09 febbraio 2012

A proposito di prigionieri politici

11 persone della lista degli zeki [1] politici trasmessa al Cremlino hanno preso parte a fatti legati allo SKFO [2] e allo JuFO [3]

8 febbraio 2012, 20.09

Gli organizzatori della manifestazione "Per elezioni regolari" hanno trasmesso al capo del Consiglio presidenziale per i diritti umani Michail Fedotov una lista di 39 persone che ritengono condannate per motivi politici. Le accuse a sei persone della lista sono legate a fatti avvenuti nel Caucaso del Nord e nel Sud della Russia, quelle ad altri cinque ai disordini nella piazza del Maneggio [4] di Mosca nel dicembre 2010.

"Kavkazskij uzel" ha scritto che la risoluzione con la richiesta di liberare i prigionieri politici è stata approvata dai partecipanti all'azione dell'opposizione "Per elezioni regolari", svoltasi a Mosca in piazza Bolotnaja [5] il 4 febbraio.

Nella lista finale di prigionieri politici ci sono 39 cognomi. Due persone della lista sono anche prigionieri di coscienza, secondo l'organizzazione per la difesa dei diritti umani Amnesty International: sono Michail Chodorkovskij e Platon Lebedev [6], riferisce "Ėcho Moskvy" [7]. Nella lista figurano nomi di condannato accusati di crimini legati in un modo o in un altro ai fatti del Sud della Russia e del Caucaso del Nord.

In particolare nella lista figurano: l'ex ufficiale delle truppe interne del ministero degli Interni, combattente in Cecenia Sergej Arakčeev, i condannati per l'accusa di aver fatto saltare in aria il treno Groznyj-Mosca Michail Klevačëv e Vladimir Vlasov, il condannato per l'attacco a Budënnovsk [8] Igor' Sokolov (nato Idobaev), i nativi della Cecenia accusati di terrorismo Zara Murtazalieva e Lors Chamiev e anche persone che figurano nel procedimento penale per i disordini nella piazza del Maneggio – Igor' Berezjuk, Kirill Unčuk, Ruslan Chubaev, Leonid Papin e Aleksandr Kozevin.

Come riferì "Kavkazskij uzel", il tribunale militare del distretto del Caucaso del Nord nel dicembre 2007 condannò gli ufficiali Evgenij Chudjakov e Sergej Arakčeev per l'accusa di omicidio di civili ceceni a 17 e 15 anni di reclusione. In cella fu messo solo Arakčeev. Chudjakov è ancora ricercato, Arakčeev sconta la pena in una colonia a regime duro. Il 15 giugno 2011 questi registrò un video-appello al premier russo Vladimir Putin, in cui dichiarava la propria innocenza e chiedeva al premier di far luce sulle circostanze del suo caso. Il 10 novembre 2011 gli avvocati inviarono un'istanza per un riesame del caso Arakčeev. Nel gennaio 2012 la procura militare ha rifiutato di riesaminare il caso di Sergej Arakčeev.

"Vlasov Vladimir e Michail Klevačëv nel 2007 in un processo a porte chiuse al tribunale regionale di Mosca furono condannati a 18 anni di reclusione in una colonia penale a regime duro per l'accusa di aver fatto saltare in aria il treno Groznyj-Mosca nel 2005 nonostante la mancanza di prove della colpevolezza e le evidenti contraddizioni dell'accusa. Il primo collegio di giurati, che aveva emesso un verdetto assolutorio, fu sciolto. I motivi politici della persecuzione di Vlasov sono legati alle sue convinzioni nazionaliste e alla necessità di "risolvere" a qualsiasi costo il clamoroso caso", – si dice nel documento dato da consegnare a Dmitrij Medvedev.

Nella lista figura anche il nome di Igor' Sokolov, riconosciuto colpevole di attacco a cittadini e ad organizzazioni a Budënnovsk e anche della presa dell'ospedale centrale della città nel giugno 1995, in conseguenza della quale morirono 129 persone. Il 17 luglio 2009 il tribunale condannò Sokolov a 13 anni di reclusione.

"Il tribunale non tenne conto delle prove della sua innocenza, mostrò preconcetti e unilateralità, forse nella persecuzione penale di Sokolov giocò un ruolo la concorrenza tra imprenditori", – si fa notare nell'appello al presidente russo.

La 27enne Zara Murtazalieva si trova in prigione già da sette anni. Il tribunale cittadino di Mosca il 17 gennaio 2005 condannò Murtazalieva a nove anni di reclusione in una colonia penale a regime comune, riconoscendola colpevole di preparazione di atto terroristico, detenzione illegale e acquisizione di sostanze esplosive. Più tardi la Corte Suprema della Federazione Russa le ridusse la pena di sei mesi. Nell'ottobre 2008 il tribunale distrettuale di Zubova Poljana [9] rifiutò alla ragazza la libertà condizionata, appellandosi al fatto che questa non ha amesso la propria colpevolezza.

Lo studente Lors Chamiev il 9 aprile 2009 fu condannato dal tribunale cittadino di Mosca a otto anni di colonia penale a regime duro per la preparazione di un attentato alla vita del capo della Cecenia Ramzan Kadyrov. Inizialmente i fuoriusciti ceceni Umar Batukaev, Ruslan Musaev e Lors Chamiev furono accusati della preparazione di un attentato alla stazione del metrò di Mosca "Profsojuznaja" [10]. Tuttavia nel corso delle indagini divennero sospettati della preparazione di un attentato a Ramzan Kadyrov. Nessuno di essi riconobbe la propria colpevolezza. Nel corso delle indagini il presidente del comitato "Collaborazione Civile" e membro del consiglio del centro per la difesa dei diritti umani "Memorial" Svetlana Gannuškina dichiarò di non credere alla fondatezza delle accuse di preparazione di un attentato nei confronti dei giovani ceceni. Suppose anche che li accusassero di attentato a Kadyrov per privarli del sostegno della Cecenia.

I cinque imputati del caso dei disordini di massa nella piazza del Maneggio – I. Berezjuk, K. Unčuk, R. Chubaev, L. Papin e A. Kozevin nell'ottobre 2011 furono condannati a periodi di reclusione da 2 a 5,5 anni.

"Le accuse di aver fatto appelli a disordini di massa e di violenza nei confronti di rappresentanti del potere di fatto sono state confutate in tribunale e la sentenza accusatoria è stata emessa per motivi politici, in particolare per l'appartenenza dei condannati al partito "L'Altra Russia" [11]", – si dice nella lista degli zeki politici.

Faremo notare che inizialmente gli oppositori dichiaravano che nella loro lista figuravano 40 persone. Il contenuto della lista aveva causato la sfiducia dei nazionalisti e questi avevano formato un loro elenco di 23 persone. Questo documento fu trasmesso al comitato organizzatore della manifestazione "Per elezioni regolari" da uno dei leader del movimento etno-politico "I Russi" Aleeksandr Belov, si dice nel sito del "Movimento Sociale Russo" [12]. Nella lista si trovavano i nomi dei condannati per l'omicidio dell'avvocato Stanislav Markelov Nikita Tichonov e Evgenija Chasis. Tuttavia i loro cognomi non sono entrati nel documento finale.

"Insieme ad Ol'ga Romanova abbiamo tramesso oggi la lista al capo del Consiglio per i diritti umani presso il presidente della Federazione Russa Michail Fedotov. Fedotov ha detto che parte dei cognomi gli è nota e hanno anche dubbi su una serie di cognomi", – ha raccontato il deputato della Duma di Stato del gruppo "Russia Giusta" [13] Gennadij Gudkov. A sua volta il capo del Consiglio per i diritti umani ha riferito che trasmetterà il documento che gli è stato portato al presidente Dmitrij Medvedev, trasmette la RIA "Novosti" [14].

Ricordiamo che il primo ministro e candidato alla presidenza russa Vladimir Putin nel corso di un incontro con i politologi il 6 febbraio ha dichiarato che oggi in Russia non ci sono prigionieri politici. Secondo il capo del governo la promulgazione di un'amnistia a tempi brevi è inopportuna, informa "RBK" [15].

"Kavkazskij uzel" scrisse che il presidente russo Dmitrij Medvedev il 5 novembre 2010 ha firmato i decreti per la grazia a 17 condannati nello SKFO e nello JuFO per diversi articoli del Codice Penale russo a brevi periodi di detenzione (da 1 a 3 anni) per crimini che non hanno implicato danni all'incolumità di altre persone.

Nota della redazione: vedi anche le notizie "A Rostov sul Don [16] si è svolta la manifestazione di coloro che non sono d'accordo con i risultati delle elezioni parlamentari", "In Daghestan il 21 dicembre si svolgerà la manifestazione di coloro che non sono d'accordo con i risultati delle elezioni organizzata dal KPRF [17]", "In Daghestan sono iniziati gli interrogatori sulle violazioni nel corso delle elezioni della Duma di Stato", "A Stavropol' alla manifestazione "Per elezioni regolari" sono andate circa 300 persone".

"Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/200787/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

Note
[1] Zek è sinonimo di prigioniero del GULag (il corsivo è mio).

[2] Južnyj Federal'nyj Okrug (Distretto Federale Meridionale).

[3] Severo-Kavkazskij Federal'nyj Okrug (Distretto Federale del Caucaso del Nord).

[4] Piazza adiacente alla Piazza Rossa.

[5] Piazza del centro di Mosca.

[6] Platon Leonidovič Lebedev, socio di Chodorkovskij.

[7] "Eco di Mosca", radio indipendente.

[8] Città della Russia meridionale.

[9] Città della Repubblica Autonoma di Mordovia, nella zona centrale della Russia europea.

[10] "Dei Sindacati", dal nome della via sotto cui si trova, nella periferia sud-occidentale di Mosca.

[11] Partito di orientamento nazional-comunista legato a quello Nazional-Bolscevico.

[12] Movimento nazionalista.

[13] Partito di orientamento socialdemocratico.

[14] Russkoe Informacionnoe Agentstvo (Agenzia di Informazione Russa) "Notizie".

[15] Giornale economico.

[16] Città della Russia meridionale.

[17] Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito Comunista della Federazione Russa).


http://matteobloggato.blogspot.com/2012/02/lopposizione-russa-e-la-questione-anche.html

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