La cacciata. La Duma di Stato ha
stabilito un pericoloso precedente: per la prima volta ha privato del
mandato un eletto del popolo in via extragiudiziale
La Duma di Stato ha stabilito un pericoloso
precedente: per la prima volta ha privato del mandato un eletto del
popolo in via extragiudiziale. Come fondamento per questo è servita
solo una fotocopia
14.09.2012
Il destino di un deputato di opposizione con un
curriculum di undici anni si è risolto nel modo più insensato e
nei tempi più assurdi. La Procura Generale e il Comitato Inquirente
invece di discutere la questione della privazione dell'immunità
parlamentare si sono messe a richiedere la cessazione dei poteri.
Dopo che la corrispondente richiesta è giunta alla Duma di Stato,
la commissione per il controllo dei mandati parlamentari, i cui
membri sono in maggioranza membri di "Russia Unita", ha
svolto un'"inchiesta-express" in una settimana e "ha
evidenziato" la partecipazione di Gudkov [1]
a un'attività commerciale contraria alla legge "Sullo status
del deputato" [2]. A
dire il vero, in risposta al pacchetto di richieste agli organi
competenti la commissione speciale ha ricevuto solo un documento che
ha a che fare con l'attuale sesta legislatura. E' risultato essere
la copia di un protocollo dell'assemblea della Srl "Kolomenskij
stroitel'" [3], che
il capo della commissione agitava convinto e che sarebbe la prova
che Gudkov e la sua consorte avrebbero preso parte alla designazione
del direttore della compagnia. Lo stesso deputato ha negato
l'autenticità del documento e della firma su di esso.
Il membro di "Russia Giusta" Elena
Drapenko ritiene che l'argomentazione di Vasil'ev sia "assai
deboluccia". "Forse Lei e il Comitato Inquirente non siete
andati in tribunale perché il vostro unico argomento, come nella
favola di Krylov [4] –
tu sei colpevole del fatto che ho voglia di mangiarti?!" – ha
fatto una domanda retorica. Drapenko ha fatto notare anche che la
perizia grafologica che è stata fatta sulla fotocopia del
protocollo le ispira dubbi. L'accusa, in particolare nella persona
di Vasil'ev, ha cercato di sfuggire a simili domande, ripetendo come
un mantra: Gudkov è colpevole, le prove non causano dubbi. "Si
dice che questo è un tribunale. Probabilmente sì. Se un deputato
ha violato la legge, allora i suoi colleghi hanno diritto di dare
una valutazione. Ricordate la formulazione a proposito dei farabutti
e dei ladri [5]?
Allarghiamola e mostriamo alla gente chi è un farabutto ora",
– ha proposto questi, scuotendo nell'aria una copia del
protocollo. Alla fine del proprio intervento il capogruppo alla Duma
ha deciso di stupire i propri colleghi, ricordando che alla riunione
del gruppo sul "caso Gudkov" una delle donne, una "persona
meritevole" aveva detto: "Voi stessi avete la coda di
paglia e non voterete mai a favore di questa decisione".
"Perché il procedimento nei confronti di
Gudkov è stato chiuso il 24 agosto e il 7 settembre è stato di
nuovo riavviato?" – si è stupita il membro di "Russia
Giusta" Svetlana Gorjačeva.
Il vicecapo del Comitato Inquirente Elena Leonenko, confermando il
riavvio del procedimento, ha taciuto tuttavia sui motivi. Senza
risposta è rimasta anche la domanda del comunista Aleksandr
Kulikov. Il deputato ha chiesto su che base si è svolta una
verifica nei confronti di Gudkov senza l'avvio di un procedimento
penale. La rappresentante del Comitato Inquirente ha fatto notare
che la verifica su Gudkov si concluderà il 23 settembre, quando,
dice, sarà presa anche la decisione su azioni ulteriori: se avviare
un procedimento penale o no. E' notevole che nel corso delle udienze
Leonenko abbia spesso ripetuto precisamente ciò che le chiedevano,
solo senza intonazione interrogativa. La domanda principale, che si
è fatta in questo momento ogni persona sana di mente, è stata
pronunciata dal comunista Vladimir Pozdnjakov: ma c'è stata in
generale la riunione, sui risultati della quale fu redatto lo
sventurato protocollo? "Non c'è stata una perizia. Perché si
svolge solo in caso di procedimenti penali avviati", – ha
tagliato corto Leonenko.
Il deputato dello LDPR [6]
Maksim Rochmistrov ha ricordato a Gudkov che non molto tempo fa la
Duma di Stato ha votato compatta per la privazione del mandato del
deputato dello LDPR Ašot
Egizarjan. "Sono stato uno dei 26 deputati che hanno
votato contro. E non perché ritenga Egizarjan innocente, – ha
rinfrescato ai membri di "Russia Giusta" riunitisi, – ma
perché seguire i segnali imposti dal potere senza avere tempo
sufficiente per far luce sul caso e tenere la perizia e gli
interrogatori necessari non è giusto".
I comunisti, a loro volta, hanno fatto capire che
intervengono per la rigida osservanza della legge da parte di tutti
i deputati della Duma di Stato, ma peraltro non accetteranno "cose
da campagna". "Siamo contrari al fatto che sotto l'aspetto
di lotta alla corruzione si attui un regolamento di conti politico
nei confronti di rappresentanti dell'opposizione sgraditi a "Russia
Unita"", – ha detto Vadim Solov'ëv.
Il capo dell'ufficio legale del CC del KPRF [7]
ha ricordato che l'unico potere della Procura Generale nei confronti
dei parlamentari è quello di presentare alla camera bassa una
domanda di privazione dell'immunità parlamentare di un deputato per
reati da questi commessi. Per quanto riguarda la presentazione di
una domanda per la cessazione dei poteri di un deputato, né il
Procuratore Generale, né il capo del Comitato Inquirente hanno
questo diritto. "La domanda per la cessazione dei poteri di un
deputato non è regolata dalla legislazione vigente. E perciò
l'attuale azione non si chiama altrimenti che pieno abuso", –
ha dichiarato. L'ex giudice ha anche rivolto attenzione al fatto
che, secondo le dichiarazioni dell'inquirente, né il documento
stesso, né le firme di Gudkov e della sua consorte sono state
verificate. "Ne consegue che cerchiamo di decidere il destino
di un nostro collega sulla base di un documento la cui autenticità
non è stata accertata in modo legale", – ha concluso.
Il rappresentante di "Russia Unita"
Vjačeslav
Nikonov si è interessato di come un professionista, un
insider del potere, un colonnello dello FSB [8],
che è andato alla Duma di Stato nelle liste di "Russia Unita",
abbia potuto inciampare in un'elementare violazione della legge
"Sullo status del deputato". Ha anche fatto notare che
Gudkov ha creato la maggiore holding di servizi di sicurezza nel
paese non senza la protezione delle forze dell'ordine e che la
decisione di includere Dmitrij Gudkov nelle liste di "Russia
Giusta" è stata sostenuta dall'alto. Gennadij Gudkov ha parato
il colpo dell'esperto di "Russia Unita": non si è mai
candidato alla Duma nelle liste di "Russia Unita" e ha
creato la propria compagnia dal nulla, senza appoggiarsi al sostegno
del potere.
Il leader dello LDPR Vladimir Žirinovskij
ha deciso di andare come un rullo compressore su tutti i membri di
"Russia Giusta". "Non si tratta dello stesso
Gudkov, ma di un partito che si trova illegalmente in quest'aula.
Nel 2007, portando via i nostri voti, hanno ottenuto il 4%. Ogni
volta che passo nell'aula delle sedute, guardo con odio queste file.
Guardate com'è vestito Ponomarëv:
jeans strappati e golf sporco. In Europa Occidentale non fanno
entrare così neanche in una stalla per le mucche. Questa è
mancanza di rispetto per tutto il parlamento", – ha detto.
L'unico deputato onesto, secondo il liberal-democratico, è Aleksej
Mitrofanov, educato nello LDPR. "L'abbiamo raccolto alla
stazione di Jaroslavl' [9],
l'abbiamo lavato, educato e gettato come cavallo di Troia in "Russia
Giusta". Questi ha eseguito il compito dello LDPR: è iniziato
il crollo del gruppo", – ha ammesso inaspettatamente.
Il leader di "Russia Giusta" Sergej
Mironov, a sua volta, ha ricordato che ciò che avviene nell'aula
delle sedute della Duma è contrario alla Costituzione.
A nome del gruppo "Russia Unita" è
intervenuto Andrej Isaev. "Comunque sia, dopo la votazione i
membri del partito al governo perderanno. Se interverremo contro la
privazione del mandato, i nostri elettori diranno che ci siamo
venduti all'opposizione. Ma se interverremo a favore, vorrà dire
che "Russia Unita" conduce una repressione", – ha
detto, aggiungendo che, secondo una ricerca dello VCIOM [10]
(affrettatosi in modo sorprendente, noteremo a margine, a valutare
direttamente), il 61% dei russi non è contrario al fatto che Gudkov
sia privato del mandato.
Gennadij Gudkov in risposta ha definito ciò che gli
sta avvenendo una vendetta per piazza Bolotnaja [11]
e l'"ostruzionismo" [12].
L'"imputato" all'inizio del proprio intervento di 10
minuti ha dichiarato che "non è andato a giustificarsi e a
discutere la verifica fatta in via straordinaria per ordine di
Volodin [13]", anche
se ha comunque spiegato che quello stesso protocollo – il "sei
da baro" [14] del 5
luglio 2012 – è falsificato. "Invece di stabilire la
colpevolezza in via giudiziaria, avete deciso in fretta e furia nel
cesso dei vostri oppositori politici", – ha detto. Gudkov ha
ricordato che molti politici esclusi dal parlamento sono andati a
capo dello stato. "Mi preparate a fare il presidente? Io stesso
mi preparo per il 2018!" – ha fatto notare, aggiungendo che è
pronto ad andarsene per poi tornare e costruire la nuova Russia.
Dall'aula è giunto: "Giuda!" Dmitrij Gudkov [15],
presente in aula ha supposto che i suoni venissero dal posto di
Vladimir Pechtin.
La seduta plenaria della Duma di Stato si è svolta
senza interventi. Il gruppo "Russia Unita" e lo LDPR, che
avevano annunciato in precedenza che sarebbero intervenuti a favore
della sanzione al deputato dell'opposizione, non hanno cambiato
decisione. La privazione del mandato del deputato di "Russia
Giusta" Gennadij Gudkov è stata sostenuta da 291 deputati con
150 contrari. Tra i tre astenuti è risultato il rappresentante di
"Russia Unita" Boris Reznik, che in precedenza aveva
espresso pubblicamente sostegno a Gudkov. Aleksandr Chinštejn,
che pure aveva promesso di esprimersi contro la cessazione
anticipata dei poteri, ha deciso di non prender parte alla
votazione. "Chinštejn
e Reznik non si sono messi a fare una figuraccia di vergogna.
Bravi!" – ha scritto nel suo microblog Gudkov. Tuttavia la
vera sorpresa è stato un altro membro di "Russia Unita",
persona fidata e capo del quartier generale elettorale di Putin,
Stanislav Govoruchin, che ha votato contro.
Dopo l'annuncio della revoca del proprio mandato
Gudkov ha dichiarato che farà appello contro questa decisione alla
Corte Suprema. Ma nel frattempo è pronto a diventare assistente di
Sergej Mironov e a lavorare attivamente per "Russia Giusta"
e per il suo gruppo alla Duma di Stato.
Diana Chačatrjan, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/54465.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1]
Gennadij Vladimirovič Gudkov, deputato del partito di orientamento
social-democratico "Russia Giusta" schieratosi apertamente
al fianco delle proteste di piazza contro Putin.
[2]
Le leggi russe sono sempre indicate con un titolo.
[3]
"Costruttore di Kolomna". Kolomna è una città della
regione di Mosca.
[4]
Ivan Andreevič Krylov, scrittore del XIX secolo, autore di favole.
[5]
"Partito dei farabutti e dei ladri" è chiamato il
partito-stato della Russia di Putin, "Russia Unita".
[6]
Liberal'no-Demokratičeskaja Partija Rossii
(Partito Liberal-Democratico di Russia), ad onta del nome partito
nazionalista e populista.
[7]
Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito
Comunista della Federazione Russa).
[8]
Federal'naja Služba Bezopasnosti
(Servizio Federale di Sicurezza), il principale servizio segreto
russo.
[9]
Cioè alla stazione del centro di Mosca da cui partono i treni per
Jaroslavl', nella Russia centro-settentrionale.
[10]
Vserossijskij Centr po Issledovaniju Obščestvennogo
Mnenija (Centro Panrusso per lo
Studio dell'Opinione Pubblica).
[11]
Piazza del centro di Mosca dove si sono svolte le maggiori
manifestazioni dell'opposizione.
[12]
Nell'originale “sciopero all'italiana”, cioè “sciopero
bianco”. Si tratta della proposta di migliaia di emendamenti per
ritardare la promulgazione delle leggi volute da Putin – una
pratica in effetti tipicamente italiana.
[13]
Vjačeslav Viktorovič Volodin, primo vicecapo dell'amministrazione
presidenziale russa.
[14]
In alcuni giochi di carte russi il sei è la carta più bassa.
[15]
Dmitrij Gennad'evič Gudkov, figlio di Gennadij, deputato e leader
dell'ala giovanile di “Russia Giusta”.
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