I terroristi fiaccati dal sole [1]
Alla vigilia dell'Olimpiade nel territorio di Krasnodar [2] vanno avanti le esercitazioni antiterroristiche. Secondo gli orientamenti, i guerriglieri dovrebbero scherzare continuamente, parlare della jihad e chiedere ai primi che incontrano di portare ordigni esplosivi nei grandi impianti.
Tutto novembre nel Kuban' [3] va avanti sotto il segno delle esercitazioni antiterroristiche, sull'inizio delle quali "Kavkazskaja politika" ha già scritto. Sugli arresti di reali guerriglieri nel corso di esse non si sa niente. Ma tutta la delizia delle ispezioni accurate ad ogni posto di blocco l'hanno provata su di se decine di migliaia di abitanti di Krasnodar e di ospiti della regione.
Qualche settimana fa tornavo a Krasnodar in autobus da Rostov sul Don [4]. Ad ogni stazione degli autobus e anche qualche altra volta tra queste insieme ai cosacchi passavano nell'abitacolo persone in borghese, che, non si capisce su quali basi, chiedevano che gli si presentasse il passaporto [5]. Di presentarsi e tanto più di presentare un qualsiasi documento si rifiutavano, si comportavano in modo estremamente grossolano.
Tra i passeggeri c'era un ragazzo di Stavropol' in tuta mimetica e maglietta a strisce da marinaio. Preciserò – di aspetto slavo e con il passaporto. Così ad ogni fermata lo portavano a "passare per la base". E ogni volta l'autobus aspettava forzatamente il passeggero sospetto per 10-15 minuti. Prima dell'ennesimo posto di blocco il vicino gli ha proposto di indossare il suo giubbotto per non aspettare di nuovo che lo "passassero".
Sono stato di recente nel territorio dell'Adighezia, vicino al territorio di Krasnodar. Il controllo totale là non c'è. Neanche le pattuglie cosacche. Forse tutte le esercitazioni sono state inventate per giustificare il servizio senza scopo alle stazioni dei cosacchi di Tkačëv [6]?
Ora, ha raccontato un conoscente tornato da qualche giorno da un viaggio del genere nel Kuban', il passaporto lo fotografano pure.
Oltre ai controlli sugli autobus fermano le automobili. Di regola, le Priora [7] e altri modelli della VAZ – con questi vanno più spesso per l'appunto nelle repubbliche caucasiche.
Controllano con tutta accuratezza le macchine che sembrano sospette – abitacolo, documenti dei passeggeri, bagagliaio. Per questo in tutti i posti di blocco da Krasnodar a Soči, si lamentano su Internet i guidatori, si formano ingorghi chilometrici. Nella regione di Rostov e in Adighezia che sono vicine tali controlli per qualche motivo non li incontri.
Tra l'altro nelle stazioni ferroviarie, nonostante le pattuglie rafforzate di polizia e cosacchi, non controllano così accuratamente. E praticamente ogni abitante della capitale del Kuban' sa come andare alla "Krasnodar-1" aggirando l'ingresso centrale e i metal detector. In più praticamente tutti i guidatori prendono liberamente passeggeri senza biglietto all'uscita dalla stazione degli autobus e si accordano per portare borse da una città all'altra. Cosicché, se vuole, un terrorista può tranquillamente inviare una bomba su un autobus senza neanche prenderlo.
Dal 10 novembre nella stessa Soči olimpica va avanti un distinto programma antiterroristico. Sui mezzi di informazione di massa sono finiti l'"Orientamento nell'ambito delle esercitazioni "Olimpiade-2014"" e il promemoria elaborato dal Ministero degli Interni, che è stato incollato sui cartelloni pubblicitari in tutta la città.
Secondo l'orientamento, nel centro di villeggiatura è penetrato un "gruppo di istruzione di sabotaggio e terrorismo". Di questo fanno parte giovani uomini e donne che possono presentare passaporti con la registrazione a Mosca, distintivi della polizia e dello MČS [8], come pure badge da giornalisti e documenti di organizzazioni sociali. I "terroristi" dovrebbero portare abiti di colore militare (ecco perché trattenevano il mio sfortunato compagno di viaggio!) esclusivamente delle ditte Columbia e Bask, come pure gli zaini professionali Salewa.
Gli attivisti civili del Kuban' si sono già scontrati con il fatto che secondo questo orientamento arrestano giornalisti e rappresentanti delle organizzazioni sociali. Così sulla strada da Majkop [9] a Soči la polizia la polizia ha fermato tre volte i giornalisti del canale televisivo norvegese "TV 2" Øystein Bogen e Aage Aunes e all'aeroporto di Krasnodar per qualche ora è stato trattenuto e perquisito senza spiegazione dei motivi il vice-coordinatore della "Guardia Ecologica del Caucaso del Nord" Dmitrij Ševčenko.
Ancor più divertente appare il promemoria che la vigilante polizia ha diffuso tra i capi delle sezioni di polizia, i presidenti dei TOS [10] e i comuni abitanti di Soči. Il documento elaborato nelle viscere del Ministero degli Interni è degno di essere incluso nel programma del comico Zadornov come la barzelletta sui funzionari russi capaci di sostituire decine di terroristi. Riportiamo integralmente il testo del promemoria:
"I presunti terroristi, apertamente e senza imbarazzo o con domande suggestive, si interesseranno di:
1. Dove si trovano oggetti di vitale importanza: la stazione, il canale d'acqua, il panificio industriale, il centro di refrigerazione di alimenti, la macelleria industriale, ecc., come pure scuole, asili, centri di villeggiatura. Se in questi lavorano conoscenti o familiari e se con il loro aiuto si possono portare sostanze esplosive in queste imprese e organizzazioni.
2. Interessarsi a dove si trovano i negozi di casalinghi in cui si vende nitrato di ammonio o zolfo.
3. Dialogare scherzosamente tra loro perché le persone intorno sentano e al contempo vantarsi che qualcuno di loro ha preparato una bomba, un ordigno esplosivo o un pacchetto esplosivo.
4. Portare ostentatamente una borsa, un pacchetto, una scatola, una valigia, ecc., da cui possono uscire dei cavi.
5. Possono anche parlare della jihad, della guerra santa, degli infedeli, del wahhabismo.
Di tutti i casi suelencati riferire immediatamente al telefono cellulare del primo incaricato distrettuale di polizia, il maggiore Roman Dezigur'jan.
Se si sia riusciti ad arrestare tali allegri guerriglieri finora non è noto. Lo UVD [11] di Soči, l'ufficio stampa del comando centrale del Kuban' e la direzione regionale dello FSB [12] si rifiutano di fare commenti operativi sulle esercitazioni.
Su Internet è comparsa anche la notizia di controlli e arresti davanti alla moschea di Majkop. Il fatto è che nel territorio di Krasnodar, dove vivono oltre 450 mila musulmani che compiono regolarmente i riti, ci sono in tutto cinque moschee attive (in Adighezia su 150 mila credenti 42 moschee).
Tenendo conto che il Kuban' attira decine di migliaia di immigrati dai paesi musulmani dell'Asia Centrale e dalle repubbliche caucasiche, gli edifici di culto sono estremamente carenti. Perciò alcuni musulmani il venerdì giungono nella vicina Majkop (due-tre ora di viaggio da Krasnodar). Ma, come ha assicurato a "Kavkazskaja politika" il muftì dell'Adighezia e del territorio di Krasnodar Askarbij Kardanov, davanti alla moschea non viene compiuta alcuna "ripulitura"[13]. "E non abbiamo problemi con gli organi di potere e con la polizia. E' stato siglato un accordo di collaborazione con il Ministero degli Interni sia nella repubblica, sia nel territorio, interagiamo, collaboriamo" – ha sottolineato il muftì.
Io stesso venerdì 22 novembre sono andato alla preghiera giornaliera alla moschea principale di Majkop. Furgoni cellulari, agenti dell'OMON [14] con i cani o altri segni di un'operazione in preparazione non si vedevano né vicino alla moschea, né davanti alla filarmonica di fronte. Neanche di persone in preghiera ce n'erano molte. Era un giorno comune in una piccola cittadina provinciale, dove perfino nelle vie centrali ci sono più piccole case private che condomini a più piani.
Nessuno dubita che lo FSB e la polizia alle porte dell'Olimpiade conducano una preparazione seria e fondata. E' solo che tali "iniziative" degli organi, forse, non portano altro che irritazione agli abitanti del posto. A Soči comunque bisogna cercare di giorno con la lanterna una persona che gioisca sinceramente dei Giochi-2014 che si avvicinano. Metti anche i terroristi scherzosi…
Andrej Košik, "Kavkazskaja politika", http://kavpolit.com/utomlennye-solncem-terroristy/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] "Fiaccati dal sole" è il titolo originale del film "Sole ingannatore" di Nikita Sergeevič Michalkov.
[2] Città della Russia meridionale.
[3] Regione della Russia meridionale attraversata dal fiume omonimo. Di fatto si usa come sinonimo di "territorio di Krasnodar".
[4] Città della Russia meridionale.
[5] In Russia il passaporto è l'unico documento di identità.
[6] Aleksandr Nikolaevič Tkačëv, governatore del territorio di Krasnodar.
[7] Modello della Lada (detta in seguito alla russa VAZ – Volžskij Avtomobil'nyj Zavod, "Fabbrica di Automobili del Volga") non esportato.
[8] Ministerstvo Črezyčajnych Položenij (Ministero delle Situazioni di Emergenza).
[9] Capitale dell'Adighezia.
[10] Territorial'nye Obščestvennye Samoupravlenija (Amministrazioni Sociali Territoriali).
[11] Upravlenie Vnutrennich Del (Direzione degli Affari Interni), cioè la sede della polizia.
[12] Federal'naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto.
[13] Così vengono chiamate le operazioni repressive della polizia nel Caucaso del Nord.
[14] Otrjad Milicii Osobogo Naznačenija (Reparto di Polizia con Compiti Speciali), sorta di Celere russa, nota per la sua brutalità.
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