Gli attivisti per i diritti umani propongono di
introdurre un corso annuale di diritti umani per gli agenti delle
strutture armate dell'Inguscezia
27 maggio 2012, 23.45
Dopo il seminario tenutosi in Inguscezia sulle questioni del
rispetto dei diritti umani con la partecipazione di attivisti per i
diritti umani e agenti del ministero degli Interni della repubblica
si sta elaborando un programma di corsi e seminari annuali sulle
questioni dei diritti umani per i rappresentanti della polizia della
regione, ha riferito l'Incaricato per i Diritti Umani nella
Repubblica di Inguscezia D
žambulat
Ozdoev.
Come riferì
"Kavkazskij
uzel", dal 2 al 4 maggio in Inguscezia si sono svolte
iniziative
dedicate alle questioni del ruolo degli agenti di polizia nelle
questioni sul rispetto dei diritti umani nella repubblica.
Così, il 2 maggio ha avuto luogo una tavola rotonda con la
partecipazione del capo della repubblica
Junus-Bek
Evkurov e di rappresentanti della dirigenza del ministero degli
Interni della repubblica, in tutto alle iniziative hanno partecipatao
circa 25 persone. Il 3 e il 4 maggio si è svolto il seminario
"Agenti degli organi del ministero degli Interni in difesa dei
diritti umani" per gli anelli inferiore e medio del sistema del
ministero degli Interni. Al seminario hanno preso parte 17 agenti di
polizia. Al seminario "Agenti degli organi del ministero degli
Interni in difesa dei diritti umani" gli agenti del ministero
degli Interni sono stati messi a conoscenza della Dichiarazione
Universale dei Diritti dell'Uomo, si è svolta una discussione sui
diritti umani fondamentali e sui diritti umani nel contesto dei
valori europei tradizionali.
In qualità di trainer al seminario è intervenuto Igor'
Šolochov,
ex dipendente dell'UFSIN
[1],
ex capo di una colonia penale, al momento presente direttore del
centro per i diritti umani di Kazan'
[2]
e anche Igor' Ku
čerenko,
ex deputato dell'Assemblea Legislativa di San Pietroburgo, ex
colonnello di polizia, che al momento presente è a capo del
Consiglio per i Diritti Umani di San Pietroburgo.
L'iniziativa è stata organizzata dai rappresentanti di
un'organizzazione per la difesa dei diritti umani – il comitato
"Collaborazione Civile" con il sostegno dell'incaricato per
i diritti umani nella repubblica di Inguscezia D
žambulat
Ozdoev e della dirigenza del ministero degli Interni
dell'Inguscezia. Il programma dichiarato del seminario è uno dei
progetti di istruzione del comitato ed è realizzato con il sostegno
del Comitato di Helsinki
[3]
norvegese.
Ozdoev: è inidispensabile includere il corso di diritti
nel sistema di riqualificazione degli agenti del ministero degli
Interni
«Quando è stato elaborato il programma finalizzato "Istruzione
Legale dei Cittadini", siamo intervenuti con l'iniziativa di
includere in questo programma lo svolgimento di corsi di
riqualificazione degli agenti del sistema del ministero degli Interni
sulla base del Centro di Riqualificazione presso il ministero degli
Interni dell'Inguscezia. Abbiamo proposto di rendere i corsi annuali
e che nel sistema di riqualificazione fosse incluso il corso di
diritti umani", – ha raccontato l'incaricato per i diritti
umani in Inguscezia
Džambulat
Ozdoev.
Secondo l'ombudsman, questa proposta fu discussa con gli attivisti
per i diritti umani Svetlana Gannu
škina,
Ljudmila Alekseeva e Aleksandr Sungurov. "Questi la accolsero
molto positivamente e promisero di aiutarmi a collaborare alla
preparazione e allo svolgimento di questo corso. Dopo che nel
programma fu incluso questo puntoi, ci incontrammo con il ministro
degli Interni dell'Inguscezia (sia con il precedente, sia con
l'attuale) e ottenemmo il sostegno", – ha detto D
žambulat
Ozdoev.
Come ha fatto notare l'ombudsman, questi corsi saranno annuali,
inoltre due volte l'anno si svolgeranno i seminari. "Il valore
di questi consiste nel fatto che ancora una volta si vuol dire: i
diritti umani non sono un suono vuoto, ma ciò che dev'essere la
testata d'angolo dell'attività del sistema del ministero degli
Interni, tra cui anche qualsiasi organizzazione o organo che fornisce
servizi alla popolazione", – ritiene questi.
"I diritti umani sono i primi articoli della Costituzione,
nella legge "Sulla polizia"
[4]
i diritti umani stanno al primo posto, l'attività degli agenti delle
forze dell'ordine dev'essere indirizzata al rispetto, alla garanzia e
alla difesa dei diritti umani. Sono cose di cui, mi pare, bisogna
parlare, basandosi su istruzioni, leggi, regolamenti concreti. I
diritti umani sono una categoria determinata in senso normativo, che
deve stare al primo posto", – ha detto D
žambulat
Ozdoev.
L'ombudsman dell'Inguscezia ha espresso il desiderio che le
informazioni che si sono discusse alla tavola rotonda e che sono
state fornite durante il seminario trovino applicazione nel lavoro
degli agenti delle forze dell'ordine della repubblica.
Gannuškina:
bisogna fare dell'Inguscezia un posto per l'interazione tra attivisti
per i diritti umani e agenti del ministero degli Interni
Il presidente del Comitato "Collaborazione Civile"
Svetlana Gannuškina
nel corso dell'iniziativa in Inguscezia ha presentato un
progetto dedicato all'istruzione dei poliziotti nell'ambito dei
diritti umani e ha riferito che questo progetto è realizzato dal
Centro per la Difesa dei Diritti Umani "
Memorial
" insieme al Comitato "Collaborazione Civile". A
suo dire, è un progetto pilota, in esso rientrano due seminari: uno
nel Distretto Federale del Caucaso del Nord, l'altro nel Distretto
Federale Centrale, a Mosca. In questo formato questo lavoro è svolto
per la prima volta.
"Il seminario tenuto "Agenti degli organi del ministero
degli Interni in difesa dei diritti umani", secondo me, è stato
utile sia per noi attivisti per i diritti umani, sia per i
rappresentanti del ministero degli Interni. In ogni caso, il
colonnello in congedo Ku
čerenko,
ora avvocato e collaboratore dell'organizzazione "Controllo
Civile" a Pietroburgo, che ha condotto la tavola rotonda, ha
detto che questi (
gli agenti del ministero degli Interni
dell'Inguscezia – nota del redattore) sono stati più
aperti degli agenti del ministero degli Interni di Pietroburgo, che
con loro è più semplice conversare", – ha raccontato al
corrispondente di "Kavkazskij uzel" il presidente del
Comitato "Collaborazione civile" Svetlana Gannu
škina.
"Mi è parso che da parte degli agenti del ministero degli
Interni ci fosse interesse, che li avessimo colpiti sul vivo. Abbiamo
discusso il tema della tortura e il tema della dispersione delle
manifestazioni. Mi ha rallegrato che quando la conversazione ha
toccato
il caso
di Nal'giev e Guliev (
gli ex agenti del ministero
degli Interni della repubblica Nazir Guliev e Il'jas Nal'giev,
accusati di torture nei confronti di persone arrestate – n.d.r.)
nessuno è intervenuto in loro difesa", – ha raccontato
Svetlana Gannu
škina.
Secondo lei, è necessario continuare questo lavoro. "Mi pare
che sarebbe interessante non solo ascoltare i trainer di diritti
umani, ma con grandi giuristi come Sergej Anatol'evi
č
Pašin (
giudice federale in congedo, giurista
emerito della Federazione Russa, uno degli iniziatori
dell'introduzione delle giurie in Russia – n.d.r.) ci
metteremo pure d'accordo perché anch'egli tenga un seminario",
– ha detto il presidente del Comitato "Collaborazione
Civile".
"Vogliamo fare dell'Inguscezia un luogo per
la collaborazione e l'amicizia reciproca di attivisti per i diritti
umani e agenti del ministero degli Interni. E' chiaro che un solo
seminario del genere non è sufficiente. Abbiamo anche in programma
anche di tenere seminari in altre regioni con studenti e insegnanti",
– ha aggiunto Svetlana Gannu
škina.
Secondo
la sua definizione, in Inguscezia la situazione è "la più
favorevole" per il lavoro degli attivisti per i diritti umani.
Tra l'altro Gannu
škina
ha aggiunto che forse non tutti concordano con lei, ma giudica
dall'atteggiamento mostrato verso la delegazione di attivisti per i
diritti umani.
Evkurov: è importante non tacere, ma lavorare su ogni
violazione dei diritti umani
Alla tavola rotonda è stato presente il capo della repubblica
Junus-Bek Evkurov, che è intervenuto con un
discorso intorduttivo e ha fatto notare che "purtroppo le
violazioni dei diritti umani hanno luogo e che il ministero degli
Interni non è un'eccezione, perché il ministero degli Interni
lavora continuamente a contatto con i cittadini e di conseguenza si
verificano violazioni dei diritti umani".
Evkurov ha detto che è molto importante non tacere, ma lavorare
su ogni violazione dei diritti umani. "E' indispensabile che ciò
sia esaminato oggettivamente con la partecipazione di tutti i
meccanismi – sia la sicurezza interna del sistema del ministero
degli Interni, sia l'incaricato per i diritti umani, sia le
organizzazioni sociali per la difesa dei diritti umani, sia gli
organi della Procura", – ha fatto notare.
Svetlana
Gannu
škina
ha trasmesso al capo della repubblica un appello che riguardava la
morte di alcune persone durante l'operazione
speciale del 3 aprile. Quel giorno a Nazran'
[5]
in via Oskanov nel corso di un'operazione speciale
furono
uccisi cinque presunti militanti. Nella macchina degli uccisi fu
scoperto dell'esplosivo,
l'automobile
espolse durante il disinnesco. Uno degli uccisi fu riconosciuto
in precedenza come il 23enne Salman Gardanov.
Tra
i morti c'è una donna. I familiari dell'uccisa
affermano
la sua innocenza.
Su questa questione l'attivista per i diritti umani ha scritto un
appello a Evkurov con la richiesta di prenedere questo caso sotto il
proprio controllo. Il capo della repubblica ha detto che il caso si
trova sotto il suo controllo, che è stato aperto un procedimento
penale per l'omicidio di queste persone e che ora si trova allo stato
di indagine.
Il ministero degli Interni dell'Inguscezia: collaboreremo
con le organizzazioni per la difesa dei diritti umani
Il capo del ministero degli Interni dell'Inguscezia
Aleksandr
Trofimov ha detto che guarda con grande attenzione alle
organizzazioni per la difesa dei diritti umani e alla collaborazione
con esse, in quanto "sono una delle fonti di informazioni che
permettono di migliorare la qualità del lavoro degli agenti del
sistema del ministero degli Interni". Ha detto che ha subito
sostenuto l'idea di tenere tale iniziativa, ordinanndo al proprio
vice di curare immediatamente la preparazione del ministero al
seminario.
Trofimov ha anche espresso il desiderio che l'iniziativa abbia un
alto coefficiente di azioni utili e che le informazioni ricevute
siano utilizzate nel lavoro dagli agenti del ministero degli Interni.
Il rappresentante dell'ufficio stampa del ministero degli Interni
dell'Inguscezia, a sua volta, ha dichiarato al corrispondenti di
"Kavkazskij uzel" che nella repubblica non ci sono
contrasti tra agenti delle strutture armate e attivisti per i diritti
umani.
"Abbiamo sempre avuto buoni rapporti con gli attivisti per i
diritti umani, non c'è alcun contrasto nel nostro lavoro.
Collaboreremo anche in seguito con le organizzazioni per la difesa
dei diritti umani. Nei prossimi giorni abbiamo programmato
un'iniziativa con la partecipazione dell'incaricato per i diritti dei
bambini. Ci sarà una conferenza stampa con i rappresentanti del
ministero degli Interni per la difesa dei diritti dei bambini, che
coinciderà con la giornata internazionale per la difesa dei bambini,
il 1 giugno", – ha raccontato il rappresentante del servizio
stampa del dicastero.
Ricordiamo che il 26 dicembre 2011 il comitato "Collaborazione
Civile" ha presentato anche il suo nuovo
progetto
"Difesa dei diritti degli abitanti della Repubblica Cecena e
della Repubblica di Inguscezia che scontano una pena nella
istituzioni del sistema penitenziario o si trovano sotto indagine nei
SIZO [6]".
Motivo della creazione del progetto è stato il gran numero di
denunce di discriminazione di abitanti del Caucaso del Nord, e in
primo luogo di abitanti dell'Inguscezia e della Cecenia, che si
trovano nei luoghi di reclusione.
Nota della redazione: vedi
anche
le
notizie
"
Mucol'gov
[7]:
in Inguscezia è indispensabile introdurre
nuovi metodi di controllo sociale dei luoghi di pena", "
Un
abitante dell'Inguscezia detenuto ha dichiarato lo sciopero della
fame in difesa dei propri diritti, ha riferito sua madre",
"
Abitanti
dell'Inguscezia denunciano persecuzioni nel SIZO di Pjatigorsk [8]",
"
Una
commissione di attivisti per i diritti umani e della Camera Sociale
[9]:
le condizioni di detenzione negli IVS [10]
e nei SIZO dell'Inguscezia sono migliorate".
Autrice: Malika Bacaeva;
fonte:
corrispondente del "Kavkazskij uzel"
Note
[1]
Upravlenie Federal'noj
Služby Ispolnenija Nakazanij (Direzione
del Servizio Federale per l'Esecuzione delle Pene).
[2] Città della Russia centrale.
[3] Gruppo di attivisti per i
diritti umani impegnato a chiedere il rispetto degli impegni per i
diritti umani presi nella Conferenza di Helsinki del 1975.
[4] Le leggi russe sono indicate
con il titolo e non con un numero.
[5] Città dell'Inguscezia
centrale.
[6] Sledstvennyj IZOljator
(Carcere di Custodia Cautelare).
[7] Magomed Mucol'gov, attivista
inguscio per i diritti umani.
[8] Città della Russia
meridionale.
[9] Organo teoricamente
rappresentativo della società civile russa.
[10] Izoljator Vnutrennego
Soderžanija (Celle di Isolamento).