Kadyrov ha lodato Putin e Surkov [1]
e ha etichettato Evkurov
I direttori dei maggiori mezzi di informazione di massa russi hanno
visitato la Cecenia
Lunedì nella città di Groznyj è giunta una delegazione
rappresentativa – in Cecenia per la seduta in trasferta del "Club
dei Direttori" si sono radunati i direttori dei maggiori mezzi
di informazione di massa russi. Il "Moskovskij Komsomolec"
[2]
era rappresentato dal vice-direttore Ajder Muždabaev.
Gli ospiti d'onore sono stati inizialmente portati per Groznyj e gli
sono state mostrate anche le città di Argun e Gudermes. Il clou del
programma è stato il dialogo con il capo della repubblica Ramzan
Kadyrov. Kadyrov con le ultime parole ha criticato aspramente il capo
della vicina Inguscezia Junus-Bek Evkurov, gli attivisti per i
diritti umani e gli USA, però non ha cessato di ammirare Vladimir
Putin e Vladislav Surkov. "Sono contro la politica degli USA. So
che per me in questo non c'è niente di buono, in quanto l'America
perseguita chi è contro di loro [3].
Ma io temo solo l'Altissimo", – ha ammesso il leader ceceno.
Tra le persone giunte a Groznyj c'erano i direttori dei maggiori
giornali: il "Moskovskij Komsomolec", la "Rossijskaja
gazeta" [4], la
"Komsomol'skaja pravda" [5],
le "Novye izvestija" [6],
la "Krasnaja zvezda" [7],
il "Sovetskij sport" [8],
la "Parlamentskaja gazeta" [9]
e altri. In Cecenia sono giunti anche i direttori di agenzie di
informazioni, delle compagnie televisive REN-TV [10],
RBK-TV [11], "Zvezda"
[12] e le principali
radio del paese.
La prima cosa che salta agli occhi all'atterraggio a Groznyj è
l'enorme ritratto di Ramzan Kadyrov con la scritta "La felicità
è nel servizio al popolo". Tutta la Cecenia è tappezzata dei
ritratti di tre persone, la santissima trinità alla cecena è
Vladimir Putin, Achmat Kadyrov [13]
e Ramzan Kadyrov. Le loro immagini con slogan patriottici sono in
tutta la repubblica.
– Abbiamo ricostruito praticamente tutti i ponti della repubblica,
– ha raccontato sulla strada per Argun il ministro dello Sviluppo
Territoriale, della Politica Nazionale e delle Comunicazioni di
Massa ceceno Muslim Chučiev.
Tra l'altro per lui questo è risultato il primo giorno di lavoro
nella carica di governo. – Facciamo strade moderne. L'elettricità
è stata portata in tutti i distretti della repubblica, ovunque ci
sono comunicazioni.
In Cecenia salta agli occhi l'abbondanza di recinzioni, è un
territorio recintato. Secondo Chučiev,
sono comparse in conseguenza del lavoro secondo il programma "La
Cecenia senza tracce della guerra". "Se da qualche parte
sono ancora rimaste distruzioni, questo territorio è stato
specialmente recintato per liquidare le distruzioni. Adesso
sostituiremo le recinzioni cieche con recinti a giorno". Ora
del passato infuriare del banditismo, dicono, non è rimasta
traccia: si può lasciare la macchina per strada con le chiavi e
nessuno la toccherà.
La maggior parte delle ragazze e delle donne in Cecenia porta il
fazzoletto in testa, gli uomini portano la tjubetejka [14]...
Saltano agli occhi lo spazio e l'ordine, la pulizia delle strade.
Impressiona anche il lusso con cui sono costruite le città –
palazzi, fontane, grattacieli (risulta che ci sia, per esempio, non
solo la "Grozny-city", ma anche la "Argun-city").
Tra le case private è un continuo di cottage di mattoni, c'è la
grandiosa architettura della moschea. Tale quadro idilliaco non è
solo a Groznyj, ma anche in altre città (solo nei capoluoghi di
distretto) che ci è riuscito visitare.
Dopo il viaggio ad Argun e Gudermes la nostra delegazione è stata
portata a vedere lo stadio calcistico di Groznyj – la
"Achmat-arena". Lo stadio è stato eretto in tre anni,
contiene oltre 30 mila spettatori. Proprio qui il 1 giugno si
svolgerà la finale della Coppa di Russia di calcio tra le squadre
del CSKA e dell'Anži di
Machačkala. La stessa arena consiste di due parti. La
tribuna occidentale A ha novemila posti e quella orientale B ne ha
21 mila.
Dopo la visita dello stadio la delegazione moscovita si è
incontrata con Ramzan Kadyrov. Per il colloquio si sono disposti
nelle tende circondate da fontane e cascate d'acqua nello speciale
territorio nel centro di Groznyj con vista su "Grozny-city".
Il leader ceceno si sentiva disinvolto e non tratteneva le emozioni.
Per prima cosa ha etichettato gli attivisti per i diritti umani.
"Nel nostro paese ci sono molte organizzazioni che si occupano
di attività dirette contro la Russia, tale è la nostra situazione,
se non condurranno tale lavoro, l'Occidente non le pagherà", –
ha detto Kadyrov in risposta alla domanda sul fatto che gli
attivisti per i diritti umani ritengono che in Cecenia continuino i
sequestri di persona. "Quando varie organizzazioni mi accusano
di qualche violazione dei diritti umani, mi viene da ridere. Ho
perso praticamente tutto difendendo il mio popolo dai terroristi, in
questa lotta più di una volta ho visto la morte in faccia. E
nessuna organizzazione si preoccupa più di me per il futuro del mio
popolo. Hanno il loro interesse – guadagnare soldi", – è
certo Kadyrov.
"A suo tempo diverse cosiddette organizzazioni per la difesa
dei diritti umani si sono lamentate che da noi sequestrano persone e
hanno perfino accusato le autorità della repubblica di questi
crimini. Ma proprio io, quando ero vice-premier, chiesi che nessuno
misura speciale delle strutture armate fosse svolta da persone
mascherate o su mezzi senza segni di riconoscimento. In caso
contrario detti ordine di fare fuoco a volontà su persone armate
senza segni distintivi", – ha ricordato Kadyrov.
In risposta alla domanda riguardante le elezioni dei capi delle
regioni nel Caucaso Kadyrov ha detto che i capi delle regioni in
carica devono essere pronti alle votazioni tranne nel Daghestan,
dove c'è una situazione particolarmente difficile. "Sono certo
che il popolo mi eleggerà, più del 90% della popolazione della
Cecenia è con me. Se non fossi certo del sostegno del popolo, mi
dimetterei. Junus-Bek Evkurov, capo dell'Inguscezia, teme le
elezioni. Se Evkurov non è certo del sostegno del popolo, deve
dimettersi".
Evkurov le ha prese anche nella seconda domanda – sul confine
amministrativo tra Cecenia e Inguscezia. A suo dire, la Cecenia non
ha sollevato la questione della nuova delimitazione dei territori
finché la parte inguscia non ha iniziato la delimitazione delle
terre. "Non abbiamo sollevato questa questione finché non
siamo venuti a sapere per caso l'anno scorso che la leadership
dell'Inguscezia aveva svolto la delimitazione delle terre poste
nella zona di confine, hanno delimitato perfino una proprietà
statale in funzione in Cecenia fu delimitata e risultò sulla carta
dell'Inguscezia", – ha ricordato Kadyrov. "Evkurov non
adempie gli accordi. Non si può chiamare che bestia una persona che
non ha cari gli accordi!"
Però molte parole lusinghiere sono toccate a Vladislav Surkov. "Con
Vladislav Jur'evič
siamo amici di famiglia [15].
Ha aiutato molto la repubblica, è un forte specialista. Gli cederei
con piacere il posto di capo della repubblica. E' mio fratello di
elezione, non sarei un uomo, se dopo le sue dimissioni non lo
sostenessi".
E' noto che Gerard Depardieu ora gira un film in Cecenia. Kadyrov ha
raccontato lunedì che l'attore francese ha visto due volte
l'appartamento che gli hanno regalato in un grattacielo di Groznyj.
Il film di Depardieu si intitola "Il turchese". "Ho
discusso con lui solo perché il ceceno là non interpreti il ruolo
di bandito, di terrorista. Non ne abbiamo bisogno. Per il resto che
giri ciò che vuole".
Kadyrov è passato abbastanza duramente sulla politica degli USA. Ha
dichiarato che Ibragim Todašev,
ucciso durante un interrogatorio, è stato ucciso "senza
motivo" [16]:
"Conosciamo suo padre, lavora all'amministrazione di Groznyj. E
ha raccontato che il figlio gli aveva telefonato, voleva tornare a
casa. Ma l'hanno ucciso". Il motivo del desiderio di Todašev
di lasciare gli USA erano le "persecuzioni dei ceceni",
iniziate dopo la soluzione del caso dell'atto terroristico alla
maratona di Boston. Tra l'altro gli Carnaev, secondo Kadyrov,
avrebbero potuto compiere il terrificante crimine: "Li ho
studiati, ho trovato persone che li conoscevano e hanno detto che
gli Carnaev ne erano capaci. Ma si sarebbe potuto arrestarli e farli
sedere sul banco degli imputati", – ha notato Kadyrov,
criticando il lavoro dei servizi segreti americani.
Nel complesso sugli USA Kadyrov ha detto quanto segue: "Sono
contro la politica della Casa Bianca. So che per me non c'è niente
di buono in questo, in quanto l'America perseguita chi è contro di
loro. Ma io temo solo l'Altissimo", – ha dichiarato il capo
della repubblica, notando che intorno a qualsiasi incidente in
America si fa troppo rumore. "Quando in altri paesi uccidono e
fanno esplodere, non reagiscono così tempestosamente. Se in America
accade qualcosa, subito si fa rumore. Quando l'America fa del male,
tutti tacciono", – ha riassunto il politico.
Kadyrov ha condiviso anche il suo sogno principale – acciuffare
Doku Umarov [17]. "I
servizi segreti lo cercano e non smettono di cercarlo. Qualsiasi
informazione viene elaborata, ma si è "ficcato" da
qualche parte, il mio sogno è eliminarlo. Forse è già all'estero,
ma forse è imboscato da noi nella repubblica. Sarebbe offensivo se
morisse nel suo letto". Tra l'altro, secondo Kadyrov, in
Cecenia non sono rimasti guerriglieri.
Kadyrov ha apprezzato anche il comportamento dell'arbitro di calcio
che durante una partita a Groznyj ha picchiato un giocatore
dell'Amkar [18]. "Ha
fatto tutto giustamente. Forse lo avrei proprio ucciso per tale
insulto", – ha detto Kadyrov con un'astuta strizzata d'occhio
e difficilmente qualcuno ha preso per scherzo le sue parole. Il
leader ceceno ha aggiunto che nella repubblica ci sono tali usanze.
Inoltre Kadyrov ha raccontato che prima della partita con il Rubin
di Kazan' [19] l'arbitro
gli si avvicinò e chiese di pagarlo per un arbitraggio onesto, ma
ottenne un rifiuto. Prima della partita l'arbitro dice: "Mi dia
dei soldi e tutto andrà normalmente". Io gli dico: "Non
li darò". E inizia ad arbitrare contro a bella posta – tutti
lo sanno, – ha detto Kadyrov.
Alla fine il colloquio con Ramzan Kadyrov ha preso circa 4 ore. Nel
complesso Kadyrov, pare, ha saputo sistemare i giornalisti di Mosca,
anche se non hanno potuto non notare alcuni lapsus-scherzi tipo
"Spingiamo gli insoddisfatti nel bagagliaio e li portiamo al
ministero degli Interni". Dopo il colloquio con il capo della
repubblica la delegazione di Mosca è giunta all'Università Statale
Cecena per un dialogo con gli studenti e poi si è mossa per fare un
giro a piedi per Groznyj. Si è riusciti a vedere una delle più
grandi moschee d'Europa, il "Cuore della Cecenia", il
complesso "Grozny-city" e a passare per il corso V.V.
Putin. Alla cena d'addio ha fatto di nuovo visita Ramzan Kadyrov e
ha perfino ballato con i giovani ragazzi dell'ensemble di lezginka
[20].
Cecenia-Mosca
http://www.ingushetiyaru.org/news/36323/
(traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Vladislav Jur'evič Surkov, "ideologo" di Putin, dimessosi
recentemente dalle cariche di vice-premier e capo
dell'amministrazione presidenziale.
[2]
"Il Membro del Komsomol di Mosca", un tempo organo del
Komsomol (KOMmunističeskij
SOjuz MOLodëži
– Unione Comunista della Gioventù), adesso giornale popolare di
basso livello.
[3]
Sic. Il russo di Kadyrov non è sempre eccelso.
[4]
"Giornale Russo", sorta di giornale ufficiale del governo
russo.
[5]
"Verità del Komsomol", altro organo del Komsomol (vedi
nota 2) divenuto giornale popolare di basso livello.
[6]
"Nuove Notizie", giornale moderatamente anti-governativo
fondato da giornalisti provenienti dall'ex giornale di informazione
sovietico "Izvestija" (Notizie).
[7]
"Stella Rossa", giornale delle Forze Armate.
[8]
"Sport Sovietico", giornale sportivo.
[9]
"Giornale Parlamentare", organo dell'Assemblea Federale,
ramo del parlamento dove sono rappresentati i soggetti della
Federazione Russa.
[10]
TV privata che prende il nome dalla fondatrice Irena Stefanovna
Lesnevskaja.
[11]
TV privata dedicata agli affari della compagnia RosBiznesKonsalting
(Business Consulting Russo).
[12]
"Stella", canale TV del Ministero della Difesa.
[13]
Achmat Abdulchamidovič Kadyrov, padre e predecessore dell'attuale
presidente Ramzan Achmatovič Kadyrov, ucciso in un attentato nel
2004.
[14]
Tipico cappello tondo ceceno senza visiera.
[15]
Surkov è di padre ceceno e secondo fonti non confermate in origine
si sarebbe chiamato Aslambek Andarbekovič Dudaev.
[16]
Secondo la versione ufficiale Todašev, legato agli attentatori di
Boston, avrebbe estratto un coltello.
[17]
Doku Chamatovič Umarov, autoproclamato "emiro del Caucaso"
e leader del terrorismo islamico nel Caucaso.
[18]
Alla fine della partita del campionato riserve tra il Terek di
Groznyj e l'Amkar di Perm' (città ai piedi degli Urali), il
guardalinee Musa Kadyrov – non risulta essere parente di Ramzan –
ha aggredito il giocatore Il'ja Kričmar che lo aveva insultato ed è
stato squalificato a vita.
[19]
Città della Russia centrale.
[20]
Ballo popolare caucasico.