Il nodo del Caucaso
E adesso la Russneft’[1]?
“Guceriev[2] in qualità di nemico ha l’indubbio vantaggio di essere più facile da catturare dei militanti e di avere più soldi di loro”
| La commissione d’inchiesta del ministero degli Interni della Federazione Russa ha presentato ai top manager della compagnia Russneft’, di proprietà di Michail Guceriev, l’accusa di condotta illegale[3]. Le versioni sull’accaduto sono due: quella “petrolifera” e quella “inguscia”[4]. Julija Latynina[24] 17.05.2007, http://www.novayagazeta.ru/data/2007/36/10.html, (traduzione e note di Matteo Mazzoni) |
[1] Abbreviazione di Russkaja neft’ (Petrolio russo), una delle compagnie petrolifere russe in maggior crescita. Il corsivo, qui e altrove, è mio.
[2] Michail Safarbekovič Guceriev, uomo d’affari russo di origine kazaka.
[3] L’autrice non spiega di che si tratti di preciso (probabilmente non è stato cominciato, il che rafforza l’ipotesi di un’accusa pretestuosa).
[4] Avente cioè a che fare con la repubblica di Inguscezia, confinante con la Cecenia.
[5] Roman Cepov era a capo di un’impresa di servizi di sicurezza a cui si rivolgevano alcuni tra gli uomini più importanti della Russia. Forse era un “uomo che sapeva troppo”, fatto sta che è morto avvelenato da sostanze radioattive, come Litvinenko…
[6] Ruslan Sultanovič Aušev, noto per aver ottenuto la liberazione di 26 donne e dei loro figli lattanti durante i drammatici giorni di Beslan.
[7] Sait-Salam Safarbekovič Guceriev siede comunque alla Duma come rappresentante di “Russia Unita”, il partito che sostiene Putin.
[8] In realtà Murat Magometovič Zjazikov è tuttora presidente…
[9] Abbreviazione di Slavjanskaja neft’ (Petrolio slavo), compagnia petrolifera di cui Guceriev era divenuto presidente.
[10] Letteralmente “iridescenti”.
[11] Federal’naja Služba Bezopasnosti (Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto russo, erede del KGB.
[12] Začistki (ripuliture) sono chiamate i rastrellamenti compiuti nel Caucaso, dove i “desaparecidos” sono migliaia.
[13] Villaggi della provincia dell’ex capitale Nazran’.
[14] E’ quello che avveniva sotto Stalin: in un certo posto dovevano essere arrestate tot persone e spesso la polizia, per adempiere la “norma”, arrestava i primi che si trovava sotto mano. Poi le accuse contro di loro venivano inventate con comodo…
[15] “Testimone, martire” (termine con cui si definiscono i guerriglieri islamici pronti ad immolarsi).
[16] Doku (Dokka) Chamatovič Umarov, capo separatista ceceno e presidente dell’autoproclamata repubblica Cecena di Ičkerija.
[17] Il generale di corpo d’armata Gennadij Špigun, plenipotenziario del ministero degli Interni, fu rapito nel 1999 e ritrovato cadavere un anno dopo.
[18] Abu Khavs al-Urduni, guerrigliero giordano assai attivo in Cecenia.
[19] Villaggio del Daghestan ai confini con la Cecenia, dove nel 1996 fu firmato l’armistizio che pose fine alla “prima guerra cecena”.
[20] Personaggio del romanzo fantascientifico E’ difficile essere un dio dei fratelli Arkadij Natanovič e Boris Natanovič Strugackij.
[21] Abbreviazione di BroneTankovyj Rezerv (Riserva Carristi), nome industriale dei mezzi blindati russi.
[22] Modello della Lada simile alla Fiat 124.
[23] Per “organi” si intendono in Russia gli organi del ministero degli Interni, cioè i servizi segreti.
[24] Julija Leonidovna Latynina, giornalista e scrittrice fantasy dalle opinioni controverse (parlò di Ramzan Kadyrov come di un uomo che poteva, nonostante tutto, salvare la Cecenia, attirandosi i rimproveri di Anna Politkovskaja)
http://matteobloggato.blogspot.com/2007/06/come-si-fanno-gli
-affari-nel-caucaso.html

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