Sono state fermate le indagini sull'omicidio dell'attivista per i diritti umani inguscio Makšarip Aušev
Feb. 04, 2011, 10:45
La direzione investigativa centrale della commissione inquirente russa per il circondario federale del Caucaso del Nord ha fermato le indagini sul caso dell'omicidio del noto attivista per i diritti umani inguscio, l'ex proprietario del sito di opposizione “Ingushetia.Org" Makšarip Aušev. I suoi familiari non sono d'accordo con questa decisione.
Ricordiamo che Makšarip Aušev faceva parte del consiglio degli esperti del Caucaso del Nord presso l'Incaricato per i diritti umani della Federazione Russa. E' morto il 25 ottobre 2009, quando sulla strada federale “Kavkaz” [1] contro la sua automobile hanno sparato ignoti da un'auto che gli è passata accanto. Poco tempo prima, il 15 settembre, in Inguscezia era stato tentato il rapimento di Makšarip Aušev.
Del fatto che le forze dell'ordine abbiano fermato le indagini sull'omicidio di Makšarip Aušev ha comunicato il 3 febbraio l'avvocato della famiglia dell'ucciso Musa Pliev.
A suo dire, l'indagine è stata fermata già ad ottobre dello scorso anno. Ma l'inquirente l'ha comunicato solo ora, dichiarando che questo è stato fatto “per via dell'impossibilità di stabilire le persone imputabili”.
L'avvocato è intenzionato a fare appello contro questa decisione e ad ottenere la prosecuzione delle indagini, trasmette “Ėcho Kavkaza” [2].
“Gli inquirenti, considerando l'importanza di questo caso, avrebbero potuto rivolgersi al capo della commissione inquirente Aleksandr Bastyrkin con la richiesta di prolungare il periodo delle indagini, ma non l'hanno fatto perché non vogliono occuparsene più” – ritiene Musa Pliev.
L'inquirente Oleg Cybul'kin, che conduce il caso dell'omicidio, non si è messo a commentare la propria decisione, scrive oggi il giornale “Kommersant” [3].
Come ha comunicato il "Kavkazskij uzel", a settembre dello scorso anno il padre dell'attivista per i diritti umani ucciso, l'ottantenne Magomed-Chadži Aušev ha comunicato che il caso dell'omicidio di Makšarip Aušev sarà trasmesso a un nuovo gruppo inquirent, che lavora sotto il controllo del presidente russo.
In precedenza Magomed-Chadži Aušev aveva dichiarato che gli era noto chi aveva ucciso suo figlio. Fra l'altro Magomed-Chadži ha fatto direttamente i cognomi di persone, tra cui anche alcune che occupano posti in alto tra le forze dell'ordine, che, a quanto gli risulta, sono complici dell'omicidio di suo figlio. Subito dopo questa dichiarazione le autorità ingusce hanno cominciato a condurre una verifica, ha comunicato l'allora ancora addetto stampa del presidente inguscio Kaloj Achil'gov, tuttavia dei risultati della verifica niente è noto.
Nel marzo 2010 i familiari di Makšarip Aušev sono giunti a compiere un'indagine autonoma sul delitto e hanno annunciato una ricompensa per informazioni sui suoi assassini. L'anonimato di chi comunicasse dette informazioni era garantito con un giuramento sul Corano.
Nota della redazione: vedi anche le notizie "I familiari degli abitanti dell'Inguscezia sequestrati a San Pietroburgo hanno raccontato di pedinamenti nei loro confronti", "HRW [4]: l'omicidio di Aušev mette in dubbio l'autorità di Evkurov in Inguscezia", "Gli Aušev invitano gli abitanti dell'Inguscezia davanti alla casa dell'ucciso Makšarip Aušev", "Evkuro: dietro l'omicidio di Makšarip Aušev possono esserci le strutture armate".
“Kavkazskij uzel”, http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/180574/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Note
[1] “Caucaso”.
[2] “Eco del Caucaso”, radio legata a “Radio Europa Libera”.
[3] “Commerciante”, giornale economico.
[4] Human Rights Watch.
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