26 dicembre 2009

A proposito del modo di far politica in Russia (XI)

Un'idea da orso [1]



Nell'anno che sta finendo il partito di governo ha acquisito un'ideologia


Uno degli avvenimenti politici della fine del 2009 è l'autodeterminazione ideologica di “Russia Unita”. Un avvenimento non notato da molti, ma comunque non meno notevole e perfino curioso. Perché si è verificato otto anni (!) dopo la creazione del partito. Senza avere un'ideologia ufficiale, gli “orsi”, inventati e diretti dai tecnologi del Cremlino, hanno posto sotto il loro controllo praticamente tutti gli organi di potere, facendo della Duma di Stato e della maggior parte dei parlamenti regionali delle macchine per votare e hanno raccolto circa 2 milioni di membri, tra cui gran parte dei dirigenti russi di ogni grado e livello.

Proclami

Non si può dire che “Russia Unita”, formatasi come “partito di sostegno a Putin” e orientata alla massima “cattura” di elettori russi di diverse opinioni e convinzioni, in generale si sia mossa senza dichiarazioni di idee. Nel 2003 fu emesso il manifesto “La via del successo nazionale”, in cui, fra l'altro, l'ideologia del partito non era determinata. Il manifesto abbonda di cliché di alto livello: “La grandezza del paese comincia da grandi scopi”; “La nostra ideologia non è generata da un gioco di cervelli da ufficio, ma dalle reali necessità del paese e del popolo. La nostra ideologia è frutto dell'esperienza pratica, del buon senso e della previsione scientifica”; “Si perde il senso del legame storico del tempo – passato, presente, futuro, – che potrebbe suggerire dove e come cercare la via per il successo nazionale”.

Lo sviluppo ideale non si è limitato alla “via del successo nazionale”. Il frazionamento ufficiale, che è cominciato a sorgere per via del carattere variegato dei membri del partito del potere, fu bloccato da Gryzlov [2] nel 2005. Invece delle correnti sono stati creati tre cosiddetti club di discussione del partito: il (relativamente) liberale “4 novembre” [3], il (relativamente) nazionalistico club Statal-Patriottico e il (relativamente) sinistrorso Centro di politica social-conservatrice.

Nel 2006 fu emessa la dichiarazione programmatica “La Russia che scegliamo”. Neanche in esso si parla di ideologia, invece si dice che “il partito annuncia la strategia di rinnovamento qualitativo del paese come democrazia sovrana”. Nel 2007 alle elezioni parlamentari il programma elettorale “degli orsi” fu il supporto al “Piano Putin” [4].

Di mancanza di ideologia “Russia Unita” è stata rimproverata non solo dagli oppositori, ma anche da Putin, Surkov [5] e Medvedev. Del conservatorismo come autodeterminazione ideale nel partito del potere si era parlato anche in precedenza – nel 2008 i membri di “Russia Unita” entrarono a far parte dell'esperienza Internazionale Democratica Centrista, che è chiamata anche conservatrice. Di questa organizzazione fanno parte i cristiano-democratici tedeschi, i liberal-democratici giapponesi, l'“Unione per un Movimento Popolare” di Nicolas Sarkozy, “Forza Italia” di Silvio Berlusconi e altri partiti di dieci paesi.

Sfumature

Ed ecco che al congresso di novembre di quest'anno è stato emesso il documento programmatico di “Russia Unita” dal titolo “Russia: conserviamo e moltiplichiamo!” In esso l'ideologia è determinata come “conservatorismo russo”. Che, secondo i membri di “Russia Unita”, deve aiutare “la stabilità e lo sviluppo, il continuo rinnovamento creativo della società senza stagnazioni o rivoluzioni”. “E' l'ideologia del successo del nostro popolo, della conservazione e della modernizzazione della Russia sulla base della sua storia, della sua cultura, della sua spiritualità”. Il conservatorismo è chiamato a “liberare il paese dalle antiche malattie sociali, a distruggere gli ostacoli sulla via dell'innovazione e dei nuovi traguardi”.

A dire il vero, gli oppositori degli “orsi” dubitano che un'ideologia del partito sia comunque comparsa. “Il conservatorismo di “Russia Unita” non contempla alcuna qualità teorica. Dietro di essa non c'è alcuna elaborazione intellettuale. Per il partito di governo determinarsi nella storia al livello di “noi creiamo il nuovo e conserviamo il meglio” è semplicemente una vergognosa incapacità”, – commenta Nikolaj Levičev, leader del gruppo parlamentare alla Duma di “Russia Giusta” [6]. “Non hanno semplicemente ideologia. Il conservatorismo di “Russia Unita” è la conservazione delle sue posizioni come partito a cui è consentita la distribuzione delle ricchezze nazionali”, – ritiene Oleg Kulikov, segretario del Comitato Centrale del KPRF [7] per il lavoro informativo e analitico.

Il conservatorismo non verbalizzato esiste da tempo nel nostro paese. “Nella politica russa tutti sono conservatori, tranne i liberali sfrenati, che si trovano fuori dalla politica seria. I membri di “Russia Unita” hanno formulato questo. Il KPRF non può definirsi partito nazional-conservatore, lo LDPR [8] non si autodetermina come partito scandalistico-conservatore, “Russia Giusta” non si definisce partito social-conservatore. In questo senso i membri di “Russia Unita” sono quelli più onestamente rimasti a nascondersi dietro qualcos'altro”, – dice il politologo Boris Kagarlickij.

Questioni

Certo, pochi programmi politici sono capaci di mantenere saldamente una qualità appassionante. Ma ciò non toglie le pericolose imprecisioni del testo ideologico dei membri di “Russia Unita”. Alcuni passaggi suonano curiosi: per esempio, non si capisce quali saranno in pratica “i meccanismi reali di responsabilità dei medici per la qualità delle cure”. “Il processo di istruzione non deve limitarsi all'apprendimento automatico di formule e regole. (…) Da questo punto di vista bisogna esaminare anche l'Esame di Stato unico”, – ottimo, ma l'Esame di Stato unico viene criticato principalmente per questo.

“La censura è inaccettabile, ma un meccanismo efficace di difesa della società da informazioni che recano danno al suo sviluppo morale e psichico è indispensabile”, – notevole, ma nella realtà russa suona pericoloso.

Si sottolinea sempre l'indispensabilità del supporto alla classe media, che, a quanto stabilisce il partito, verso il 2020 dovrà crescere fino al 60% della popolazione del paese. Ma peraltro si parla di “umori paternalistici largamente diffusi nella società”. Peraltro si dice pure che “Russia Unita” otterrà “la riduzione della disuguaglianza sociale, la riduzione del divario tra i redditi dei diversi gruppi della popolazione”.

“Questo è ciò di cui morì l'Unione Sovietica. Tutte le parole sono mutevoli, si capisce perfino a cosa si mira, ma con la realtà ha un rapporto stupefacente. Alle parole non sono annesse le leve per la loro esecuzione. Si vantano del fatto che da noi tutto sarà bello. E non si capisce da dove venga tanto ottimismo. Sono molto giuste le parole sullo sviluppo innovativo, ma già sotto Brežnev si parlava di una rivoluzione scientifica e tecnica. C'è molto pathos sul risollevamento dell'agricoltura, manca poco che parlassero anche di piani quinquennali. Molte parole sul supporto alle piccole imprese. Solo che non sta scritto, che queste ululano come lupi perché la classe burocratica le schiaccia. Non si spiega perché “Russia Unita” non è un partito di funzionari. E se la costruzione delle strade in Siberia è controllata dal partito, questo è segno che il sistema non funziona in alcun modo”, – ritiene il politologo Dmitirij Oreškin.

Non è scritto neanche la conservazione di quali tradizioni otterranno i “conservatori russi”. “Il partito si orienta sui periodi di successo nella storia del nostro popolo. Le discussioni storiche nel partito sono ancora avanti”, – spiega l'addetto ideologico dei membri di “Russia Unita” Aleksandr Kazakov.

Motivi

“La crisi è sempre un tempo di ideologie La gente ha bisogno di mobilitarsi per il superamento della crisi e per questo sono necessari determinati ideali sociali. Perciò il presidente parla anche dell'indispensabilità di far rinascere la concorrenza tra i partiti. L'assunzione di un'ideologia si riflette sul processo di consolidamento del partito. Il partito si è riunito un pezzo per volta per risolvere il compito di mantenere l'unità del paese e per garantire da un punto di vista legislativo e politico il corso di Putin. Oggi “Russia Unita”, dichiarandosi conservatrice, ha dimostrato di esistere come un vero partito”, – continua Kazakov.

Adesso gli stessi membri di “Russia Unita” devono ammettere che da loro si è manifestato un qualche posizionamento ideologico. Probabilmente molte persone entrate là per non avevano semplicemente pensato a queste cose. La creazione di un programma era compito del vertice intellettuale del partito e di una comunità leale di esperti, ma non certo della massa dei membri del partito, che si presentavano come funzionari di medio e basso rango. In precedenza non pensavano all'ideologia, adesso periodicamente tocca farlo”, – dice il vice-presidente del Centro di tecnologie politiche Sergej Micheev.

In generale si può supporre in “Russia Unita” la presenza di persone insoddisfatte di com'è stato assunto il programma ideologico. Per esempio, alla “Novaja gazeta” non è riuscito ottenere i commenti del club “4 novembre” – i principali oppositori di Andrej Isaev del Centro di politica social-conservatrice, considerato l'elaboratore delle idee del conservatorismo russo. Al congresso è stato presentato solo un progetto di programma ideologico, praticamente non è stata condotta alcuna ampia valutazione di esso. A registratore spento alcuni membri di “Russia Unita” parlano di questo come di un segno di lealtà della leadership del partito a un raggruppamento interno ai danni di altri. E prevedono rimpasti dei quadri del partito nel prossimo futuro.

Aleksandr Litoj

23.12.2009, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2009/143/17.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Gioco di parole a più livelli. L'orso è nel simbolo di “Russia Unita”, il cognome del presidente è Medvedev, che deriva da medved', “orso” e infine “da orso” in Russia significa “goffo”, “maldestro”.

[2] Boris Vjačeslavovič Gryzlov, presidente della Duma di Stato.

[3] Il 4 novembre ha sostituito la festa della Rivoluzione d'Ottobre (e la eltsiniana Festa della Riconciliazione Nazionale). In quel giorno si festeggia la cacciata di polacchi e lituani, che nel 1612 avevano tentato di porre un loro candidato sul trono russo vacante. Dopo questo evento si insediò sul trono il casato dei Romanov.

[4] Piano proclamato dal presidente Putin per il rafforzamento della Russia e della sua “democrazia sovrana”.

[5] Vladislav Jur'evič Surkov, principale collaboratore di Putin, detto anche l'ideologo del Cremlino.

[6] Partito di centro-sinistra.

[7] Kommunističeskaja Partija Rossijskoj Federacii (Partito Comunista della Federazione Russa).

[8] Liberal'no-Demokratičeskaja Partija Rossii (Partito Liberal-Democratico di Russia), ad onta del nome partito nazionalista e populista.



http://matteobloggato.blogspot.com/2009/12/dopo-otto-anni-di-potere-divenuto-ormai.html

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