A Soči
gli analisti di "Human Rights Watch" hanno registrato
violazioni dei diritti umani nel corso della preparazione alle
Olimpiadi
21 aprile
2012,09.37
I rappresentanti di "Human Rights Watch"
hanno segnalato violazioni dei diritti umani dei lavoratori immigrati
che vengono commesse a Soči
nella preparazione alle Olimpiadi. Sono state segnalate anche
violazioni legate al sistema di espropri e di trasferimenti di
persone per la costruzione di impianti e infrastrutture olimpici,
casi di violazioni della libertà di parola e pressioni su
giornalisti e attivisti civici.
La situazione dei diritti umani a Soči legata alla preparazione ai Giochi Olimpici nel corso della settimana è stata analizzata dalla prima analista per l'Europa e l'Asia Centrale dell'organizzazione internazionale per la difesa dei diritti umani "Human Rights Watch" Jane Buchanan insieme alla collega di Mosca Julija Gorbunova.
Jane Buchanan ha raccontato al corrispondente di "Kavkazskij uzel" che questa sua visita a Soči non è la prima – visita la città già da tre anni, continuando a studiare la situazione dei diritti dei lavoratori immigrati e delle persone trasferite, della limitazione della libertà di parola e della pressione sugli attivisti civici.
"Il nostro lavoro è costituito da interviste
alle vittime e sulla base di queste interviste scriviamo rapporti in
cui enunciamo la situazione e segnaliamo le violazioni. Sulla base di
questo governi, corporazioni e altri devono reagire" – dice
l'analista Jane Buchanan.
Con gli attivisti per i diritti umani si sono
incontrati i lavoratori immigrati che lavorano alla costruzione di
impianti olimpici. "Otto persone sono arrivate dal Tagikistan e
dall'Uzbekistan. Qui si sono trovati un lavoro e si sono scontrati
con situazioni molto complesse", – ha raccontato Jane
Buchanan.
Uno di loro ha raccontato che per tre mesi a lui e
alla sua brigata non hanno pagato lo stipendio, anche se fornivano
alloggio e cibo. Hanno dato solo 100-200 rubli [1]
per le sigarette e per telefonare. Di conseguenza ha lasciato questo
lavoro senza ricevere alcuno stipendio.
"Questi ha raccontato anche che il datore di
lavoro gli prese il passaporto per due mesi perché non potesse
andarsene da nessuna parte [2]
– questo è considerato lavoro forzato (schiavitù). Questa persona
si trova in una situazione senza uscita e questa è una violazione
molto seria", – ha dichiarato Buchanan.
Buchanan ritiene che la legislazione in Russia sia abbastanza sviluppata e che siano previsti diritti corrispondenti alle richieste internazionali, perciò il governo è obbligato a superare queste violazioni, cioè fare di tutto perché non si verifichino. Buchanan indirizza anche l'attenzione degli stessi lavoratori immigrati sull'indispensabilità di lottare per i propri diritti.
Buchanan ritiene che la legislazione in Russia sia abbastanza sviluppata e che siano previsti diritti corrispondenti alle richieste internazionali, perciò il governo è obbligato a superare queste violazioni, cioè fare di tutto perché non si verifichino. Buchanan indirizza anche l'attenzione degli stessi lavoratori immigrati sull'indispensabilità di lottare per i propri diritti.
"Vogliamo molto che gli stessi lavoratori, quando si scontrano con dei problemi, si rivolgano per avere aiuto alle organizzazioni sociali, alla procura o all'ispettorato del lavoro perché ci sia attenzione e queste violazioni siano indagate più spesso. E' molto importante il ruolo della società civile perché in presenza di tali violazioni gli attivisti agiscano e si rivolgano anche da qualche parte per avere informazioni su violazioni", – ha dichiarato Buchanan.
Oltre all'inosservanza dei diritti dei lavoratori immigrati gli analisti di "Human Rights Watch" hanno registrato violazioni legate al sistema di espropri e di trasferimenti di persone per la costruzione di impianti olimpici e infrastrutture, casi di violazione della libertà di parola, pressioni su giornalisti e attivisti civici.
"Le persone trasferite avrebbero dovuto ricevere
un normale risarcimento o un'abitazione corrispondente, ma non in
tutti i casi è stata ricevuto un risarcimento che corrisponde al
prezzo reale dell'immobile oppure le persone sono state trasferite in
abitazioni in condizioni sfavorevoli.
Giornalisti e direttori di
mezzi di comunicazione di massa hanno ricevuto minacce, il cui scopo
era cancellare gli articoli o cambiarli in modo tale che non fossero
di acuta critica. Si verificano casi in cui un giornalista vuole
capire la situazione da vari punti di vista, ma le alte personalità
non rispondono alle domande e non esprimono una posizione, perciò
per giornalista è difficile scrivere o parlare di questo tema come
richiede il giornalismo", – ha chiarito Jane Buchanan.
Durante questo viaggio le attiviste per i diritti
umani non si sono incontrate con i rappresentanti degli organi di
potere o delle compagnie che portano avanti la costruzione degli
impianti olimpici, ma hanno raccolto materiali per elaborare e
presentargli in seguito raccomandazioni per migliorare la situazione
nella Soči
olimpica.
Ricordiamo che in precedenza nel corso del monitoraggio di Human Rights Watch a Soči legato alla preparazione alle Olimpiadi invernali del 2014 furono evidenziati due problemi, la cui soluzione operativa potrebbe essere, secondo gli attivisti per i diritti umani, escludere serie violazioni: la mancanza di trasparenza negli espropri di immobili per costruire impianti olimpici e le condizioni in cui lavorano i costruttori.
"Human Rights Watch" ha dichiarato che i partecipanti al Congresso Olimpico devono elaborare un meccanismo continuo di valutazione della situazione dei diritti umani nel paese ospite prima, durante e dopo lo svolgimento dei Giochi Olimpici.
Come ha già comunicato "Kavkazskij uzel", contro il programma di preparazione di Soči alle Olimpiadi fin dall'inizio interviene una serie di organizzazioni ecologiste, sociali e politiche, facendo dichiarazioni su una catastrofe ecologica e sulle inevitabili liti tra il potere e la popolazione della città.
Nota della redazione: vedi anche le notizie "Gli abitanti di Soči dichiarano di rifiutare la formalizzazione da parte delle autorità degli appezzamenti di terreno che gli appartengono", "A Soči dopo una serie di picchetti è stato deciso di congelare la costruzione di un parcheggio sul territorio di un centro scolastico", "A Soči per macchinazioni con appezzamenti di terreno è stato condannato un gruppo di 13 persone".
Autore: Semën Simonov; fonte: corrispondente del "Kavkazskij uzel"
Note
[1]
Circa 2,5-5 euro.
[2]
In tutta la ex Unione Sovietica il passaporto è l'unico documento di
identità.
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