28 luglio 2007

A proposito di Anna Politkovskaja (II)

Il luogo degli avvenimenti

Una via della Città Eterna

Roma non intende dimenticare Anna Politkovskaja

Domenica scorsa il sindaco di Roma Walter Veltroni ha dichiarato ufficialmente che presto una delle vie di Roma sarà intitolata ad Anna Politkovskaja.

Come ha comunicato la RIA[1] Novosti[2], il sindaco della capitale italiana ha detto quanto segue: “Nell’ambito della nostra missione di città della pace e del dialogo, voglio confermare che si è conclusa la procedura amministrativa per l’intitolazione di una strada ad Anna Politkovskaja. Tra qualche settimana un luogo di Roma porterà il nome di una donna russa, di una giornalista che ha pagato con la propria vita la propria aspirazione professionale e civile ad affermare la piena democrazia nel proprio paese”.

Su richiesta della “Novaja gazeta” la giornalista italiana Margherita Belgioioso[3] si è messa in contatto con il braccio destro del sindaco di Roma, il sig. Walter Verini[4], che ha raccontato i dettagli di questa decisione delle autorità cittadine della capitale italiana.

La via a cui sarà dato il nome di Anna si trova nel parco che circonda Villa Pamphili – una villa bellissima, costruita nel Rinascimento[5], che si trova nel cuore di Roma. In questo parco ci sono già alcune strade a cui sono state date i nomi di donne importanti, divenute celebri per aver lottato per i diritti umani. A parte questo, nel parco c’è via Luigi Calabresi (si tratta di un poliziotto[6], che fu ucciso dai terroristi a Milano negli anni ’60[7] e divenne un eroe nazionale[8]) e ci sono anche vie dedicate a D’Antona e Biagi – professori italiani, uccisi per mano dei militanti delle nuove Brigate Rosse negli anni ‘90[9].

L’iniziativa di intitolare una strada di Roma alla Politkovskaja è nata subito dopo il suo omicidio. L’idea è del sindaco Veltroni, ma anche della direzione della rivista italiana “Internazionale”, che spesso pubblicava gli articoli di Anna. L’idea è stata annunciata pubblicamente in una lettera aperta del sindaco, pubblicata su “Internazionale”. La rivista ha condotto anche un’iniziativa di massa: dopo l’omicidio di Anna ha stampato cartoline con la condanna dell’omicidio della Politkovskaja e la richiesta di un’indagine onesta, che i lettori della rivista hanno ritagliato, firmato e indirizzato all’ambasciata russa in Italia – di queste cartoline ne è stata spedita una grande quantità.

In questi giorni la procedura preparatoria ufficiale per l’intitolazione alla Politkovskaja di una strada romana è stata ultimata: la commissione culturale, di cui fanno parte grandi storici italiani e altri intellettuali (si chiama Comissione Toponomastica[10]) durante la sua seduta ha appoggiato l’iniziativa del sindaco Veltroni e ha scelto una strada concreta, che avrà il nome di Anna.

L’ufficio del sindaco di Roma, a quanto ha detto il sig. Verini, vorrebbe che la data della solenne inaugurazione di via Politkovskaja fosse scelta in accordo con la “Novaja gazeta” e che i suoi rappresentanti prendessero parte alla cerimonia.

Andrei Lipskij

31.05.2007, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2007/40/03.html



[1] Rossiijskoe Informacionnoe Agentstvo (Agenzia d’Informazione Russa).

[2] “Notizie” (il corsivo è mio).

[3] Corrispondente dell’“Espresso” da Mosca.

[4] Capo dello staff di Veltroni, ritenuto dagli avversari una sorta di “sindaco-ombra”.

[5] In realtà la villa è secentesca.

[6] Calabresi, com’è noto, era commissario, ma forse per “poliziotto” si può intendere chiunque faccia parte della polizia.

[7] In realtà era il 1972.

[8] Calabresi ha avuto la decorazione al Valor Civile solo nel 2004.

[9] In realtà Marco Biagi è stato ucciso nel 2002.

[10] In italiano (scorretto) nell’originale.


http://matteobloggato.blogspot.com/2007/07/anna-roma.html



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