100 giorni dall'abrogazione del regime di KTO [1] in Cecenia
| Ingushetia.org, 27.07.2009 06:34
Con l'arrivo del giorno di oggi, 26 luglio, sono passati esattamente 100 giorni dal momento della dichiarazione del 16 aprile sull'abrogazione del quasi decennale regime di operazione antiterroristica in Cecenia. Tuttavia invece della stabilizzazione della situazione nella repubblica si osserva la crescita del numero di atti terroristici, omicidi e sequestri di persona. A tale conclusione porta l'analisi comparativa delle cifre dei periodi di 100 giorni prima e dopo l'abrogazione della KTO basate sui riscontri dei dati di archivio di “Kavkazskij uzel” [2] e di fonti indipendenti.
Già quattro giorni dopo l'abrogazione della KTO, il 20 aprile, un regime analogo di KTO, ma già di carattere locale, è stato annunciato in due distretti della Cecenia – quello di Itum-Kale [3] e quello di Vedeno [4]. Altri 3 giorni dopo, il 23 aprile, zona di operazione antiterroristica sono diventati il distretto di Šatoj [5] e anche gli abitati di Seržen'-Jurt, Šali, Čiri-Jurt e Novye Atagi nel distretto di Šali [6]. Il 27 aprile è stata annunciato il compimento della KTO in questi centri abitati. Ma dal 16 maggio – dopo il grave atto terroristico compiuto il 15 maggio da un kamikaze a Groznyj – nella parte montuosa della Cecenia e nel territorio dell'Inguscezia confinante con esso sono iniziate massicce misure speciali contro i militanti con la partecipazione dei reparti delle strutture armate di entrambe le repubbliche e delle forze federali, che continuano fino al momento presente.
Del rafforzamento dell'attività delle forze armate dopo l'abrogazione della KTO testimonia la crescita del numero generale di misure speciali indirizzate alla localizzazione e alla neutralizzazione dei militanti. Così, 100 giorni dopo l'abrogazione della KTO in Cecenia sono stati registrati in generale non meno di 32 scontri e operazioni speciali, mentre nel periodo di 100 giorni prima dell'abrogazione della KTO di fatti del genere nella repubblica ne erano stati registrati 15.
Il numero di persone uccise dichiarate partecipanti all'attività di NVF [7] nei 100 giorni dal momento dell'abrogazione della KTO è cresciuto più di 5 volte ed è aumentato in modo significativo il numero di tali persone ad essere state arrestate. Così, in 100 giorni dopo l'abrogazione del regime di KTO sono state uccise non meno di 54 persone dichiarate membri di NVF, ne sono state arrestate non meno di 38 e volontariamente (secondo i dati delle forze dell'ordine) si sono costituite come militanti non meno di 3 persone. Altre 22 persone sono state arrestate come fiancheggiatori di membri di formazioni armate illegali.
Per fare un paragone: nel periodo di 100 giorni prima dell'abrogazione della KTO nella repubblica erano state uccise 10 persone dichiarate membri di formazioni armate illegali, come minimo 34 di tali persone erano state arrestate, altre 7 si erano costituite. Avevano subito l'arresto non meno di 44 persone definite fiancheggiatori di militanti. Nonostante le misure intraprese, crescono enormemente anche le cifre dell'attività delle organizzazioni armate clandestine in Cecenia. Così, in 100 giorni dopo l'abrogazione del regime di KTO nella repubblica nel corso di scontri e sparatorie e anche in conseguenza di attacchi armati e atti terroristici sono morti non meno di 29 agenti delle strutture armate e hanno subito ferite non meno di 64, mentre nello stesso periodo prima dell'abrogazione della KTO erano morti, secondo i riscontri effettuati sui dati di archivio, 8 rappresentanti delle strutture armate e 18 avevano subito ferite.
E' cresciuta in modo significativo la quantità di esplosioni e di atti terroristici. Così, in 100 giorni dopo l'abrogazione della KTO da fonti indipendenti si è avuta notizia di non meno di 22 esplosioni e di un caso in cui si è riusciti a impedire un atto terroristico in cui si sarebbe utilizzato un ordigno esplosivo. Mentre nel periodo di 100 giorni prima dell'abrogazione del regime di KTO sono stati registrati 7 casi del genere e altri 4 casi in cui si era riusciti a impedire le esplosioni.
Il rafforzamento dell'attività delle strutture armate e quello dei reparti dei militanti, condizionati l'uno dall'altro, si accompagnano all'aumento del numero di casi di violazioni di diritti umani. Nella repubblica sono diventati più frequenti i sequestri di persona e gli omicidi di civili.
Della crescita del numero di tali casi parla in particolare la seguente statistica. Se nel periodo di 100 giorni prima dell'abrogazione della KTO era stato riferito complessivamente di 6 sequestri e 4 omicidi di abitanti della Cecenia (due persone uccise erano tra i sequestrati), nei 100 giorni dal momento dell'abrogazione del regime di KTO si è avuta notizia di non meno di 21 sequestri e 9 omicidi di civili (due dei quali rientrano anche nel numero dei precedentemente sequestrati).
Oltre a questo, si è avuta notizia che dal 17 aprile (primo giorno dopo l'abrogazione della KTO in Cecenia) nel complesso 13 civili hanno subito le conseguenze di atti terroristici, esplosioni e sparatorie. Nel periodo di 100 giorni prima dell'abrogazione della KTO questo indicatore riportava come minimo 8 persone uccise.
Di quanto enormemente cresca il numero dei fatti indicati sopra nel periodo successivo all'abrogazione del regime di KTO in Cecenia testimonia in particolare la statistica comparativa del periodo di 70 giorni dopo l'abrogazione della KTO e dei 30 giorni seguenti. E' notevole il fatto che, per quanto riguarda molti dei parametri elencati sopra, che indicano la tendenza di sviluppo della situazione nella repubblica, le cifre degli ultimi 30 giorni sono più o meno allo stesso livello (e in una serie di casi addirittura lo superano) di quelle dei 70 giorni precedenti (un periodo più di due volte superiore per durata). Così, se a 70 giorni dal momento dell'abrogazione della KTO il numero delle persone uccise dichiarate membri di NVF ammontava a non meno di 26, solo negli ultimi 30 giorni ammontava già a non meno di 28. Per sospetto fiancheggiamento di militanti nei primi 70 giorni dopo l'abrogazione della KTO sono state arrestate 12 persone – e ancora non meno di 10 nei 30 giorni seguenti.
Il numero degli omicidi di agenti delle strutture armate ammontava nei primi 70 giorni dopo l'abrogazione della KTO a 15 persone – e a 14 solo nei seguenti 30 giorni; il numero dei feriti tra gli agenti delle strutture armate ha raggiunto i 30 nei primi 70 giorni – e i 34 nei 30 giorni seguenti.
La quantità di sequestrati in Cecenia negli ultimi 30 giorni ammonta a non meno di 10 persone, mentre nei 70 giorni precedenti questo periodo si è avuta notizia nel complesso di 11 sequestrati.
Tra i sequestri di persona e gli omicidi compiuti in Cecenia dopo l'abrogazione della KTO quello che ha fatto più scalpore è stato il sequestro e l'omicidio seguito dopo qualche ora della nota attivista per i diritti umani e collaboratrice della sezione cecena del PC [8] di “Memorial”[9] Natal'ja Èstemirova. Uno dei casi di cui si occupava con una propria indagine Natal'ja Èstemirova era il sequestro avvenuto il 7 luglio nel distretto di Kurčaloj [10] in Cecenia degli Al'bekov padre e figlio. Secondo i racconti dei testimoni oculari, i sequestratori avrebbero poi giustiziato pubblicamente il padre, accusato di fiancheggiamento dei militanti. Il giorno prima della propria morte per mano dei sequestratori Natal'ja Èstemirova, in un'intervista telefonica a un corrispondente di “Kavkazskij uzel” promise di dare maggiori informazioni su questo caso, ma non è riuscita a farlo.
In precedenza in un'intervista a “Kavkazskij uzel” Èstemirova raccontò anche che dopo l'abrogazione del regime di operazione antiterroristica in Cecenia il numero di abitanti della repubblica sequestrati era già nell'ordine delle decine e il fatto che gli agenti delle strutture armate negli ultimi tempi riportassero sempre più spesso di georgiani, azeri e ucraini uccisi in Cecenia faceva sorgere negli attivisti per i diritti umani il timore che questi fossero abitanti della repubblica scomparsi.
Dopo che la Cecenia ha cessato di essere zona di operazione antiterroristica, le azioni delle autorità cecene non hanno avuto grande successo, fa notare il Centro per la difesa dei diritti umani di “Memorial”. Così, a quanto osservano gli attivisti per i diritti umani, da parte delle forze dell'ordine si è rafforzata la pressione sui giovani e questo ha sortito l'effetto opposto a quello della “lotta al terrorismo” – i giovani in risposta alla violenza degli agenti delle strutture armate “si danno alla macchia”, riempiendo le fila dei militanti.
Il capo dello FSB [11] Aleksandr Bortnikov all'inizio di giugno ha rassicurato il presidente russo Dmitrij Medvedev che la situazione in Cecenia dopo l'abrogazione del regime di operazione antiterroristica è sotto controllo. Tuttavia molti abitanti di quei luoghi non la pensano così. “Ci era sembrato che l'abrogazione dell'operazione antiterroristica fosse un altro passo verso la normalizzazione della situazione nella repubblica, ma quello che osserviamo ora pare tutto il contrario”, – hanno raccontato agli attivisti per i diritti umani gli abitanti del villaggio di Šalaži [12], da cui negli ultimi sei mesi sono partite per “darsi alla macchia” non meno di otto persone.
Ancora prima della conclusione della KTO in Cecenia gli attivisti per i diritti umani parlavano del fatto che il regime speciale nella repubblica sarebbe stato abrogato non perché il terrorismo era stato battuto, ma perché si devono “disseminare” gli sforzi nelle regioni vicine, in particolare in Daghestan e in Inguscezia, che è diventata il nuovo “punto caldo” del Caucaso del Nord.
“Kavkazskij uzel” continua a seguire la situazione che si è creata nella Repubblica Cecena dopo l'abrogazione del quasi decennale regime di KTO e porta avanti la cronaca di omicidi, atti terroristici e sequestri di persona che avvengono nella repubblica. |
[1] KontrTerrorističeskaja Operacija (Operazione AntiTerroristica).
[2] “Nodo del Caucaso”, sito indipendente sulla situazione del Caucaso.
[3] Villaggio della Cecenia meridionale.
[4] Villaggio della Cecenia sud-orientale.
[5] Villaggio della Cecenia meridionale.
[6] Villaggio della Cecenia centrale.
[7] Nezakonnye Vooružënnye Formirovanija (Formazioni Armate Illegali). Notare che l'autore dell'articolo dice abbastanza chiaramente che prima si uccide e poi si dichiara che gli uccisi erano terroristi...
[8] Pravozaščitnyj Centr (Centro per la Difesa dei Diritti Umani).
[9] “Memoriale”, associazione nata per difendere la memoria delle vittime delle repressioni sovietiche e attiva nella difesa dei diritti umani nella Russia post-sovietica.
[10] Villaggio della Cecenia centrale.
[11] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), l'erede del KGB.
[12] Nella Cecenia centro-meridionale.
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