazprom ha posto le compagnie in vendita, non si sono formate file di persone desiderose di acquistarle. E quando alla fine qualcuno ha comprato le attività, si pongono domande: “Perché la Gazprom ha fatto questo?” – si stupisce Kuprijanov. – La Gazprom ha adempiuto il compito che si era posta nell'ambito del proprio programma per la realizzazione delle attività fuori profilo. La Gazprom non aveva altri interessi”. Jaroslav Golko non ha commentato la situazione. Arkadij e Boris Rotenberg non hanno voluto spiegare, se Golko sia il loro uomo nel consiglio di amministrazione della Gazprom e se continuino ad avere rapporti di affari. Dopo che Jaroslav Golko ha lasciato la Gaztaged, la ditta non ha perso importanza. Secondo lo SKRIN fino allo scorso anno era controllata al 75% dalla Gaskomplektimpèks [16] – figlia al cento per cento della Gazprom, che riposnde della fornitura dei materiali e delle apparecchiature. La Gaztaged è co-fondatrice dell'Associazione dei produttori di tubature. In diverse epoche l'hanno presieduta Golko e il membro del consiglio di amministrazione della Gazprom Valerij Golubev – ex agente del KGB, noto perché nel lontano passato, quando era a capo dell'amministrazione del quartiere dell'isola Vasilevskij [17] di San Pietroburgo, assegnò a Vladimir Putin e alla sua famiglia un appartamento niente male. Tra i fondatori dell'associazione c'è anche il gruppo ČTPZ [18], la Compagnia metallurgica delle tubature (che rientra nel terzetto dei leader del mercato mondiale delle tubature), la Compagnia metallurgica unita e altre compagnie dedicate ai progetti della Gazprom. Ma nessuno di questi giganti ha fatto diventare presidente dell'associazione un uomo delle loro fila. Peraltro è diventato presidente il semplice direttore generale della Gaztaged Ivan Šabalov. Questi si è rifiutato di rispondere alle domande della “Novaja gazeta”. Nel 2005 il direttore degli studi corporativi della compagnia di investimenti britannica Hermitage Capital Management (che consultava il fondo Hermitage – azionista di minoranza della Gazprom) Vadim Klejner, che reclamava un posto nel consiglio di direzione della Gazprom, in un suo rapporto ha fatto il nome di alcuni intermediari che hanno goduto di incomprensibili preferenze da parte della Gazprom. Oltre alla Rosukrènergo [19] e al suo predecessore EuralTransGaz [20] (forniture di gas) in qualità di intermediario nelle operazioni con le tubature della Gazprom è stato fatto il nome della Gaztaged. Come ha amesso con la “Novaja gazeta” il rappresentante della Hermitage chi fosse dietro quella ditta l'hanno saputo solo da noi. La critica alla politica della Gazprom ha presto portato frutti. Nel novembre 2005 al direttore esecutivo della Hermitage William Browder hanno proibito l'ingresso in Russia. Il rappresentante della Gazprom la considera una coincidenza. Vladimir Putin, rispondendo alle domande dei giornalisti al riguardo, si è stretto nelle spalle e ha detto di non sapere perché sia successo questo. Putin si è espresso come a dire che a chi viola la legge l'ingresso è vietato, ma che gli investitori possono contare su un appoggio. La Hermitage Capital Management ha lavorato in Russia per circa 10 anni, Browder ha portato circa 4 miliardi di dollari di investimenti occidentali, ma questo non lo ha salvato. Dopo che a Browder è stato proibito l'ingresso nel paese, nel 2007 sono seguite perquisizioni alla Hermitage e un procedimento penale. E nel 2008 il ministero degli Interni ha messo sotto accusa Browder e la Hermitage ha chiuso il proprio ufficio russo. La scorsa settimana il Comitato per i diritti umani del Consiglio d'Europa ha presentato la prima versione del rapporto “Sull'utilizzo per motivazioni politiche e iniquo del sistema giudiziario nei paesi membri del Consiglio d'Europa”. Il rapporto è stato elaboraro dall'ex ministro della Giustizia tedesco. Nel documento si ricorda anche la storia russa con la Hermitage. La situazione è chiamata un esempio di “abuso motivato politicamente del sistema giudiziario penale”. Il mediatore n. 2 La ditta Postavka creata da Boris Rotenberg l'anno scorso si trovava in stato di liquidazione, ma per vivere anch'essa si è rivolta alla Gazprom. La ditta possedeva sui monti Altai la compagnia Sibgazimpèks [21] (al 25%), il restante 75% della compagnia era controllato da una “figlia” della Gazprom, la Gazkomplektimpèks. La Sibgazimpèks è stata liquidata nel 2007. Tuttavia fino alla scomparsa è riuscita a far capolino nei documenti giudiziari. Come minimo dal 2003 la Gazkomplektimpèks ha dato ordine alla Sibgazimpèks di concludere accordi per la fornitura di apparecchiature con le imprese “figlie” della Gazprom. Le “figlie” della Gazprom hanno pagato di tasca propria l'intermediario per i suoi servizi. Casualmente questo fatto è emerso lontano da Mosca – in una causa giudiziaria tra la Urengojgazprom [22] e le “Ferrovie Russe” nel 2005 году. Durante il trasporto sui binari parte del carico era andato perduto. In qualità di terzo interessato fu convocata la Gazkomplektimpèks. Nel corso del procedimento della Corte arbitrale federale del distretto degli Urali furono scoperti alcuni dettagli, in particolare il fatto che la Gazkomplektimpèks aveva siglato un accordo con la Sibgazimpèks, che forniva apparecchiature anche alla Urengojgazprom. Un altro fatto stupefacente fu scoperto dall'Ispettorato interregionale del Servizio fiscale federale per i grandi contribuenti n. 2, che fece causa senza successo alla “figlia” della Gazprom Gazkomplektimpèks negli anni 2006-2007. Gli ispettori del fisco tentarono di accusare gli uomini della Gazprom di violazioni fiscali e persero i processi, ma nelle carte, di nuovo nel corso del procedimento, registrarono in particolare che il vice capo del dipartimento delle apparecchiature petrolchimiche, degli impianti di tubature e della costruzione di macchinari della Gazkomplektimpèks era allo stesso tempo un collaboratore della Sibgazimpèks. Alla Gazprom finora non hanno risposto alle domande della “Novaja gazeta” riguardo alle somme e alle quantità di contratti siglati con le ditte Gaztaged e Sibgazimpèks e non hanno potuto spiegare perché una “figlia” della Gazprom avesse bisogno di due intermediari partecipati al 25% dalle strutture di Boris Rotenberg. Il rappresentante della Gazprom Sergej Kuprijanov ha fatto notare solo che oggi la Gazprom compie la stragrande maggioranza degli acquisti, anche di tubature, sulla base di concorsi. Boris Rotenberg, a cui abbiamo poste delle domande una settimana fa, non si affretta a dare spiegazioni. Una piena sintesi La “Novaja gazeta” ha chiarito che le ditte create da Arkadij Rotenberg erano vicine alle compagnie del Gruppo multi-profilo Sintez [23], fondato da Leonid Lebedev (al momento presente senatore russo). Il gruppo si occupa di ricerca e di estrazione di petrolio e gas, di energia e di sviluppo tecnologico. Le sue imprese conducono lavori di ricerca e di sondaggio in due settori gas-petroliferi della piattaforma del Mare di Barents, sfruttano il giacimento Varyngskoe nel circondario di Chantia-Mansia [24] e sono intenzionati a lavorare in Libia, Angola, Siria, Egitto e Indonesia. Fa parte del gruppo “Kores invest”, possiede il 45,35% della compagnia energetica russa TGK-2 [25] – la più grande compagnia termo-energetica del nord della Russia. Secondo i dati dell'archivio della camera per le registrazioni di Mosca, nel 2000 Arkadij Rotenberg insieme a Sergej Zivenko (vedi dossier della “Novaja gazeta” – “Alcool” ) figurava come fondatore della ditta Zirot [26]. In seguito ne è diventata proprietaria la Tiger River Shipping Company Limited cipriota. Chi sia dietro questa struttura, non è dato di scoprire. Il direttore generale della Zirot Oleg Minuškin in un altro momento è stato a capo della ditta “Rotna” (pure creata da Arkadij Rotneberg) e della Sintezneftegas [27], che fa parte del Gruppo Sintez. La Sintezneftegas e la ditta Rotna ebbero in passato un amministratore comune, Natal'ja Skarlygina. In seguito amministratore della Sintezneftegas è diventata la Doublebay Properties Limited delle Isole Vergini Britanniche. I suoi beneficiari finali sono sconosciuti. Nel 2008 la Zirot si trovava all'indirizzo del Gruppo Sintez in via Malaja Nikitskaja [28] 29 nell'edificio 1. La ditta si è trasferita in un altro ufficio solo una settimana fa. Insieme ad alcune imprese del gruppo figurava come amministratrice o azionista di diverse compagnie. Così insieme alla “Nižnevartovskij kapital'nyj remont skvažin” [29] (NKRS), che faceva parte del gruppo Sintez fino al 2008, la Zirot risultava amministratore della Sibir'transservis [30]. Nel 2004 alla Zirot apparteneva il 40% della compagnia, nel 2009 la sua quota è scesa all'1%. Nel 2008 insieme alla NKRS la Sibir'transservis è stata venduta al gruppo Integra per 54 milioni di dollari. Secondo il rapporto della Spa GiPor [31] (Complesso industriale del gesso di Poreckoe [32]) per il 4° trimestre dello scorso anno, la Zirot possedeva il 6,99% del capitale fisso della società. Altre ditte con sede all'indirizzo del Gruppo Sintez possedevano complessivamente il 52,28% del complesso industriale. Nel maggio 2009 gli esecutori giudiziari hanno bloccato le proprietà della GiPor, motivando ciò con il fatto che dall'autunno dello scorso anno l'impresa doveva ai propri lavoratori 5 milioni di rubli [33]. La GiPor è stata posta sotto osservazione. La Negusneft', che fa parte del Gruppo Sintez, era amministratrice insieme alla Zirot della “Camera giuridica intersettoriale”. La Camera possiede una quota della Spa “Promyšlennye Investicii” [34]. Questa compagnia si occupa di consulenza finanziaria e di attrazione di investimenti e dichiara che i suoi collaboratori hanno preso parte alla realizzazione di progetti nel settore gas-petrolifero per l'ammontare di oltre un miliardo di dollari. La “Promyšlennye Investicii” possiede metà della Arktikšel'fneftegaz [35], che fa pure parte della Sintez. L'altra metà appartiene allo stato. La Zirot era pure comproprietaria della ditta “Sintez Petrol-AZS” [36], che controlla alcune stazioni di servizio nella regione di Mosca. Amministratore della ditta era Vladimir Lebedev e l'impresa faceva parte del gruppo Sintezneftegas. Il rappresentante del gruppo Sintez Aleksandr Levin ha comunicato laconicamente alla “Novaja gazeta” che il gruppo non è affiliato ad alcuna struttura del signor Rotenberg. Il senatore Leonid Lebedev non ha chiarito questa questione. E di nuovo il gas La ditta moscovita Rotna, fondata da Arkadij Rotenberg nel 2000 è esistita fino al 2006 ed è stata liquidata. Secondo i dati dello SKRIN, la ditta si occupava di commercio di generi alimentari. Ma l'ex direttore generale della Rotna Andrej Smirnov, con cui siamo riusciti a entrare in contatto, ha raccontato alla “Novaja gazeta” che la ditta commerciava gas. Alla domanda su ciò di cui si occupava la Rotna quando era in vita, Smirnov ha risposto, che erano “piccole forniture di gas”, ma che la ditta lavorava con la Gazprom, preferiva i piccoli trader di gas russi. Richiamare il direttore generale alla sincerità e ottenere da lui con chi davvero la Rotna avesse fatto accordi per il gas non ci è riuscito. Questi ha detto che non ricorda i dettagli per i tanti anni che sono passati. Prima della propria fine, la Rotna è riuscita a creare la ditta Neft'prominvest [37], che commercia carburanti e in seguito è passata al cento per cento alla “Nadilo Commercial Limited” cipriota. Alcune compagnie, in precedenza appartenenti direttamente a Rotenberg, sono pure finite sotto il controllo di ditte offshore non trasparenti. Gli ampi legami di affari degli amici di Vladimir Putin sono chiari. Non di rado essi sono presi come garanti di successo e come sorta di polizze di assicurazione nelle condizioni di imprevedibilità delle attività in Russia. Considerando il peso specifico del premier, che ha piegato non solo tutte le branche del potere, ma anche i grandi imprenditori, per gli amici non è obbligatorio neanche avere a che fare con Putin. E' sufficiente il fatto stesso di conoscerlo perché il mondo degli affari dominato dalla sua presenza cessi di “dargli gli incubi” e gli permetta di svilupparsi nelle condizioni di massimo confort. Gli amici del premier sono la variante locale russa della garanzia di intangibilità della proprietà privata. Si capisce, questa garanzia non è eterna, costa cara e funziona solo se a quel business non aspirano amici ancora più prossimi. Dossier della “Novaja gazeta” Storia dei legami Leonid Lebedev nel 1998 era uno dei fondatori e dei capi dell'impresa sovietico-americana Sintez International e in seguito della Sintez Corporation russo-britannica, entrò nel consiglio direttivo della Spa “GiPor” (Complesso industriale del gesso di Poreck) e della Spa Chimprom [38] nella Repubblica di Ciuvascia. In passato fu legato agli imprenditori Aleksandr Žukov e Mark Garber (vedi “Novaja gazeta”, n. 63 del 2006). Žukov controlla il fondo britannico Glengary (Glengary Overseas Limited). Nel 2006 questo fondo, registrato nelle Isole Vergini Britanniche, ha accresciuto fino al 25,88% la propria quota della compagnia gas-petrolifera britannica JKX Oil&Gas, comproprietario della quale è Dmitrij Firtaš (Rosukrènergo). La “Novaja gazeta” ha chiarito che negli anni Novanta Žukov controllava la britannica Sintez UK Limited e anche la svizzera Sintez Holding, che nel 2001 sono state rinominate Transit e Transit Holding. Più tardi tra i direttori della compagnia è comparso l'avvocato svizzero Dmiitri de Faria, cugino dell'avvocato tedesco Alexander De Faria, che nel 1995 rappresentava il governo russo in Europa per le questioni della privatizzazione. Negli anni 1992-1994 nello studio legale moscovita di Alexander de Faria lavorava l'ex agente del KGB e futuro membro del consiglio di amministrazione della Gazprom, capo del suo ufficio legale, co-direttore della Rosukrènergo e conoscente di Dmitrij Medvedev Konstantin Čujčenko (al momento presente capo del dipartimento di controllo dell'amministrazione del presidente della Federazione Russa). E a metà degli anni Novanta come direttore della ditta tedesca di consulenza RFI, creata da Alexander de Faria, lavorava Sergej Šmatko – attuale ministro dell'Energia russo. Mark Garber in passato ha lavorato con Žukov e insieme a Lebedev risultava fondatore della “Corporazione Sintez”. Garber è il più vecchio partner della Fleming Family and Partners [39]. In precedcenza era rappresentante della Trade Concepts Limited, che insieme alla cooperativa Sintez ha creato la compagnia SK Oil Invest. A metà degli anni Novanta questa struttura è diventata erede della Sintez Corporation Limited nel contratto con la Rosvooruženie [40], secondo il quale la ditta otteneva il diritto di vendere petrolio estratto dall'Iran come pagamento per le apparecchiature militari russe. Nel 2001 Žukov fu arrestato nella sua villa in Italia. Ebbe un procedimento penale per commercio illegale di armi con Dmitrij Strešinskij [41], Mark Garber, Leonid Lebedev, Andrej Važnik [42], l'ex agente del KGB Anatolij Fedorenko e anche Evgenij Marčuk (ex ministro della difesa, primo ministro e capo dello SBU [43] dell'Ucraina). Nella fattispecie si trattava di fornitura di armi e munizioni a gruppi che combattevano in Jugoslavia. Nel marzo 2002 il tribunale italiano condannò Strešinskij con la condizionale e gli inflisse una pena pecuniaria. Nel gennaio 2004 lo stesso tribunale riconobbe Žukov, Lebedev, Garber, Fedroenko e Važnik innocente. Alcool Fondatore della Zirot insieme ad Arkadij Rotenberg era Sergej Zivenko. Da maggio 2000 a luglio 2002 Zivenko era a capo della FGUP [44] Rosspirtprom [45] e in seguito ha fondato il gruppo industriale-commerciale “Kristall” [46], che riunisce le sue imprese specializzate nella produzione di alcolici (le vodke “Beloe Zoloto” [47], “Oligarch” [48], “Gželka” [49], “Pšeničnaja” [50], “Ržanaja” [51]). Zivenko non ha risposto alle domande della “Novaja gazeta” su Rotenberg. Come ha comunicato il giornale “Vedomosti” [52], gli uomini di Rotenberg erano presenti al comando di quasi tutte le 11 fabbriche di alcolici, che la FGUP Rosspirtprom per decisione del governo deve consegnare alla VTB [53] per ripagare un debito di 5 miliardi di rubli [54]. Materiale preparato con l'aiuto del progetto SCOOP dell'associazione dei giornalisti investigativi danese (FUJ) Roman Šlejnov
28.06.2009, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2009/068/00.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
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[1] Gioco di parole intraducibile: svoich ne brosajut può significare “la propria gente non si abbandona”, ma anche “la propria gente non si manda al tappeto” (alludendo alla passione di Putin e dei suoi amici per il judo).
[2] “Via Marittima del Nord”.
[3] Javara è la trascrizione russa di yawara, assicella usata come arma in Giappone. La Neva è il fiume di San Pietroburgo.
[4] Nome colloquiale di San Pietroburgo.
[5] Arte marziale russa (il nome deriva dall'espressione SAMozaščita Bez Oružija, “autodifesa senza armi”).
[6] “Porto Marittimo Commerciale di Novorossijsk” sul Mar Nero.
[7] “Base-Commercio”.
[8] “Fornitura”.
[9] Nella parte meridionale di Mosa, abbastanza lontano dal centro.
[10] Sistema Kompleksnogo Raskrytija Informacij (Sistema di Fornitura Complessiva di Informazioni), sorta di registro delle imprese russe e delle loro attività.
[11] “Volga-gas”.
[12] “Lenin(?)-Speciali-Costruzioni-Gas”.
[13] “Speciali-Gas-Riparazioni-Costruzioni”.
[14] “Volgograd-Petrolio-Macchine”.
[15] “Krasnodar-Gas-Costruzioni”. Krasnodar è una città della Russia meridionale.
[16] “Gas-Complessi-Import-Export”.
[17] Isola della Neva, una delle zone più belle di San Pietroburgo.
[18] Čeljabinskij TruboProkatnyj Zavod (Fabbrica di Tubature di Čeljabinsk – città della Siberia occidentale).
[19] “Russia-Ucraina-Energia”.
[20] “Eural(?)-Trasporto-Gas”.
[21] “Siberia-Gas-Import-Export”.
[22] In pratica la filiale della Gazprom che occupa dell'estrazione di gas e petrolio dal giacimento di Urengoj, nella Siberia nord-occidentale.
[23] “Sintesi”.
[24] Territorio della Siberia centrale.
[25] Territorial'naja Generirujuščaja Kompanija (Compagnia Generatrice Territoriale).
[26] Secondo alcune fonti è un termine del misticismo sufi che indica il “tesoro” spirituale...
[27] “Sintesi-Petrolio-Gas”.
[28] Via del centro di Mosca.
[29] “Riparazione Completa di Trivellazioni di Nižnevartovsk”. Nižnevartovsk si trova nel circondario di Chantia-Mansia.
[30] “Siberia-Trasporto-Servizi”.
[31] “Gesso-Poreckoe”.
[32] Villaggio della Repubblica di Ciuvascia, nella parte centro-orientale della Russia europea.
[33] Oltre 114.000 euro.
[34] “Investimenti industriali”.
[35] “Artico-Piattaforma-Petrolio-Gas”.
[36] AZS sta per Avtomobil'nye Zapravočnye Stancii (Stazioni di Servizio Automobilistiche).
[37] “Petrolio-Industria-Investimenti”.
[38] “Chimica-Industria”.
[39] Grande finanziaria londinese.
[40] “Russia-Armamenti” (impresa di stato che si occupa degli armamenti).
[41] Faccendiere ucraino.
[42] “Imprenditore” ucraino.
[43] Služba Bezpeki Ukraïny (Servizio di Sicurezza dell'Ucraina), il principale servizio segreto ucraino.
[44] Federal'noe Gosudarstvennoe Unitarnoe Predprijatie (Impresa Federale Statale Unitaria).
[45] “Russia-Alcolici-Industria”.
[46] “Cristallo”.
[47] “Oro bianco”.
[48] “Oligarca”.
[49] Nome di un piccolo affluente della Moscova.
[50] “Di frumento”.
[51] “Di segale”.
[52] “Notizie” (giornale finanziario).
[53] Vnešnij Torgovyj Bank (Banca per il Commercio Estero).
[54] Circa 114 milioni di euro.
http://matteobloggato.blogspot.com/2009/07/putin-i-suoi-amici-e-i-loro-affari-i.html
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