05 giugno 2007

A proposito di Anna Politkovskaja (I)

La “Novaja gazeta”: i mandanti dell’omicidio di Politkovskaja sono due ceceni legati agli uomini al potere

Pubblicato: 28 maggio 2007, ore 15:14
Ultimo aggiornamento: 28 maggio 2007, ore 15:14

Alla “Novaja gazeta” i colleghi di Anna Politkovskaja, uccisa il 7 ottobre 2006, sono andati molto avanti con le loro indagini e ritengono indispensabile parlarne. “Abbiamo identificato i mandanti, – dice Vjačeslav Izmajlov, ex ufficiale dell’esercito russo divenuto giornalista di questo giornale, che si occupa delle indagini. – Ci resta da sapere se hanno agito autonomamente o erano legati ai servizi segreti russi”.

I due sospetti, su cui l’indagine giornalistica punta il dito, sono alti funzionari del regime stabilito da Mosca. La posizione occupata da uno di essi fa supporre legami con lo FSB[1]. Dopo l’uccisione di Anna i sospetti e gli uomini a loro vicini sono stati promossi a posti ancora più importanti. Per potersi proteggere la redazione della “Novaja gazeta” ha comunicato i loro nomi alla BBC, al “Comitato per la difesa dei giornalisti” di New York e a “Libération”.

I giornalisti della “Novaja gazeta” hanno ritenuto di essere obbligati a parlarne agli inquirenti ceceni perché l’indagine ufficiale, secondo loro, è andata fuori strada.

(…)

“Fino agli ultimi tempi eravamo soddisfatti delle indagini (che vengono portate avanti dalla polizia e dalla Procura Generale della Federazione Russa – nota di “Libération”), – dice Vjačeslav Izmajlov. – Gli inquirenti seguivano la stessa pista che seguivamo noi. Ma poi hanno cominciato a succedere cose strane. Lo FSB tenta di indirizzare le indagini verso Berezovskij[2]. Un inquirente molto capace, che conduceva le indagini, è stato sollevato dall’incarico”.

Sette mesi dopo l’omicidio gli esecutori materiali non sono ancora stati trovati. Le telecamere di sorveglianza all’esterno della casa di Anna Politkovskaja e del negozio dove fece acquisti poco prima della morte hanno filmato tre sospetti – un sicario e due “pali”, un uomo e una donna. Nonostante questi filmati, i tre sospetti non sono stati identificati, il che inquieta i giornalisti di questo giornale. (Il testo integrale è nel sito Inopressa.ru).

“Senza gli esecutori materiali sarà molto difficile accusare i mandanti. Questi ultimi si trovavano in Cecenia il giorno dell’omicidio, – nota Vjačeslav Izmajlov. – Noi temiamo che li assolverebbero anche se li portassero davanti a un giudice”.

Secondo numerose fonti della “Novaja gazeta” in Cecenia, i mandanti sono ben noti allo stesso presidente della repubblica Ramzan Kadyrov. “L’hanno uccisa, ma non per mio ordine, per ordine dello FSB” – ha già dichiarato Kadyrov ai suoi uomini di fiducia.

“In ogni caso lo FSB e l’amministrazione del presidente russo, che lo controlla, ostacolano la ricerca dei colpevoli”, – dichiara un giornalista della “Novaja gazeta”. A uno dei presunti mandanti, pare, hanno già promesso un radioso futuro in Cecenia, senza escludere neanche la possibilità di diventare la più alta carica della repubblica, se l’attuale presidente venisse ucciso come suo padre nell’estate del 2004. In tal modo l’uccisione di Anna Politkovskaja è diventata una testimonianza della sua lealtà ai servizi segreti russi.

Il direttore della “Novaja gazeta” non è soddisfatto dell’andamento delle indagini

Il direttore della “Novaja gazeta” Dmitrij Muratov esprime preoccupazione per il modo in cui negli ultimi tempi vengono portate avanti le indagini sull’omicidio della collaboratrice della “Novaja gazeta” Anna Politkovskaja.

“Io, purtroppo, non posso raccontare i dettagli – le indagini sono in corso. Ma mi spaventa il fatto che negli ultimi tempi hanno dato loro l’indirizzo politico necessario agli uomini al potere”, – ha detto Muratov lunedì, intervenendo al congresso della Federazione Internazionale dei Giornalisti, che era stato aperto a Mosca.

In particolare Muratov ha fatto presente che qualche tempo fa un rappresentante delle autorità ha dichiarato che “Politkovskaja è stata uccisa da nemici della Russia che si trovano all’estero”. Muratov ha detto che si aspettava che dopo una dichiarazione del genere “il funzionario fosse convocato alla procura per essere interrogato, in quanto fare dichiarazioni del genere vuol dire che è in possesso di alcune informazioni”.

“Ma ciò non è accaduto. E allora che devo pensare? Forse in tal modo si indica la direzione che le indagini devono prendere”, – suppone Muratov.

Inoltre questi ha fatto notare che alla redazione restano molte domande da fare riguardo a ciò che hanno fatto gli organi giudiziari nel corso delle indagini sugli omicidi di altri due giornalisti della “Novaja gazeta” – Igor’ Domnikov[3] e Jurij Ščekočichin[4], come ha dichiarato a Interfax.

Muratov ha anche criticato il modo in cui al congresso vengono trattati i temi dell’omicidio di giornalisti e della loro difesa.

“Non mi stanno assolutamente i termini con cui valutiamo questa situazione: “valutazione”, “riprovazione” e questi “messaggi”, che possiamo mandare alle autorità”. Questo metodo è arcaico, inefficace e ha fatto il suo tempo”, – ha sottolineato Muratov.

Secondo lui “bisogna smettere di esprimere riprovazione e prendere delle risoluzioni, e bisogna creare un ufficio investigativo speciale che si occupi delle morti dei giornalisti, che potrebbe collaborare ufficialmente con l’Interpol”. Alla fine del suo intervento D. Muratov ha proposto di onorare la memoria dei giornalisti uccisi con un minuto di silenzio.

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Articolo elaborato sulla base del materiale del più importante servizio di informazioni in Russia, “Integrum”.

http://newsru.com/russia/28may2007/krime.html#1 (traduzione e note di Matteo Mazzoni)



[1] Federal’naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), l’erede del KGB.

[2] Boris Abramovič Berezovskij, discusso uomo d’affari russo inviso a Putin, che vive in Gran Bretagna con lo status di rifugiato politico.

[3] Igor’ Aleksandrovič Domnikov, giornalista investigativo della “Novaja gazeta”, ucciso con un corpo contundente presso casa sua nel 2000.

[4] Jurij Petrovič Ščekočichin, giornalista della “Novaja gazeta” morto nel 2003 (ufficialmente per shock anafilattico, ma in realtà per avvelenamento).


http://matteobloggato.blogspot.com/2007/06/non-dimentichiamo
-anna-politkovskaja.html

1 commento:

Antonio Candeliere ha detto...

Interessante il tuo blog!