29 maggio 2012

A proposito di polizia (III)

Gli attivisti per i diritti umani propongono di introdurre un corso annuale di diritti umani per gli agenti delle strutture armate dell'Inguscezia

27 maggio 2012, 23.45

Dopo il seminario tenutosi in Inguscezia sulle questioni del rispetto dei diritti umani con la partecipazione di attivisti per i diritti umani e agenti del ministero degli Interni della repubblica si sta elaborando un programma di corsi e seminari annuali sulle questioni dei diritti umani per i rappresentanti della polizia della regione, ha riferito l'Incaricato per i Diritti Umani nella Repubblica di Inguscezia Džambulat Ozdoev.

Come riferì "Kavkazskij uzel", dal 2 al 4 maggio in Inguscezia si sono svolte iniziative dedicate alle questioni del ruolo degli agenti di polizia nelle questioni sul rispetto dei diritti umani nella repubblica.

Così, il 2 maggio ha avuto luogo una tavola rotonda con la partecipazione del capo della repubblica Junus-Bek Evkurov e di rappresentanti della dirigenza del ministero degli Interni della repubblica, in tutto alle iniziative hanno partecipatao circa 25 persone. Il 3 e il 4 maggio si è svolto il seminario "Agenti degli organi del ministero degli Interni in difesa dei diritti umani" per gli anelli inferiore e medio del sistema del ministero degli Interni. Al seminario hanno preso parte 17 agenti di polizia. Al seminario "Agenti degli organi del ministero degli Interni in difesa dei diritti umani" gli agenti del ministero degli Interni sono stati messi a conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, si è svolta una discussione sui diritti umani fondamentali e sui diritti umani nel contesto dei valori europei tradizionali.

In qualità di trainer al seminario è intervenuto Igor' Šolochov, ex dipendente dell'UFSIN [1], ex capo di una colonia penale, al momento presente direttore del centro per i diritti umani di Kazan' [2] e anche Igor' Kučerenko, ex deputato dell'Assemblea Legislativa di San Pietroburgo, ex colonnello di polizia, che al momento presente è a capo del Consiglio per i Diritti Umani di San Pietroburgo.

L'iniziativa è stata organizzata dai rappresentanti di un'organizzazione per la difesa dei diritti umani – il comitato "Collaborazione Civile" con il sostegno dell'incaricato per i diritti umani nella repubblica di Inguscezia Džambulat Ozdoev e della dirigenza del ministero degli Interni dell'Inguscezia. Il programma dichiarato del seminario è uno dei progetti di istruzione del comitato ed è realizzato con il sostegno del Comitato di Helsinki [3] norvegese.

Ozdoev: è inidispensabile includere il corso di diritti nel sistema di riqualificazione degli agenti del ministero degli Interni

«Quando è stato elaborato il programma finalizzato "Istruzione Legale dei Cittadini", siamo intervenuti con l'iniziativa di includere in questo programma lo svolgimento di corsi di riqualificazione degli agenti del sistema del ministero degli Interni sulla base del Centro di Riqualificazione presso il ministero degli Interni dell'Inguscezia. Abbiamo proposto di rendere i corsi annuali e che nel sistema di riqualificazione fosse incluso il corso di diritti umani", – ha raccontato l'incaricato per i diritti umani in Inguscezia Džambulat Ozdoev.

Secondo l'ombudsman, questa proposta fu discussa con gli attivisti per i diritti umani Svetlana Gannuškina, Ljudmila Alekseeva e Aleksandr Sungurov. "Questi la accolsero molto positivamente e promisero di aiutarmi a collaborare alla preparazione e allo svolgimento di questo corso. Dopo che nel programma fu incluso questo puntoi, ci incontrammo con il ministro degli Interni dell'Inguscezia (sia con il precedente, sia con l'attuale) e ottenemmo il sostegno", – ha detto Džambulat Ozdoev.

Come ha fatto notare l'ombudsman, questi corsi saranno annuali, inoltre due volte l'anno si svolgeranno i seminari. "Il valore di questi consiste nel fatto che ancora una volta si vuol dire: i diritti umani non sono un suono vuoto, ma ciò che dev'essere la testata d'angolo dell'attività del sistema del ministero degli Interni, tra cui anche qualsiasi organizzazione o organo che fornisce servizi alla popolazione", – ritiene questi.

"I diritti umani sono i primi articoli della Costituzione, nella legge "Sulla polizia" [4] i diritti umani stanno al primo posto, l'attività degli agenti delle forze dell'ordine dev'essere indirizzata al rispetto, alla garanzia e alla difesa dei diritti umani. Sono cose di cui, mi pare, bisogna parlare, basandosi su istruzioni, leggi, regolamenti concreti. I diritti umani sono una categoria determinata in senso normativo, che deve stare al primo posto", – ha detto Džambulat Ozdoev.

L'ombudsman dell'Inguscezia ha espresso il desiderio che le informazioni che si sono discusse alla tavola rotonda e che sono state fornite durante il seminario trovino applicazione nel lavoro degli agenti delle forze dell'ordine della repubblica.

Gannuškina: bisogna fare dell'Inguscezia un posto per l'interazione tra attivisti per i diritti umani e agenti del ministero degli Interni

Il presidente del Comitato "Collaborazione Civile" Svetlana Gannuškina nel corso dell'iniziativa in Inguscezia ha presentato un progetto dedicato all'istruzione dei poliziotti nell'ambito dei diritti umani e ha riferito che questo progetto è realizzato dal Centro per la Difesa dei Diritti Umani "Memorial " insieme al Comitato "Collaborazione Civile". A suo dire, è un progetto pilota, in esso rientrano due seminari: uno nel Distretto Federale del Caucaso del Nord, l'altro nel Distretto Federale Centrale, a Mosca. In questo formato questo lavoro è svolto per la prima volta.

"Il seminario tenuto "Agenti degli organi del ministero degli Interni in difesa dei diritti umani", secondo me, è stato utile sia per noi attivisti per i diritti umani, sia per i rappresentanti del ministero degli Interni. In ogni caso, il colonnello in congedo Kučerenko, ora avvocato e collaboratore dell'organizzazione "Controllo Civile" a Pietroburgo, che ha condotto la tavola rotonda, ha detto che questi (gli agenti del ministero degli Interni dell'Inguscezia – nota del redattore) sono stati più aperti degli agenti del ministero degli Interni di Pietroburgo, che con loro è più semplice conversare", – ha raccontato al corrispondente di "Kavkazskij uzel" il presidente del Comitato "Collaborazione civile" Svetlana Gannuškina.

"Mi è parso che da parte degli agenti del ministero degli Interni ci fosse interesse, che li avessimo colpiti sul vivo. Abbiamo discusso il tema della tortura e il tema della dispersione delle manifestazioni. Mi ha rallegrato che quando la conversazione ha toccato il caso di Nal'giev e Guliev (gli ex agenti del ministero degli Interni della repubblica Nazir Guliev e Il'jas Nal'giev, accusati di torture nei confronti di persone arrestate – n.d.r.) nessuno è intervenuto in loro difesa", – ha raccontato Svetlana Gannuškina.

Secondo lei, è necessario continuare questo lavoro. "Mi pare che sarebbe interessante non solo ascoltare i trainer di diritti umani, ma con grandi giuristi come Sergej Anatol'evič Pašin (giudice federale in congedo, giurista emerito della Federazione Russa, uno degli iniziatori dell'introduzione delle giurie in Russia – n.d.r.) ci metteremo pure d'accordo perché anch'egli tenga un seminario", – ha detto il presidente del Comitato "Collaborazione Civile".

"Vogliamo fare dell'Inguscezia un luogo per la collaborazione e l'amicizia reciproca di attivisti per i diritti umani e agenti del ministero degli Interni. E' chiaro che un solo seminario del genere non è sufficiente. Abbiamo anche in programma anche di tenere seminari in altre regioni con studenti e insegnanti", – ha aggiunto Svetlana Gannuškina.

Secondo la sua definizione, in Inguscezia la situazione è "la più favorevole" per il lavoro degli attivisti per i diritti umani. Tra l'altro Gannuškina ha aggiunto che forse non tutti concordano con lei, ma giudica dall'atteggiamento mostrato verso la delegazione di attivisti per i diritti umani.

Evkurov: è importante non tacere, ma lavorare su ogni violazione dei diritti umani

Alla tavola rotonda è stato presente il capo della repubblica Junus-Bek Evkurov, che è intervenuto con un discorso intorduttivo e ha fatto notare che "purtroppo le violazioni dei diritti umani hanno luogo e che il ministero degli Interni non è un'eccezione, perché il ministero degli Interni lavora continuamente a contatto con i cittadini e di conseguenza si verificano violazioni dei diritti umani".

Evkurov ha detto che è molto importante non tacere, ma lavorare su ogni violazione dei diritti umani. "E' indispensabile che ciò sia esaminato oggettivamente con la partecipazione di tutti i meccanismi – sia la sicurezza interna del sistema del ministero degli Interni, sia l'incaricato per i diritti umani, sia le organizzazioni sociali per la difesa dei diritti umani, sia gli organi della Procura", – ha fatto notare.

Svetlana Gannuškina ha trasmesso al capo della repubblica un appello che riguardava la morte di alcune persone durante l'operazione speciale del 3 aprile. Quel giorno a Nazran' [5] in via Oskanov nel corso di un'operazione speciale furono uccisi cinque presunti militanti. Nella macchina degli uccisi fu scoperto dell'esplosivo, l'automobile espolse durante il disinnesco. Uno degli uccisi fu riconosciuto in precedenza come il 23enne Salman Gardanov. Tra i morti c'è una donna. I familiari dell'uccisa affermano la sua innocenza.

Su questa questione l'attivista per i diritti umani ha scritto un appello a Evkurov con la richiesta di prenedere questo caso sotto il proprio controllo. Il capo della repubblica ha detto che il caso si trova sotto il suo controllo, che è stato aperto un procedimento penale per l'omicidio di queste persone e che ora si trova allo stato di indagine.

Il ministero degli Interni dell'Inguscezia: collaboreremo con le organizzazioni per la difesa dei diritti umani

Il capo del ministero degli Interni dell'Inguscezia Aleksandr Trofimov ha detto che guarda con grande attenzione alle organizzazioni per la difesa dei diritti umani e alla collaborazione con esse, in quanto "sono una delle fonti di informazioni che permettono di migliorare la qualità del lavoro degli agenti del sistema del ministero degli Interni". Ha detto che ha subito sostenuto l'idea di tenere tale iniziativa, ordinanndo al proprio vice di curare immediatamente la preparazione del ministero al seminario.

Trofimov ha anche espresso il desiderio che l'iniziativa abbia un alto coefficiente di azioni utili e che le informazioni ricevute siano utilizzate nel lavoro dagli agenti del ministero degli Interni.
Il rappresentante dell'ufficio stampa del ministero degli Interni dell'Inguscezia, a sua volta, ha dichiarato al corrispondenti di "Kavkazskij uzel" che nella repubblica non ci sono contrasti tra agenti delle strutture armate e attivisti per i diritti umani.

"Abbiamo sempre avuto buoni rapporti con gli attivisti per i diritti umani, non c'è alcun contrasto nel nostro lavoro. Collaboreremo anche in seguito con le organizzazioni per la difesa dei diritti umani. Nei prossimi giorni abbiamo programmato un'iniziativa con la partecipazione dell'incaricato per i diritti dei bambini. Ci sarà una conferenza stampa con i rappresentanti del ministero degli Interni per la difesa dei diritti dei bambini, che coinciderà con la giornata internazionale per la difesa dei bambini, il 1 giugno", – ha raccontato il rappresentante del servizio stampa del dicastero.

Ricordiamo che il 26 dicembre 2011 il comitato "Collaborazione Civile" ha presentato anche il suo nuovo progetto "Difesa dei diritti degli abitanti della Repubblica Cecena e della Repubblica di Inguscezia che scontano una pena nella istituzioni del sistema penitenziario o si trovano sotto indagine nei SIZO [6]". Motivo della creazione del progetto è stato il gran numero di denunce di discriminazione di abitanti del Caucaso del Nord, e in primo luogo di abitanti dell'Inguscezia e della Cecenia, che si trovano nei luoghi di reclusione.

Nota della redazione: vedi anche le notizie "Mucol'gov [7]: in Inguscezia è indispensabile introdurre nuovi metodi di controllo sociale dei luoghi di pena", "Un abitante dell'Inguscezia detenuto ha dichiarato lo sciopero della fame in difesa dei propri diritti, ha riferito sua madre", "Abitanti dell'Inguscezia denunciano persecuzioni nel SIZO di Pjatigorsk [8]", "Una commissione di attivisti per i diritti umani e della Camera Sociale [9]: le condizioni di detenzione negli IVS [10] e nei SIZO dell'Inguscezia sono migliorate".

Autrice: Malika Bacaeva; fonte: corrispondente del "Kavkazskij uzel"

"Kavkazskij uzel", http://www.kavkaz-uzel.ru/articles/207237/ (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
Note
[1] Upravlenie Federal'noj Služby Ispolnenija Nakazanij (Direzione del Servizio Federale per l'Esecuzione delle Pene).
[2] Città della Russia centrale.
[3] Gruppo di attivisti per i diritti umani impegnato a chiedere il rispetto degli impegni per i diritti umani presi nella Conferenza di Helsinki del 1975.
[4] Le leggi russe sono indicate con il titolo e non con un numero.
[5] Città dell'Inguscezia centrale.
[6] Sledstvennyj IZOljator (Carcere di Custodia Cautelare).
[7] Magomed Mucol'gov, attivista inguscio per i diritti umani.
[8] Città della Russia meridionale.
[9] Organo teoricamente rappresentativo della società civile russa.
[10] Izoljator Vnutrennego Soderžanija (Celle di Isolamento). 
 
 

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