22 giugno 2009

A proposito della Russia e degli altri (I)

La Terza Guerra Mondiale contro la Russia



Georgia, Ucraina, USA, Bielorussia, Cina, per non parlare di Lettonia o Polonia, ci hanno dichiarato guerra


Quando il presidente Putin salì al potere si dava il caso che ad Occidente non ci amassero. Cioè, notate, non era che noi non amassimo qualcuno. Noi, al contrario, eravamo sempre pronti ad essere amici di tutti – di quelle serpi di americani, che vogliono organizzare una rivoluzione “arancione” in Russia, di quella marmaglia dell'Unione Europea, che invidia la grandezza della Russia, e perfino con i chochly [1], che ci rubano il gas e vogliono far litigare i nostri popoli ragionando del cosiddetto Holodomor [2].

Noi quelle serpi, quei mostri, quei caproni, – li amavamo. E loro noi, così grandi, – no.

Poi quelle serpi hanno smesso di non amarci e hanno preso ad attaccarci. Per prima ci ha attaccati la Georgia. La Polonia, com'è noto, a suo tempo aveva attaccato la Germania [3] e la Georgia ha attaccato la Russia.

La Georgia non è riuscita a subire una sconfitta umiliante, perché al seguito gli USA hanno attaccato la Russia. Questi hanno organizzato a bella posta da loro una crisi finanziaria per distruggere l'economia russa.

Come? Non lo sapevate? Invano. Perfino funzionari molto liberali al Cremlino alla fine del 2008 hanno raccontato che: a) la Russia resta un isolotto di stabilità nel mare della crisi finanziaria; b) tutto questo è stato fatto apposta dagli USA per distruggere la Russia; c) in conseguenza della crisi crollano gli USA.

La seguente ad attaccarci è stata l'Ucraina. I delinquenti, che ci rubano il gas e pongono un cuneo tra i nostri due popoli, hanno chiuso il rubinetto verso l'Europa e hanno dichiarato che l'avevano fatto i russi.

E cosa pensate? Questi delinquenti in Europa gli hanno creduto! Anche se chiunque rilegga gli interventi di Putin vedrà che: a) il gas è la nostra arma energetica; b) la Russia è un fornitore di gas affidabile.

In conseguenza della guerra del gas lanciata dall'Ucraina allo scopo di screditare la Russia, la quota della Gazprom nel bilancio del gas dell'Europa è caduta dal 31 al 16% e singoli paesi europei hanno preso a lottare attivamente contro due progetti russi – il South Stream [4] e il North Stream [5]. Per qualche motivo hanno preso a considerare i pacifici gasdotti russi come un'arma energetica russa, l'operato della quale ai loro occhi ha sperimentato su di se l'Ucraina. Cioè di fatto l'Ucraina è entrata nella guerra del gas contro la Russia al fianco dell'Ucraina!

In seguito un'aggressione contro la Russia è stata lanciata dalla Bielorussia. Inizialmente il Piccolo Padre [6] ci ha ingannati da fedifrago: ha preso un mucchio di soldi per il riconoscimento di Ossezia del Sud e Abcasia e ci ha abbandonati. E dopo alla Russia è meritato guardare attentamente il latte bielorusso e scoprire che non è affatto latte, ma sa il diavolo cosa, è perfino sconveniente dire cos'è [6], che il Piccolo Padre ci ha vigliaccamente colpiti al fianco bloccando il transito di merci verso la Russia e ci è toccato capitolare rapidamente.

Al contempo ci è toccato combattere con la Cina. A dire il vero, qui la guerra si è rivelata segreta, non pubblica: poiché il Cremlino non riusciva in alcun modo a giungere a un accordo con la Cina sulla vendita a questa del petrolio russo, abbiamo deciso di far vedere i sorci verdi [8] alla Cina e metterla in ginocchio, proibendo l'invio di legname in Cina e creando al confine file di vari giorni per gli stracci cinesi (fra l'altro, ha coinciso con successo con la nostra guerra doganale interna). A dire il vero, in conseguenza del divieto di esportazione non sono morti i consumatori cinesi, ma i nostri lavoratori del settore del legname. Ma peraltro si è riusciti a strappare ai denti cinesi almeno 100 miliardi di dollari – in cambio della promessa di fornire 300 milioni di tonnellate di petrolio nei prossimi 20 anni, cioè in cambio della promessa che la Russia diventerà un'appendice che rifornisce di risorse la Cina.

Adesso è il turno del secondo fedifrago attacco della Georgia. I militari temono che la Georgia vigliaccamente, da dietro l'angolo, attacchi Akhalgori [9], dove, contro tutti gli accordi internazionali restano le nostre armate. A dire il vero, ora attorno a Akhalgori stanno in stretto accerchiamento le missioni dell'ONU e dell'OCSE. E non appena qualcuno muovesse un'armata, sarebbe subito chiaro chi ha cominciato. Perciò la Russia lotta instancabilmente perché le missioni vengano mandate via. E si può già predire anticipatamente che, non appena gli osservatori internazionali se ne andranno, la Polonia attaccherà di nuovo la Germania.

In generale, contro la Russia viene semplicemente condotta la Terza Guerra Mondiale. I più diversi paesi – Georgia, Ucraina, USA, Bielorussia, Cina, per non parlare di Lettonia o Polonia – hanno dichiarato guerra alla Russia.

Inizialmente non ci amavano. Ma adesso combattono contro di noi. E' terribile perfino pensare quale sarà la terza fase.

Julija Latynina [10]
osservatrtice della "Novaja gazeta"

22.06.2009, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2009/065/14.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Letteralmente “ciuffi” (per via dell'usanza cosacca di portare solo un ciuffo di capelli in testa), nome derisorio dato dai Russi agli Ucraini.



[2] Qualcosa come “uccisione tramite la fame”. Si tratta della carestia ucraina degli anni '30, provocata ad arte da Stalin, che provocò milioni di vittime. L'establishment russo rifiuta ancora di parlare di Holodomor e pare voler far passare l'assurda tesi di una normale carestia.



[3] Allusione a tesi assurde, comparse sul sito ufficiale del Ministero della Difesa russo, secondo cui la Seconda Guerra Mondiale sarebbe cominciato con un attacco della Polonia alla Germania nazista (come sosteneva ufficialmente Hitler).

[4] “Corrente Meridionale”, progetto russo-italiano di gasdotto dalla Russia all'Austria e all'Italia.

[5] “Corrente Settentrionale”, progetto russo-tedesco di gasdotto dalla Russia alla Germania attraverso il Mar Baltico.

[6] Titolo del dittatore bielorusso Aleksandr Grigor'evič Lukašenko (Aljaksandr Ryhoravič Lukašènka).

[7] Riferimento umoristico a una sorta di “guerra del latte” scoppiata recentemente tra Russia e Bielorussia.

[8] Letteralmente “di far vedere dove svernano i gamberi” (i padroni punivano i servi della gleba mandandoli a cercare gamberi in inverno).

[9] Villaggio sul confine sudoccidentale tra l'autoproclamata repubblica di Ossezia del Sud e la Georgia.

[10] Julija Leonidovna Latynina, nota giornalista e scrittrice russa.


http://matteobloggato.blogspot.com/2009/06/tutti-contro-la-russia.html

6 commenti:

Luisa ha detto...

La signora che scrive su novaya gazeta fa la spiritosa perche' lebedev e' un ex-kgb pure lui come Volodya [che poi kgb lo si e' a vita, e' un dato di fatto] e c'ha una barca di soldi crisi permettendo
Se come ventilato si candidera' a sindaco di mosca con united russia [che tanto lui e' uno di quelli disposti a tutto pur di stare al potere], vedremo se i suoi giornaletti continueranno la campagna anti-Putin ammiccando a Medvedev
Il primo ministro Putin non ha mai detto che gli americani si sono inventati la crisi per affossare la russia e sui media russi la crisi non e' mai stata nascosta come sbandierato dai media occidentali
P.M. Putin ha semplicemente detto che la crisi e' iniziata li' .
Che lo vogliamo negare che per decenni gli Stati Uniti hanno vissuto di debiti perche' alcuni si sono mangiati soldi pubblici fino al tracollo ?
Vogliamo negare anche che l'occidente supporta dittatori come Saakashvili e adesso anche Lukashenko perche' hanno il terrore del ritorno della vecchia unione sovietica ?
Vogliamo negare che per anni l'ukraina si e' mangiata i quattrini dell'IMF mentre comprava per quattro soldi il gas da Gazprom ?
Possiamo negare tutto cio' perche' vogliamo dare sempre addosso a Putin ma a farsi un esamino di coscienza, dovremmo riconoscere la nostra disonesta' intellettuale

Anonimo ha detto...

Sono in completo disaccordo.
Nonostante il tono ironico dell'articolo, gli "altri" temono davvero la Russia.

Luisa ha detto...

Timore infondato, perche' la Russia non ha nessuna intenzione di ricostituire l'unione sovietica
Pero' se uno finanzia l'elezione di un dittatore in georgia, promette mari e monti all'ukraina, riabbraccia lukashenka dopo aver bloccato il visto per anni, alla Russia verra' pure il sospetto legittimo che e' impossibile avere un rapporto pacifico con l'occidente e che bisogna ribattere colpo su colpo

Matteo Mazzoni ha detto...

@Balqis: cara Regina di Saba, vado punto per punto...

1) Non credo a un mondo di buoni e di cattivi. La politica è fatta da cattivi con varie gradazioni di cattiveria. Anche su questo la Latynina ironizza, perché l'establishment russo dipinge la Russia rosa e il resto nero. La "Novaja gazeta" è sostenuta da gente non certo al di sopra di ogni sospetto, non si può negarlo...

2) La "Novaja" ha ottime ragioni per avercela con Putin, secondo me. Ma forse tu dirai che in Russia un po' di autoritarismo ci vuole, che fa parte della loro cultura...

3) E' chiaro che Putin non ha mai detto che la crisi è stata causata dagli americani per affossare la Russia. L'articolo è una caricatura di affermazioni assurde fatte da suoi "servi sciocchi"...

4) Gli Stati Uniti hanno gravi colpe della crisi che ha colpito loro e il mondo intero, è chiaro...

5) Mi sembra un po' eccessivo definire Saakashvili un dittatore, per quanto lontano dagli standard democratici. Bisognerebbe fare lo stesso con Putin e Medvedev, allora. L'amore dell'Occidente per Lukashenko è recente e strumentale, finché faceva il gioco di Putin non era affatto amato...

6) L'Ucraina ha goduto di condizioni di favore, non si può negarlo...

7) Ti do ragione in parte, ma resto ugualmente critico nei confronti di Putin & co.

P.S.: di un vero tentativo di ricostruzione dell'URSS non si può parlare, ma è evidentissimo che Putin voglia riportare il "vicino estero" (come lo chiamano i russi) nella sua sfera di influenza...


@stigliani: certo che temono la Russia, ma questo giustifica la sua politica? Secondo me, no... Comuunque credo che la Latynina sorriderebbe a sentirsi accusare di "occidentalismo", perché nel frastagliato ambito dell'opposizione a Putin viene semmai criticato per certe posizioni "filogovernative" (come il sostegno a Ramzan Kadyrov)...

Luisa ha detto...

la Russia e' orgogliosa della propria storia e della propria nazione
A volte eccedono nel loro nazionalismo ma meglio che se facessero il contrario

la novaya non ha nessuna ragione per avercela con Putin
se lei allude all'uccisione di anna politokvaskaia e dell'altra giornalista, sono accuse infondate
la signora politovskaia per sua stessa ammissione era ossessionata da Putin e non ne faceva segreto, ma aveva seguito piu' all'estero che in casa
Uccidere un elemento che aveva un supporto cosi' grande all'estero da parte di organizzazioni governative e non, per poi richiamare attenzione, non ha senso
Semmai i mandanti andrebbero cercati nell'enorme rete di contatti che la signora aveva
Putin era quello a cui lei dava meno fastidio
Per quanto io abbia grande ammirazione per il primo ministro, riconosco che non e' esente da colpe ma fesserie non ne ha mai fatte
Se lei prende tempo di leggersi le relazioni di organizzazioni come l'OCSE, di certo non filo Russe, sulle condizioni in cui si sono svolte le elezioni in Georgia, gli abusi fisici e psichici a cui sono andati incontro gli avversari politici di Saakashvili [tuttora in corso ma pochi ne danno notizia], allora vedra' che c'e' molto del dittatore in lui pero' simpatizza per l'occidente e allora e' un uomo buono
Mi pare che i vari Kasparov, Nemtsov, Kozloski, finanziati da Soros, Berezovski e altri angeli protettori, se ne stiano belli liberi in Russia e fuori quando vanno a ritirare premi da salvatori della patria, mentre in casa hanno il consenso di pochi
Medvedev non ha bisogno di rortare gli ex ussr nella sua "sfera di influenza privilegiata " anche se ne ha tutti i diritti come ha egli stesso spiegato
Ci sono gia' perche' il cordone ombelicale non si e' mai rotto, la gente in Ukraina si sente Russa
putin non vuole ricostruire l'unione sovietica perche' sa benissimo che significherebbe accollarsi problemi vecchi e nuovi

Matteo Mazzoni ha detto...

@Balqis: non riesco ad essere del tutto d'accordo con te... L'amore per la propria nazione non può portare all'odio per gli altri o alla negazione delle proprie colpe storiche (che sia il Holodomor, il genocidio degli Armeni o altro)... Gli Ucraini si sentono Russi? Dipende: alcuni sì, perché semplicemente lo sono, ma altri in un certo senso si sentono Polacchi o né Russi né Polacchi... Il senso nazionale degli Slavi in generale è qualcosa di particolare... C'è un famoso aneddoto al riguardo: alcuni etnografi chiedono agli abitanti di un villaggio di confine se siano Russi o Polacchi e questi rispondono "Noi siamo di qui"... Io credo che la maggioranza degli Ucraini si sento "di lì"... Ma posso anche sbagliarmi...