13 ottobre 2010

A proposito di guerriglia

La crociata dei bambini




Se in Russia andasse meglio con la natalità, oggi ci sarebbe una guerriglia contro gli sbirri


In Rete è comparso il video dei “guerriglieri del Territorio del Litorale [1]”. Ragazzi disciplinati, orientati fanaticamente, che non dubitano di essere condannati a morire, ridono dei propri futuri assassini. Parlano liberamente, semplicemente. “Prendete le armi – salvate le vostre anime”. “Spareremo con i nostri fucili automatici sulla vostra Costituzione”.

In generale i ragazzi non dicono niente che non potrebbero dire i “fratelli del bosco” nel Caucaso. Dicono proprio le stesse cose, solo che invece di kjafir [2] dicono “sbirro” e invece di dire numerose volte “Allah”, dicono una volta “Dio”.

E ciò che dicono riguardo al sistema statale è da tempo un luogo comune non solo per i mezzi di comunicazione di massa di opposizione, ma anche per il presidente-blogger. Solo chi è pigro non ha ancora paragonato la nostra polizia a un gruppo criminale organizzato. Solo chi è pigro non ha ancora detto che lo stato elimina le persone invece di garantire la loro vita.

Immaginiamo che un gruppo del genere compaia negli USA. E prenda a sparare ai cops. La reazione della società sarebbe, penso, univoca. “Schizzati”. “Nuovi Charles Manson”.

La reazione russa è tutt'altro che così univoca. Della polizia, secondo sondaggi condotti qualche anno fa, si fida l'1% della popolazione. In un recente sondaggio a Mosca non si è raccolto neanche l'uno per cento. Sono risultati sorprendenti, soprattutto se si considera che le persone che portano le spalline e i loro familiari in Russia sono ben più dell'uno per cento. Questi ragazzi non hanno fiducia in se stessi.

La polizia e le altre strutture armate in misura significativa, se non schiacciante, sono recepite come un esercito di occupazione. Come feccia, che ti maltratta dall'alto della propria impunità.

L'incontro con la polizia è quasi sempre un incontro con un mascalzone. Con un agente della Stradale, che ti estorce sfacciatamente una bustarella per lasciarti andare. Con un agente di pattuglia ubriaco, che davanti ai tuoi occhi prende il pizzo al mercato. Con un “sottufficiale di perla” [3], che con soddisfazione dichiara: “Ebbene, puzzole?”

Nella shari'a c'è questa norma: le deposizioni di una donna valgono due volte meno delle deposizioni di un uomo. Perciò in Arabia Saudita possono giustiziare una donna violentata da cinque fetenti. Le deposizioni dei fetenti diranno che essa stessa li ha provocati. Anche in Russia regna la shari'a: le deposizioni di uno sbirro valgono due volte di più delle deposizioni delle sue vittime. Le leggi della Russia sono scritte per dare la possibilità a un uomo con le spalline di maltrattare le proprie vittime.

Perciò, penso, abbastanza spesso il cittadino più obbediente alle leggi a cui l'ennesimo agente della Stradale sfacciatamente, senza vergognarsi, estorce soldi, mormora tra se: “Bastardi. Degeneri. Bisognerebbe fucilarli tutti”.

Poi, certo, entrano in azione i freni. Estorcere soldi a un guidatore, certo, è una schifezza, ma merita la pena di morte? Difficilmente. Gli sbirri, mettiamo, sono una banda di delinquenti, ma quanto a quel concreto sbirro che hanno ucciso a colpi d'arma da fuoco in una garitta lungo la strada, dov'è dimostrato che era una carogna? Cosa c'è stato, un processo? Chi sono i giudici e chi è il procuratore?

Uccideranno sbirri per tutta la Russia come in Caucaso? No. E per una ed unico motivo: l'assenza del cosiddetto youth bulge [4] – la sovrabbondanza di giovani. Anche nel Caucaso, come nella maggior parte delle regioni musulmane, c'è un'alta natalità e un enorme quantità di ragazzi di 16-20 anni di età, giovani, disoccupati, che non hanno alcuna prospettiva, ma che hanno un enorme desiderio di dimostrare a tutti di essere uomini. Il fondamentalismo religioso è un accendino con cui incendiano gli sterpi, ma gli sterpi sono i giovani.

Se anche in Russia il 40% della popolazione avesse meno di 25 anni, sotto l'attuale regime gli sterpi, indubbiamente, brucerebbero in una grande fiamma. Quale ideologia la accenderebbe, non so. Forse il nazismo. Forse qualche estremistica ortodossia barbuta. Forse brand esotici tipo il “paganesimo antico russo”, con insalata di verdure cotte di Shambala, voodoo, danze totemiche e avventisti del 7° giorno. Forse tutto insieme e queste credenze salvifiche competerebbero tra loro per le nostre anime.

In ogni caso, guardando il video dei “guerriglieri del Territorio del Litorale”, capisci tre cose. Primo: se in Russia ci fosse abbondanza di giovani, in essa ora sarebbe in corso una guerriglia contro gli sbirri. Secondo: questa guerra godrebbe del sostegno emotivo di buona parte della popolazione, perfino di quella colta, istruita e che non condivide affatto l'ideologia dei combattenti. Terzo: questi combattenti non combatterebbero in nome della democrazia.

Julija Latynina
osservatrice della "Novaja gazeta"

13.10.2010, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2010/114/08.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Il territorio della costa del Pacifico, all'estremo oriente della Russia asiatica.

[2] “Infedele”.

[3] Soprannome di un poliziotto di San Pietroburgo noto per i suoi abusi.

[4] In inglese nell'originale.


http://matteobloggato.blogspot.com/2010/10/la-guerriglia-dei-giovani-russi-contro.html

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